Avete mai pensato di rifugiarvi per qualche ora di relax in un luogo di pace, dove la natura incontaminata regna sovrana? Andate a Vallombrosa. Non ci siete mai stati? Seguiteci, vi portiamo a conoscerla!

 

Vallombrosa e la sua Abbazia: affascinante luogo mistico, immerso in un’incredibile natura

Nel comune di Reggello (FI), Vallombrosa è una località deliziosa visitabile in ogni periodo dell’anno, ma particolarmente apprezzata nei periodi estivi. Grazie al clima fresco e frizzante che si beneficia dai suoi circa 1000 metri di altitudine, dona refrigerio a coloro che si allontanano dalle città (dista meno di un’ora di auto da Firenze), per la canicola estiva.L'Abbazia di Vallombrosa è un affascinante monastero benedettino nel comune di Reggelo (FI)

La banca della memoria dei semi di Vallombrosa

Molteplici sono le attrattive che spingono i visitatori a recarsi in questa verde area della Toscana, e la bellissima Abbazia, che avremo modo di argomentare più avanti, è sicuramente una di queste. Vallombrosa ospita tra le tante, un Orto botanico che raccoglie circa 250 specie erbacee locali ed il Museo Dendrologico, costituisce una vera e propria banca della memoria di semi delle piante che popolano l’area.

Per gli amanti del trekking è possibile scegliere tra svariati percorsi a tema, come l’escursione guidata agli Arboreti Sperimentali, che comprende la collezione di piante più grande d’Italia, con circa 1.800 specie anche esotiche. C’è inoltre l’interessante circuito dei tabernacoli e cappelle che si snodano per circa 5 km, collegati alla vita di San Giovanni Gualberto.

Ed è proprio da San Giovanni Gualberto che voglio partire, per raccontarvi l’affascinante storia della bellissima Abbazia di Vallombrosa.Vallombrosa si trova nel comune di Reggello (FI)

Chi era San Giovanni Gualberto?

Vi starete domando: chi è San Giovanni Gualberto? È un monaco fiorentino, più precisamente come alcune fonti riportano, originario della Val di Pesa, nato nel 985 d.C. da nobili origini. Grazie alla sua tenacia e fervente fede, lascia un’impronta significativa nella storia. Si prodiga nella lotta contro la simonia ed il nicolaismo, portando avanti la ferma convinzione, che il clero dovesse tornare ad abbracciare lo spirito di comunità e povertà evangelica. Canonizzato nel 1193, è stato dichiarato da Papa Pio XII nel 1951, Patrono del Corpo Forestale Italiano, e nel 1957 Patrono dei Forestali del Brasile.

Se Vallombrosa si trova oggi all’interno dell’incantevole Riserva Naturale Statale Bioenergetica, nata nel 1973, è grazie al suo fondatore: proprio lui, San Giovanni Gualberto. La Riserva è stata creata dalla foresta circostante, opera dei monaci dell’Abbazia di Vallombrosa, che se ne presero cura per molto tempo. La Chiesa era allora proprietaria dell’area, ma con la soppressione degli ordini religiosi nel 1866, tutti i beni passarono di proprietà allo Stato Italiano.

Ma partiamo dall’inizio, dall’evento che lo avvicinò alla Chiesa. Tutto ebbe inizio, quando il fratello del giovane Giovanni Gualberto fu brutalmente assassinato. A quel tempo vigeva la legge del taglione, ovvero il conosciuto principio “occhio per occhio, dente per dente”. Giovanni Gualberto chiamato in causa per vendicare il fratello, doveva uccidere il suo assassino. La leggenda narra che il rivale, inginocchiato davanti a Giovanni in segno di resa, incrociò le braccia formando una croce per invocare il perdono. Giovanni gettando la spada a terra, gli concesse la grazia.

