3 / 4 – Un’impresa artistica ante litteram

La bottega del Verrocchio: una fucina d’artisti dove si lavorava in equipe

Dal 1461 circa Verrocchio aveva organizzato la sua attività in modo imprenditoriale.

L’aspirante artista entrava in bottega molto giovane e vi rimaneva più di dieci anni, scandendo la propria preparazione in tappe precise. Iniziava con lo svolgimento dei compiti più umili, come la sistemazione degli strumenti e la preparazione dei materiali; in seguito imparava a mescolare colori e vernici, a dosare colle e paste;  infine giungeva, sotto il controllo del maestro, a incarichi più complessi e autonomi.

Per approfondire: Donatello: l’incessante sperimentazione della genialità che crea il Rinascimento

Il Battesimo di Cristo di Andrea del Verrocchio a cui partecipò anche Leonardo

Il famoso Battesimo di Cristo: un’opera, più mani (tra cui Leonardo)

La celeberrima tavola del Battesimo di Cristo (Galleria degli Uffizi) venne eseguita come un tipico prodotto di bottega, impostato nelle sue linee generali dal maestro Verrocchio ed eseguito, nel tempo, da vari allievi e collaboratori. Rappresenta Gesù, al centro del dipinto, che riceve il battesimo da parte di Giovanni Battista nelle acque trasparenti del fiume Giordano. Il santo, dal volto scavato, con una mano regge la croce e con l’altra versa l’acqua sul capo di Gesù con una ciotola. In alto, la colomba dello Spirito Santo scende dalle mani di Dio Padre come grazia divina. Assistono alla scena due angeli inginocchiati, intenti a reggere la veste di Cristo. Sullo sfondo vediamo un paesaggio con pochi alberi sopra la roccia e una palma in secondo piano sulla sinistra.

Nell’angelo di profilo a sinistra è stata riconosciuta la mano di Leonardo, diversa per grazia e morbidezza rispetto alle altre figure monumentali e definite dalla linea incisiva del contorno. E la stessa cosa per il paesaggio sullo sfondo aperto su di un’ampia valle percorsa da un fiume, reso con valori atmosferici che ne ammorbidiscono e sfumano le forme, differenziandosi nettamente nello stile e nella concezione dalle rocce rozzamente squadrate.

L’unico dipinto, totalmente autografo, giunto ai giorni nostri di cui è praticamente certa l’attribuzione al Verrocchio è la Madonna e bambino con i santi che si trova nella Cattedrale di Pistoia.

Nella bottega del Verrocchio, oltre a raffinate opere d’arte, si cercavano anche soluzioni a complessi problemi tecnologici dell’epoca. Si rivolsero a lui, infatti, per coronare la Cupola di Santa Maria del Fiore con un’enorme sfera di rame collocata al vertice della struttura.

Verrocchio operò solo a Firenze? Scoprilo a pagina 4

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