1 Aprile 2021 2021-03-31T18:54:14+02:00 La Torre Guinigi a Lucca: una delle più belle e suggestive d’Italia TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: In questo articolo vi raccontiamo la storia dell’affascinante Torre Guinigi di Lucca e del perché sulla sua cima si trovino degli alberi. Torre Guinigi Alta 45 metri, con 7 lecci che svettano verdi sulla sua sommità, la Torre Guinigi è una delle grandi attrazioni di Lucca. Ma qual è la sua storia della Torre Guinigi? E perché, caso più unico che raro, ha degli alberi piantati in cima? Due famiglie rivali: Guinigi e Forteguerri Nei primi decenni del Trecento, Lucca era fieramente impreziosita da oltre 250 torri e da numerosi campanili. Tra le famiglie più importanti della città c’erano i Guinigi – che possedevano imponenti palazzi e torri all’interno delle mura, nonché residenze estive nelle campagne circostanti – e i Forteguerri. I primi, nel 1392, prevalsero in uno scontro armato che portò alla dissoluzione del potere e dei beni degli avversari. Senza rivali, la forza dei Guinigi si accrebbe sempre più, prima con Francesco Guinigi, poi coi figli. Nel 1400 Paolo Guinigi, succedendo al fratello Lazzaro, assassinato, diventò signore di Lucca, e restò al potere fino al 1430, anno in cui fu restaurata la repubblica. I 4 matrimoni di Paolo Guinigi Nel 1400 Paolo aveva sposato Maria Caterina, della famiglia lucchese degli Antelminelli, legandosi così ulteriormente alla prestigiosa e influente discendenza di Castruccio Castracani, già Signore di Lucca. All’epoca del matrimonio, Maria Caterina aveva appena 11 anni e la bambina morì quasi subito dopo le nozze. Nel 1403, Paolo aveva sposato Ilaria del Carretto, della ligure famiglia Del Carretto, dalla quale aveva avuto il primo figlio Ladislao. Nel 1406, la morte di Ilaria durante il parto della seconda figlia, Ilaria minor, aveva rappresentato l’occasione per la realizzazione del famoso sarcofago di Jacopo della Quercia che si trova nella cattedrale di San Martino. Quindi Paolo si era sposato altre due volte, con Piacentina da Varano, da cui aveva avuto quattro figli sopravvissuti, e con Jacopa Trinci, da cui aveva avuto una figlia. La caduta di Paolo Guinigi e il ritorno alla Repubblica lucchese Nel 1429 i fiorentini attaccarono Lucca a causa della sua alleanza col duca di Milano, Filippo Maria Visconti. Penetrati con facilità nelle campagne circostanti, i fiorentini avevano cinto d’assedio le mura della città, e soltanto l’aiuto di Francesco Sforza ne aveva scongiurato la caduta nelle mani di Firenze. Ma, nel disordine che era seguito, una rivolta aveva deposto Paolo Guinigi e la repubblica era stata nuovamente restaurata. Paolo venne processato e condannato a morte; trasferito in un primo momento in un carcere a Pavia, nel 1432, vi trovò la morte, prigioniero del duca di Milano. I beni della famiglia Guinigi furono confiscati e dispersi, mentre il sarcofago di Ilaria del Carretto, per la sua sacralità, si salvò. La Torre Guinigi: la torre di Lucca con gli alberi sulla cima Erano stati i Guinigi, ancora padroni della città, che nel 1384 costruirono una torre dalla cima alberata, come simulacro della loro signoria, che a sua volta era divenuto simbolo di rinascita. Questo tipo di torri era progettato per conferire risalto alla famiglia proprietaria, oltre che a scopo difensivo. Dall’alto infatti si potevano lanciare o catapultare proiettili contro le famiglie rivali. Di norma, intorno alle torri si trovavano le dimore dei membri della consorteria, non di rado adiacenti alla chiesa parrocchiale. L’intero complesso formavo, un vero e proprio rifugio urbano compatto, i cui vicoli stretti potevano essere facilmente barricati e difesi. Una delle torri più belle d’Italia Oggi restano soltanto 2 torri di particolare importanza: la Torre delle Ore e la Torre Guinigi. Le ragioni per cui sono scomparse quasi tutte le altre sono le demolizioni volute da Castruccio Castracani e i crolli conseguenti all’esasperata altezza che si voleva raggiungere per primeggiare sulle famiglie rivali: quasi una rappresentazione concreta del detto “chi troppo vuole nulla stringe”. La Torre Guinigi – tipico esempio di architettura romanico-gotica lucchese, costruita in cotto e ornata di trifore, quadriforme, stemmi, cornici e targhe – s’innalza all’angolo tra via Sant’Andrea e via delle Chiavi D’Oro. Il grande astista e critico d’arte vittoriano, John Ruskin, paragonava, per bellezza, la Torre Guinigi a poche altre torri italiane: “The Guinigi here, and the Verona campanile, and St. Mark’s are all extremely beautiful”. E noi possiamo aggiungere che senz’altro è il monumento più peculiare e inconfondibile di Lucca. Salire sulla cima della Torre Guinigi nel centro di Lucca Si può raggiungere la cima attraverso 25 rampe di scale per un totale di 230 gradini piuttosto agevoli nella prima parte, meno nell’ultima, dove si può proseguire la salita solo grazie a rampe metalliche di ridotte dimensioni. Alle pareti interne si notano numerosi quadri raffiguranti scene di vita medievale. Dalla sommità si può ammirare il centro della città, Piazza Anfiteatro e il paesaggio contornato dalle montagne circostanti: le Alpi Apuane a Nord-Ovest, gli Appennini a Nord-Est, il Monte Pisano a sud. Un giardino pensile a 45 metri d’altezza Sulla cima della torre, il giardinetto pensile è costituito da un cassone murato riempito di terra, nel quale sono stati piantati 7 lecci. Non si sa esattamente quando fu realizzato il giardino, ma in un’immagine contenuta nelle Croniche di Giovanni Sercambi, del secolo XV, si può notare che tra le tante torri di Lucca ce n’era una coronata di alberi. Si presume quindi che il giardino pensile sulla Torre Guinigi sia molto antico, anche se i lecci attuali sono stati sicuramente ripiantati più tardi. La leggenda dello spirito di Ilaria del Carretto Come ogni monumento medioevale che si rispetti, anche la Torre Guinigi ha i suoi miti e le sue leggende. Ce n’è una, molto romantica, legata all’amore tra Paolo Guinigi e la moglie Ilaria del Carretto. Pare infatti che lo spirito della donna, morta di parto in giovanissima età, aspetti sempre insieme al fedele cagnolino, sotto l’ombra dell’albero piantato da Paolo, di rincontrare il marito. È questo che avrebbe impedito la distruzione della torre e del giardino. E quanto allo stesso albero, il più alto di tutti, si narra che in seguito alla morte di Paolo perdesse tutte le sue foglie. 👉 Leggi anche: Chi ha paura dei fantasmi? A surreal tuscan experience Bene, caro amico, cara amica lucchese o amante di Lucca come noi, se hai apprezzato l’articolo, scrivi le tue impressioni qui sotto, sulla nostra pagina Facebook, su Instagram. TuscanyPeople vive d’interazione con i propri lettori e le proprie lettrici . E allora interagiamo, no? 📍 PER APPROFONDIRE: 👉 Lucca e le sue maestose Mura 👉 Lucca, inespugnabile per secoli, oggi conosciuta a livello mondiale 👉 Piatti tipici di Lucca: vademecum per viaggiatori golosi La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! 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