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L'Abbazia di Vallombrosa è un affascinante monastero benedettino nel comune di Reggelo (FI)

La nascita dell’Abbazia di Vallombrosa

Secondo la tradizione, Giovanni si recò subito dopo al Monastero di San Miniato in preghiera. Fu lì che ebbe l’illuminazione. Pare che il Cristo dal crocefisso fece il gesto di annuire, in segno di approvazione per l’atto misericordioso compiuto. Giovanni da quel momento, si ritirò all’interno del monastero di San Miniato. Nel 1036, dopo numerose peregrinazioni alla ricerca di un luogo isolato dove raccogliersi in preghiera, si stabilì insieme ad altri monaci nella località di Acquabella, che successivamente prenderà il nome di Vallombrosa.

Non è difficile intuire perché la scelta di questa località: un’oasi naturale che incanta occhi e cuore. La struttura di ciò si trasformerà nell’Abbazia di Vallombrosa, inizialmente venne realizzata in legno ed aveva modeste dimensioni: comprendeva semplicemente un altare ed un oratorio. Con il tempo ci fu l’esigenza di ampliare la costruzione, sostituendo la pietra al legno. I lavori proseguirono per circa 20 anni, fino al luglio 1058, anno della sua consacrazione.

Nel 1015 Giovanni Gualberto è nominato superiore, e nasce la congregazione dei monaci vallombrosani, che seguendo la regola di San Benedetto, si basava sul principio “ora et labora“. Giovanni Gualberto morirà nella Badia a Passignano (Barberino Tavarnelle) nel 1073.

Vallombrosa si trova nel comune di Reggello (FI)

Le opere presenti nell’Abbazia di Vallombrosa

La chiesa è pressoché preservata dal 1230 e conserva svariate opere di pregio. All’interno dell’Abbazia è possibile vedere una tavola dipinta da Raffaellino del Garbo, della scuola del Ghirlandaio, ed una pala in terracotta invetriata della bottega di Andrea della Robbia.

Sebbene l’esterno dell’Abbazia di Vallombrosa mostri un aspetto rigoroso, con alte mura e torretta di avvistamento, l’interno offre tratti più delicati ed accoglie il visitatore in un clima mistico di quiete.

Il carismatico San Giovanni Gualberto ha lasciato una ricca eredità ai suoi successori, che hanno sviluppato ed accresciuto il prestigio dell’Abbazia. Si contano numerosi testi sacri e scientifici, non ultima, si può annoverare tra le unicità del luogo, la nascita nel 1986 della prima Scuola Forestale Italiana, trasferita poi nel 1914 a Firenze.

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Le produzioni dei monaci vallombrosani

Se decidete di visitare l’Abbazia di Vallombrosa, non mancate di recarvi nella meravigliosa Biblioteca, custode di un passato di cultura amanuense. Approfittate dell’occasione per entrare nell’Antica Farmacia, che tramanda secoli di antichi preparati officinali.

Potrete anche farvi tentare da leccornie, quali miele e cioccolato preparato artigianalmente dai monaci. Da non perdere è la Liquoreria, che propone numerosi liquori dalle proprietà digestive ed aromatiche. Ogni anno vengono inoltre organizzati corsi di erboristeria, tenuti da docenti universitari e ricercatori.

L’Abbazia di Vallombrosa, è anche attrezzata per l’accoglienza di pellegrini quali gruppi parrocchiali e/o scout, nello spirito della congregazione

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L'Abbazia di Vallombrosa è un affascinante monastero benedettino nel comune di Reggelo (FI)

Quando visitare Vallombrosa

Approfittate della stagione estiva, per oziare nel lussureggiante prato, attrezzatevi per una grigliata nelle aree dedicate, o assistete ad uno dei concerti organizzati.

Se prediligete i mesi freddi, recatevi in questo luogo incantato ricoperto da un bianco manto nevoso. Nel suo immutato silenzio saprà regalarvi una rinnovata serenità, in grado di connettervi con la parte più spirituale di voi stessi.

 

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