La Toscana dei misteri, alla scoperta di alcune leggende che hanno dato vita a veri e propri miti che parlano di cavalieri, spade nella roccia e scacchiere magiche

1 / 3 – Toscana dei misteri più o meno esoterici

Misteri secolari non ancora svelati

La Toscana, al di là della sua apparenza di terra serena, classica, massimamente armonica, nasconde nel suo profondo seno molti misteri, in parte svelati, in parte no. Uno di questi è senz’altro legato all’Abbazia di San Galgano, ma più ancora al vicino Eremo di Montesiepi, che forma con essa una sorta di binomio inscindibile connesso alla leggenda del Santo che le ha donato il nome.

La spada nella roccia toscana si trova nell?Abbazia di San Galgano vicino a Chiusdino, nella campagna senese

La leggenda di Re Artù nasce a San Galgano?

Tutto inizia nel giorno di Natale del 1180 quando Galgano, giunto sul colle di Montesiepi, conficca nella terra la sua spada per trasformarla simbolicamente in una croce. Le similitudini col mito arturiano appaiono evidenti, sebbene Artù estragga la spada dalla roccia, mentre Galgano, al contrario, ve la pianti. Nella Rotonda di Montesiepi c’è infatti un masso da cui spuntano un’elsa e un pezzo di spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca.

Inoltre si dà il caso che in molte biografie di San Galgano emergano connessioni con l’Eremo di San Guglielmo di Malavalle, a Castiglione della Pescaia. In altre parole, Guglielmo e Galgano si conoscevano e avevano molte affinità: entrambi cavalieri, decisero di votarsi alla vita eremitica abbandonando il secolo.

E questo cosa avrebbe a che fare con Re Artù? Scoprilo a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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