Cosa vedere a Montalcino

Il Palazzo dei Priori

Nel cuore del borgo storico di Montalcino, nella splendida cornice della centralissima piazza del Popolo, spicca il palazzo dei Priori, risalente alla fine del XIII secolo. Sulle sue facciate si possono ancora oggi ammirare gli stemmi dei podestà che governarono Montalcino nel corso dei secoli, mentre poco dietro svetta la torre medievale, con la merlatura e l’orologio incorporato.

Per approfondire: Viaggio in Toscana tra i borghi della Val d’Orcia

Veduta del borgo toscano di Montalcino

Il Duomo di Montalcino

Ufficialmente denominato concattedrale del Santissimo Salvatore, il Duomo di Montalcino risale all’Ottocento ed è costruito in stile neoclassico secondo il progetto dell’architetto Agostino Fantastici. Situato nel centro storico, nella piazza omonima, il duomo di Montalcino è dotato anche di una torre campanaria, più vecchia della chiesa attuale; all’interno, invece, si può ammirare lo stile neoclassico, con tre navate di cui quella centrale mostra una splendida volta a botte cassettonata.

L’organo a canne del duomo di Montalcino risale al 1858, mentre tra le opere conservate al suo interno spicca l’Immacolata Concezione con Gesù e Dio Padre, di Francesco Vanni, risalente al 1588.

Duomo di Montalcino - Concattedrale del Santissimo Salvatore

I musei riuniti di Montalcino

Si tratta d’un complesso formato da due musei: il museo civico e il museo diocesano d’arte sacra. Essi racchiudono oltre 200 opere d’arte, tra cui spicca il crocifisso di Sant’Antimo, un dipinto a tempera su tavola del XII secolo, proveniente dall’Abbazia di Sant’Antimo. Molto belli anche la Madonna di Simone Martini, l’Incoronazione della Vergine di Bartolo di Fredi, e una Maestà del Vecchietta, a rappresentare il Rinascimento.

Oltre alla pittura, il museo mette in mostra anche una serie di sculture, maioliche, paramenti sacri, ori e codici miniati. C’è anche una zona dedicata al Novecento, con opere del pittore montalcinese Arturo Luciani. Infine, vi si trova una sezione dedicata all’archeologia, con reperti risalenti all’età del Bronzo, e alle civiltà etrusche e romane.

E poi, ovviamente, il Brunello: scoprilo  a pagina 3

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Tommaso Baldassini Editore
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