Il Palazzo Pretorio e la chiesa di San Regolo

Nel semplice impianto urbano, costituito da tre strade parallele, spicca il Palazzo Pretorio (secolo XIV), sulla cui facciata si conservano ancora numerosi stemmi, in pietra e terracotta invetriata, degli antichi podestà. All’interno si trovano il Museo Civico e l’Archivio Storico.

Importante anche la chiesa di San Regolo, già San Bartolommeo, del XIII secolo, che conserva una pregevole pittura (Madonna con Bambino del XIII secolo) riferita alla scuola del Cimabue.

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La chiesa di San Regolo a Montaione, borgo toscano vicino alla via Francigena

Luoghi da vedere all’interno nel Comune di Montaione: la Villa da Filicaja e la cisterna romana

Nel comune sono presenti numerosi luoghi d’interesse storico e artistico. In località Sant’Antonio, sulla strada per Gambassi terme, a circa 1 Km dal capoluogo, si trova la Villa da Filicaja, che sorge nel luogo della romana Figline: fu donata dalla famiglia Medici, con vasti terreni e una casa nel paese, al poeta Vincenzo da Filicaja (secolo XIV).

A circa 2 chilometri troviamo la cisterna romana, che risale al II secolo d.C. Lunga 27 metri e larga 3, divisa in tre vasche rettangolari, raccoglieva 400 metri cubi d’acqua provenienti dalle sorgenti di Poggio all’Aglione.

Castelfalfi, borgo abbandonato della Valdelsa, rinasce a nuova vita divenendo uno degli hotel 5 stelle e resort più belli della Toscana

La Gerusalemme di Toscana, i Castelli di Pietrina e Camporena e la rocca di Castelfalfi

Di notevole interesse religioso, a San Vivaldo, nei pressi del convento, si trova il famoso Sacro Monte, o Gerusalemme di Toscana, un insieme di cappelle realizzate nel Cinquecento da Padre Tommaso da Firenze, che rappresentano i luoghi essenziali della passione di Cristo.

A 4 chilometri da San Vivaldo, a valle dei ruderi medioevali dei Castelli di Pietrina e Camporena, si trova la frazione di Iano, un tempo importante per le cave di onice e per la lavorazione delle pietre dure.

Il borgo e la rocca di Castelfalfi, sullo sperone di una delle magnifiche colline intorno, furono fondati nell’VIII secolo circa dal longobardo Faolfi (da qui il nome “Castrum Faolfi”). Distrutto nel 1395 durante le guerre tra Fiorentini e Pisani, il castello fu ricostruito e coronato da quattro torri, da bastioni e solide mura. Interessante, nel borgo, anche la chiesa romanica di San Floriano.

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