Chiara Azzari: il lustro di Firenze che gira per il mondo

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2 / 4 – Chiara Azzari: dagli albori alla specializzazione

Professoressa, lei è nata a Carrara, e da quando aveva dodici anni vive a Firenze: quand’è che ha sentito la vocazione per la medicina, se di vocazione possiamo parlare?

“Io già dall’età di 4 anni, quando giocavo coi miei fratelli, sapevo che volevo fare il medico. E non ho mai più cambiato idea da allora.”

Bellissimo, una vera e propria vocazione, dunque

“Sì, tra l’altro non c’erano altri medici in famiglia, per cui non ho seguito le orme di nessuno, è sempre stato qualcosa d’interiore. D’altronde nella medicina c’è molta parte umana”.

Quindi immagino abbia fatto il liceo e l’università

“Sì, ho studiato al Liceo Classico Galileo, una scuola che mi ha dato molto, un periodo bellissimo in cui mi sono fatta tanti amici, poi mi sono iscritta all’università”.

Perché ha scelto pediatria come specializzazione?

“Anche dietro a questo c’è una storia. Mentre studiavo medicina tutte le specialità mi piacevano. Ma della pediatria, in aggiunta, mi piaceva il rapporto umano che si deve avere coi bambini. Non si può con loro instaurare un rapporto di medico dietro la scrivania e di paziente dall’altra parte, come avevo visto fare in tutte le altre specialità. Con loro si deve stare dalla stessa parte della scrivania per cercare di capire il problema che hanno, anche a costo di utilizzare il tempo nel gioco. Un rapporto umano che mi ha convinto sulla specialità che avrei voluto intraprendere.”

E per quanto riguarda immunologia?

“All’inizio una casualità. Il Prof. Vierucci, immunologo pediatra dell’Ospedale Meyer, era tra tutti il più dedito alla ricerca e all’innovazione. Desiderava che i suoi studenti si recassero all’estero per imparare e che si mettessero in gioco come ricercatori, oltre che come clinici. Questo mi piaceva tantissimo. Dal canto suo, lui apprezzò la mia media voti molto elevata, e così decisi di fare la tesi con lui.”

Ma come si diventa grandi in un campo? Chiara Azzari ce lo spiega a pagina 3

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Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi

Scrittore & Ambassador of Tuscany