Redooc.com: apprendere online, giocando

È una piattaforma di apprendimento online per tutte le età, dall’infanzia all’università: si chiama Redooc (redooc.com), e sul web sta spopolando con numeri impressionanti: 500.000 utenti registrati, 2.5 milioni di lezioni fatte, 15 milioni di esercizi svolti.

Ma come funziona esattamente Redooc? Quand’è nato e a chi si rivolge? Ne abbiamo amabilmente parlato con Chiara Burberi, la fondatrice.

Chiara Burberi la fondatrice di Redooc, piattaforma di e-learning

Chi è Chiara Burberi, la founder di Redooc

Chiara Burberi, “nata, cresciuta e maleducata a Milano”, come le dice la madre, è di genitori marchigiani e toscani, si capisce anche dal cognome tipicamente delle nostre parti. La didattica è sempre stata nella sua storia. Ha fatto la docente alla Bocconi, quindi è stata consulente per molti anni, finché non è entrata nel management di una grande banca perché “le piaceva far succedere le cose”. Il passaggio naturale successivo è stato diventare imprenditrice nel campo dell’education, la sua passione.

Quando è nato Redooc?

Redooc è nato più di 7 anni fa. Sono andati online nel 2014 con la prima versione della piattaforma di e-learning focalizzata sulle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Rappresentava, come concetto, una risposta immediata, concreta, alle scarsa competenza in matematica dei quindicenni italiani emersa dai risultati dei test Pisa-OCSE (Programma per la valutazione internazionale dello studente, promosso dall’OCSE allo scopo di valutare il livello di istruzione degli adolescenti dei principali paesi industrializzati).

La cosa preoccupante, racconta Chiara, era che a fronte di risultati molto deludenti – sotto la media OCSE, ossia sotto il 35° posto – non si vedeva all’orizzonte nessuna proposta per la risoluzione di una problema grave, dal momento che la matematica è alla base delle conoscenze tecnologiche, e quindi dello sviluppo di un paese.

Chiara sottolinea inoltre come sia evidente, netto, lo scollamento tra l’evoluzione della nostra società civile, dove gli smartphone e i tablet sono gli oggetti più usati da bambini e adolescenti, e la scuola, dove invece sono proibiti perché tutto deve essere cartaceo. Scuola che tra l’altro, fa notare, è ancora ferma alla Riforma Gentile del 1920, all’epoca non esattamente un fan dell’avanguardistico metodo Montessori, per dirla con un eufemismo.

Bambina sulla piattaforma di e-learning Redooc.com

Gli obiettivi di Redooc

Chiara si definisce un’editrice di scolastica digitale che cerca di aprire ai ragazzi un ventaglio di possibilità il più ampio possibile. Dalla manualità fine – i giochi da scaricare, colorare, tagliare, eccetera – al problem solving, allo storytelling:

Noi dobbiamo permettere ai ragazzi di scoprire i loro personali talenti, piccoli o grandi che siano, per poi coltivarli, montessorianamente, nei loro modi, nei loro tempi. Educazione viene dal latino educĕre: tirare fuori, allevare. Tutti hanno la loro bellissima fiammella. Compito di ogni docente dovrebbe essere quello di far innamorare della materia e condurre per mano lo studente attraverso le meraviglie di cui è fatta.”

Chiara scherza sul nome Redooc – “uno dei tanti errori che si fanno quando si apre una nuova azienda” – che significa “rewarded education”, un tipo di educazione che incentiva.

Bambina sulla piattaforma di e-learning Redooc.com

Come funziona Redooc, la piattaforma e-learning basata sul gioco?

La piattaforma è completamente gamificata attraverso la metodologia didattica del gioco:

Ogni lezione ha tre livelli di esercizio a difficoltà crescente che danno dei punti differenziati. I punti ti fanno entrare in classifica, si accumulano e si possono comprare gli avatar. Ci sono passaggi di livello, ci sono le gare online. Le ultime, che abbiamo appena completato, sono state il Pi greco Day, il 15 marzo, la più grande festa di matematica a livello internazionale e, il 25 marzo, il Dantedì, la giornata internazionale dedicata al sommo poeta’.”

I percorsi scolastici e le materie su Redooc

La gamification, quindi, pervade la piattaforma:

Sì, ma Redooc è molto serio. – specifica Chiara – “Noi seguiamo nel dettaglio le indicazioni ministeriali. Abbiamo l’infanzia, completamente gratuita, sviluppata durante il lockdown su richiesta delle scuole, sia in italiano che in inglese. I numeri, le quantità, l’importantissima spazialità per portarli ai concetti di geometria. Abbiamo le lezioni di scuola primaria, matematica, italiano e inglese, con crediti Invalsi. Per le medie abbiamo tutto il programma di matematica, scienze, che stiamo finendo di pubblicare in questi giorni, inglese, italiano, letteratura e storia. Come vedi, siamo partiti dalla matematica ma stiamo estendendo a tutte le principali materie scolastiche.

