2 / 3 – Loggia del Mercato Nuovo: quando fortuna e sfortuna si bilanciano

La pietra dello scandalo o dell’acculata

Una delle due grandi curiosità della Loggia è la cosiddetta pietra dello scandalo o dell’acculata, un tondo marmoreo bicolore al centro della struttura, visibile soltanto in assenza delle bancarelle che vi stazionano sopra. La pietra (rifatta nel 1838) riproduce a grandezza naturale una delle ruote del Carroccio, simbolo della Repubblica fiorentina, su cui veniva issato il gonfalone della città. Tradizione voleva che sul punto contrassegnato dalla pietra venisse infatti posizionato il Carroccio attorno a cui si riunivano le truppe fiorentine prima di ogni battaglia.

Ma la pietra possedeva anche un altro significato, meno simbolico e molto più pratico: rappresentava infatti il luogo esatto dove venivano puniti i debitori insolventi e i mercanti disonesti nella Firenze rinascimentale. Una volta incatenati, ai rei venivano calate le braghe e, facendoli cadere dall’alto, gli si battevano più volte le natiche sulla pietra, da cui il termine: acculata. E sembra proprio che da questa dura punizione, dolorosa e umiliante, siano nati modi di dire popolari come “essere col culo per terra” e fors’anche l’espressione “sculo”, inteso, appunto, come sfortuna.

La loggia del Mercato Nuovo, a Firenze

Il Porcellino portafortuna

A fare da contraltare, nella Loggia del Mercato Nuovo c’è però anche un’opera che al contrario dovrebbe portare fortuna o, appunto, culo. Parliamo del celebre porcellino – che per la verità è un cinghiale ferito durante una caccia -, copia del 2008 dell’opera realizzata da Pietro Tacca nel 1633 circa, e attualmente conservata presso il Museo Stefano Bardini.

La tradizione vuole che sfregare il naso del Porcellino porti fortuna, tanto che il muso bronzeo risplende anche grazie alla giornaliera lucidatura delle miriadi di mani di turisti che lo toccano. Tuttavia, dopo averne strofinato il muso, per ottenere i favori della sorte pare si debba anche immettere una monetina in bocca al Porcellino: se la monetina, cadendo, oltrepassa la grata dove si riversa l’acqua, allora porterà fortuna, altrimenti, ritentate, sarete più fortunati la prossima volta. Sebbene, in realtà, tutto dipenderebbe più che altro dall’inclinazione della grata, tale da far passare con facilità solo le monete più pesanti.

Ma cosa c’entrano Hans Christian Andersen e Harry Potter col Porcellino? Scoprilo a pagina 3

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