27 Luglio 2014 2019-01-23T16:32:24+01:00 Isola del Giglio, 6 tappe assolutamente da non perdere TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: L’Isola del Giglio si trova nell’Arcipelago Toscano: terra selvaggia e rigogliosa, circondata dal blu del Mar Tirreno. Tre sono le principali località abitate Giglio Porto, Giglio Castello e Giglio Campese. Isola del Giglio Giglio Castello Le strutture per l’accoglienza dei turisti all’Isola del Giglio sono per lo più situate a Giglio Campese. Per chi soggiorna in questa parte dell’isola, non può non visitare Giglio Porto e Giglio Castello. Giglio Castello si trova a 400 metri di altezza ed è un piccolo centro abitato circondato da mura, ritmate da torri. Si tratta di un borgo innalzato nel XII secolo da Pisa che mantiene ancora oggi un fascino immutato: al di là della cinta muraria infatti tutto sembra essersi fermato all’epoca medievale con le tipiche viuzze, le case in mattoni e l’imponente Rocca Aldobrandesca. A Giglio Castello è possibile inoltre fare tappa nelle cantine tipiche per degustare i migliori vini toscani. Giglio Porto Una tappa a Giglio Porto è obbligatoria – non solo quando arrivate o ripartite dall’isola – in quanto il porticciolo è molto caratteristico circondato da case multicolori molto simili a quelle liguri che danno un tono folkloristico al paesaggio. L’attrattiva culturale e storica di Giglio Porto è la Torre del Saraceno, che risale al 1596. Le spiagge dell’Isola del Giglio Per chi punta alla vita di mare si consigliano due spiagge: Campese e Cannelle. Campese è la spiaggia dell’insediamento più ricettivo dell’isola, raggiungibile quindi a piedi dal luogo di soggiorno, hotel, bed and breakfast o casa in affitto che avrete scelto. La spiaggia è ampia e la sabbia bianca: si tratta di una baia davvero incantevole, racchiusa tra un Faraglione e la Torre medicea. Da qualche tempo è la meta preferita da surfisti e amanti della vela, per la presenza di forti venti provenienti da sud. La spiaggia di Cannelle invece può essere raggiunta in motorino o in macchina, o anche a piedi per gli appassionati delle camminate. Si trova infatti lontano dai centri abitati dell’isola, a 2 km a sud del porto. Si tratta di una spiaggia splendida, con sabbia fine e bianca. Qui le acque sono basse e l’accesso al mare graduale, fatto che rende questa località marina la meta ideale per le famiglie con bambini piccoli. Le miniere dell’Isola del Giglio Per chi ama accostare alla vita da spiaggia anche un percorso turistico differente per approfondire qualche aspetto di carattere storico o sociale, l’Isola del Giglio presenta un’affascinante vicenda legata alla presenza di minatori: una storia terminata nel 1962 con la dismissione di un’attività ormai superata, ma determinante in passato alla crescita economica del luogo. Oggi è possibile accedere alle gallerie e alle discenderie delle miniere di ferro e pirite che hanno trasformato il paesaggio dell’isola, ma occorre farlo con la giusta prudenza. Le miniere, in località Franco, sono raggiungibili prendendo il sentiero che da Campese porta al Faraglione: occorre svoltare a destra, una volta iniziata la salita, e quindi girare a sinistra costeggiando le reti di protezione. La galleria visitabile procede a sud-ovest per 20 metri e poi per altri 10 metri a ovest. Sono segnalati possibili crolli, a cui prestare particolare attenzione. La passeggiata al Faro Un momento romantico e sicuramente speciale è quello rappresentato dalla passeggiata al Faro. I fari dell’Isola del Giglio sono tre: quello delle Vaccarecce, non più abitato e noto per essere citato da Federico Moccia in “Scusa se ti chiamo amore”, il faro del Fenaio, eretto nel 1865 e situato nell’ala nord dell’isola, e il Faro del Capel Rosso situato sulla punta più a sud. La meta del Fenaio rappresenta oggi un vero e proprio richiamo turistico, perché da questa posizione è possibile lasciar correre la mente lungo la linea dell’infinito tra terra e cielo. Il faro è il punto più panoramico dell’isola e qui la natura appare davvero incontaminata con spettacolari formazioni granitiche. Il luogo si raggiunge percorrendo un sentiero di 3 km a piedi, in mezzo a cespugli e rocce. Due ristoranti assolutamente da non perdersi A Giglio Castello il ristorante Da Santi è uno dei più rinomati dell’isola: la cucina è tradizionale e prevalentemente a base di pesce. La qualità della materie prime e dei vini sono senza dubbio gli elementi che fanno la differenza e hanno permesso al locale di divenire una delle tappe culinarie obbligate del luogo. Ottimo il fritto, molto leggero. Dal momento che anche l’occhio vuole la sua parte, va segnalato che il terrazzo sul borgo è davvero incantevole. A Giglio Porto invece occorre provare il ristorante La Margherita con piatti particolari nelle commistioni di ingredienti, sempre a base di pesce, come i tortelli alla scogliera o gli gnocchi di patate all’angostella, la cernia e il tiramisù all’ananas. Lo staff è particolarmente cordiale e i prezzi molto onesti, dal momento che è possibile puntare anche su menu turistici a 25 euro complessivi. Rappresenti l’Eccellenza Toscana e vuoi raccontarci la tua Storia? Clicca qui Scopri come diventare “Ambasciatore di TuscanyPeople” e essere premiato. Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/isola-del-giglio/" width="100%" count="on" num="3"]