Trequanda è davvero il borgo toscano dove si mangia meglio?

2 / 3 – Trequanda è senz’altro un borgo da visitare e tutto da gustare

Trequanda e il suo nome singolare

La medioevale Trequanda si erge da un poggio al confine tra la Val d’Orcia e le Crete senesi, a cavallo tra la Val d’Asso, a ovest, e l’ampia Val di Chiana, a est. Per l’eccellenza della sua offerta turistica e della sua accoglienza di qualità il paese è Bandiera Arancione del Touring Club.

Alcuni fanno risalire questo singolare nome, “Trequanda”, al mitico eroe etrusco Tarkonte, che all’epoca avrebbe abitato l’area; altri sostengono che alluda alle tre porte che si aprono nelle mura del borgo, “tre-guarda”, e per assonanza: Trequanda; mentre altri ancora affermano che derivi dal latino terram quandam, una certa terra, una terra particolare, forse con riferimento alla suggestiva zona delle Crete senesi, che si distribuisce fra i comuni di Trequanda, Asciano, San Giovanni d’Asso e Buonconvento, paesaggio estremamente suggestivo, dall’aspetto lunare, fatto di calanchi, balze e biancane d’argilla.

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Le Crete senesi in Toscana vicino al borgo medievale di Trequanda

Il centro storico di Trequanda

Si accede al centro storico dalle uniche due porte della cinta muraria che si sono conservate: la Porta al Sole, che si affaccia sui campi sconfinati del territorio circostante, e la Porta al Leccio, che si apre verso i boschi del Lecceto. Passeggiando piacevolmente per il paese s’incontra presto il maestoso Castello della famiglia dei Cacciaconti, con l’alta torre in pietra bianca e le mura merlate. All’interno della fortificazione si estende un suggestivo giardino all’italiana e una corte ariosa.

Se in piazza Garibaldi si affaccia la bella chiesa romanica dei Santi Pietro e Andrea, con la sua particolare facciata, non lontano dal centro un must-see è la Torre del Molino a Vento, un colombaio di fine Settecento, al cui interno si possono ammirare circa 500 nidi in terracotta, disposti a scacchiera, destinati ad accogliere gli uccelli.

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