2 / 4 – Borghi toscani da visitare in inverno: tra Carnevale e tufo, originali idee invernali

Castiglion Fibocchi e il suo Carnevale dei Figli di Bocco

Ai piedi del Pratomagno, non lontano da Arezzo, il pittoresco borgo medievale di Castiglion Fibocchi è davvero ricco di storia. Il curioso nome deriva dalla celebre famiglia dei Conti Guidi che vi fecero costruire uno dei loro castelli, poi passato al figlio Ottaviano Pazzi, detto “Bocco” per il suo aspetto sgraziato, da cui la città si chiamò “Castrum Filiis Bocchi” e poi, per corruzione linguistica, Castiglion Fibocchi.

È qui che a febbraio le strade e i vicoli del centro si animano grazie all’antico Carnevale dei Figli di Bocco, che all’epoca avevano ricevuto in eredità dal padre, non solo l’intera gestione del villaggio, ma anche l’onere di attribuire un nome a questi tradizionali festeggiamenti: pare infatti che già intorno all’anno Mille nel borgo esplodesse un carnevale molto particolare e rinomato in tutto il circondario.

E ancora oggi questa gioiosa manifestazione viene celebrata nel mese di febbraio. Oltre duecento figuranti sfilano agghindati con sfarzosi abiti barocchi e il volto celato da maschere colorate, eleganti, che narrano i vari personaggi. Il posto d’onore lo riveste Re Bacco, dominatore incontrastato e anima della festa, seguito da regine, principesse, fate, maghi e arlecchini. Un vero e proprio corteo dal sapore veneziano, accompagnato, oltre che dalla fantasia degli organizzatori e dall’entusiasmo dei visitatori, da tante iniziative collaterali che arricchiscono l’evento: tra le strade di Castiglion Fibocchi si muovono infatti dappertutto cantastorie, si eseguono spettacoli di magia e concerti e, al termine, ecco l’atteso momento in cui si premia la maschera più bella.

Per approfondire: Borghi toscani che hanno il castello nel cuore, e nel nome

Carnevale di Castiglion Fibocchi, il più antico Carnevale in Toscana

Visitare le vie cave e i 3 borghi del tufo in Maremma

È l’importante passato etrusco di questa “terra del tufo” maremmana ad aver generato, nel 1998, il Parco Archeologico Città del tufo, ma a parte le interessantissime necropoli etrusche, qui la cosa veramente straordinaria sono le Vie Cave, affascinanti percorsi viari scavati dentro le colline di tufo che non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico, tanto che la loro reale funzione è ancora oggetto di studio.

Sfruttando il mite clima invernale maremmano potrebbe essere un’ottima idea soggiornare al suggestivo Hotel della Fortezza di Sorano, e da qui attraversare la via Cava di San Rocco con l’aiuto di una guida esperta che possa illustrare le tantissime cose da sapere su questa meraviglia a cielo aperto.

Scopri di più sui 3 borghi del tufo maremmani a pagina 3

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Marta Pintus Blogger di TuscanyPeople
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