Alle superiori, ecco matematica, fisica, letteratura, storia e filosofia. Adesso stiamo iniziando anche un po’ di arte. La nostra idea non è di ricreare le antologie, ché ce ne sono tantissime, ma le connessioni tra le materie. La matematica e la fisica, com’è logico, ma anche letteratura, storia e filosofia le insegniamo intrecciate tra loro. Tutto è connesso, tutto è collegato, come nella realtà.”

Bambina sulla piattaforma di e-learning Redooc.com

Una piattaforma di apprendimento online per tutti

La cosa molto bella che emerge parlando di Redooc con Chiara è la forte idea di democraticità che plasma la piattaforma:

Noi non dobbiamo tararci sui geni, ma su tutti. Chiunque può essere in grado di apprendere. E se qualcuno si allontana dallo standard, che poi chi ha deciso non si sa, deve essere messo nelle condizioni di arrivare dove arrivano gli altri, anche per vie diverse. Spesso i problemi sono creati dalla scuola stessa che per standardizzare appiattisce. Per chi non ha memoria, ad esempio, ci sono degli splendidi metodi per imparare le tabelline con le dita”.

Redooc può essere venduta alle scuole come piattaforma completamente chiusa, mentre per le famiglie esiste la possibilità di acquistare l’abbonamento. Ci si registra liberamente e poi si ottiene una settimana di prova gratuita. Non comprando l’abbonamento si può tuttavia rimanere nella sezione gratuita che comunque gode di un 20% dei contenuti dell’intero sito.
Sulla piattaforma si trovano oltre 5.000 video-lezioni, 85.000 esercizi interattivi spiegati, migliaia di PDF scaricabili.

Quanto al modo d’interazione con la scuola, in genere Redooc viene contattata dai docenti o, sempre più spesso, dai presidi di tutte le scuole d’Italia, che la utilizzano come strumento di didattica innovativa, a integrazione, o in sostituzione, dei testi tradizionali, al costo, è proprio il caso di dirlo, irrisorio, di 5€ l’anno.

Chiara Burberi la fondatrice di Redooc, piattaforma di e-learning

L’importanza di apprendere giocando secondo la founder di Redooc

Questo è quello che direbbe Chiara Burberi a chi sostiene che l’educazione è una cosa seria e che non si può insegnare giocando:

L’educazione è una cosa molto seria, per questo dobbiamo dare ai ragazzi tutte le opportunità al passo coi tempi. Nel 2021 non possiamo più guardare al passato ma educĕre: tirare fuori i loro talenti nei tempi e nei modi che sono loro più congeniali. D’altronde, gli esseri umani a qualsiasi età imparano giocando, mai per dovere”.

Bambina sulla piattaforma di e-learning Redooc.com

Il futuro delle piattaforme di e-learning

Per quel che concerne il futuro, che per Redooc è già presente, visto che evolve incessantemente, la sfida immediata, nell’anno dei ripetuti lockdown e delle continue zone rosse, è quella di ampliarsi sempre più a tutte le materie scolastiche. Mentre la fase successiva, interessantissima, prevede di rapportarsi con l’I.A., l’intelligenza artificiale.

Stanno infatti già studiando attivamente come l’I.A., applicata al digitale, possa supportare i percorsi di apprendimento, sia per quanto riguarda l’insegnante, così da poter migliorare la propria funzione di guida, sia per quel che concerne lo studente, così da poter comprendere maggiormente i propri punti di forza e debolezza.

Noi abbiamo una marea di dati sui microcomportamenti individuali di decine di migliaia di studenti, e soprattutto scevri da giudizio. Non ci interessano i nomi, solo i comportamenti. Constatiamo, per esempio, che su Redooc i ragazzi fanno molti più esercizi rispetto a quelli assegnati dalla scuola. Essendo un grande gioco, chiunque è portato a esplorare. Tutto viene incentivato, non c’è obbligo né punizione. C’è però correzione, scongiuriamo il cheating, il tentativo di copiare: è un gioco coinvolgente ma, lo ripeto, molto serio.”

Ringraziamo Chiara Burberi – persona squisita, gentilissima, disponibilissima, con una visione che non esitiamo a definire ampia, lungimirante – per la bella conversazione di cui è stata protagonista, e raccomandiamo a tutti di visitare il sito redooc.com. Basta registrarsi, ed è possibile navigare in lungo e in largo provando gratuitamente per una settimana, prima di decidere se procedere all’acquisto.

Noi lo abbiamo testato, ed è risultata un’esperienza estremamente interessante e senza dubbio molto istruttiva.

Il team di Redooc.com, piattaforma di e-learning fondata da Chiara Burberi

Caro studente, cara studentessa, genitore, insegnante che segui TuscanyPeople, ora tocca a te: visita il sito redooc.com e inviaci un feedback, qui, su Facebook, su Instagram. Siamo curiosissimi di sapere cosa ne pensi.

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