Ponte a Buriano, nel cuore dell’omonima Riserva Naturale in provincia di Arezzo, è il famoso ponte rappresentato da Leonardo da Vinci nella Gioconda

1 / 4 – Ponte a Buriano, uno dei più belli e antichi della Toscana

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • L’articolata storia di Ponte a Buriano
  • Vicissitudini di un ponte dal grande fascino
  • Quando si scoprì che Ponte a Buriano era lo sfondo della Gioconda di Leonardo
  • Il Museum Leonardo e l’Aretino
  • Anche Michel de Montaigne ammirò Ponte a Buriano
  • Il ponte ancora salvato: Mario Lucherini nel 1998
  • La riserva naturale e gli aironi

Con le sue sette arcate in pietra, Ponte a Buriano, il ponte aretino più famoso, è uno dei gioielli preziosi della strada dei Setteponti. Situato nell’omonima Riserva Naturale istituita nel 1995, prende il nome da un antichissimo villaggio – più distante dal fiume rispetto alla frazione odierna – oggi scomparso. Per questo motivo è più corretto chiamarlo, come si faceva in passato, Ponte a Buriano.

Dal punto di vista geografico il Ponte a Buriano è l’incontro di tre valli. È qui che infatti finisce il Casentino, la prima valle bagnata dall’Arno, e che inizia il Valdarno Superiore; mentre a qualche centinaio di metri dalla struttura si getta nel fiume il Canale Maestro della Val di Chiana.

Attualmente, dell’abitato che si sviluppò nel Medioevo alle due estremità dell’infrastruttura è rimasta solo una piccola parte sulla sponda destra. Infatti, con la realizzazione della diga Enel della Penna, nel 1957, varie case e attività vennero abbattute a causa dell’innalzamento dell’acqua.

Ponte a Buriano, in Valdarno Superiore, è quasi certamente il ponte rappresentato da Leonardo nella Gioconda

L’articolata storia del Ponte a Buriano

In epoca etrusca e romana, le prime tracce

In epoca etrusca, nella zona doveva esservi un ponte di legno leggermente più a valle. Nel periodo romano ne venne costruito uno più robusto, coi pilastri in muratura su cui, forse, continuava a correre una grande struttura lignea. L’opera doveva essere importante, perché da qui passava la via consolare Cassia Vetus, di età ellenistica, che da Roma giungeva ad Arezzo, e quindi si inoltrava nel Valdarno Superiore, prima di raggiungere Fiesole e, dal I secolo a.C., la nuova colonia di Florentia.

Vuoi sapere quando e come è stato costruito il ponte? Vai a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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