Il meraviglioso risveglio della Toscana a marzo: 3 esperienze da non perdere

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2 / 4 – Cosa non perdere in Toscana a marzo? La magia di San Galgano

L’Abbazia di San Galgano e l’Eremo di Montesiepi

La splendida Abbazia di San Galgano e il vicinissimo Eremo di Montesiepi si trovano a soli 35 km a sud di Siena, nella Val di Merse, ed è un viaggio che vale davvero la pena fare. Immaginate, infatti, una bellissima abbazia, edificata tra il 1218 e il 1288 a opera dei monaci cistercensi, completamente priva di tetto – o che ha per tetto solo il cielo – , senza finestre e senza arredi sacri, e insieme un eremo dove, infissa dentro una roccia, c’è una spada come nella leggenda di Re Artù, o forse proprio la spada che dette vita al ciclo arturiano nella fervida immaginazione di Chrétien de Troyes. La cappella, costruita intorno alla spada a ricordo della morte di San Galgano nel 1181, sorge sul luogo dove, secondo la leggenda, il santo si ritirò come eremita rinunciando al secolo e infiggendo simbolicamente la sua spada nella roccia. Spada che, secondo uno studio fatto nel 2001, risalirebbe proprio al tempo di San Galgano.

Per approfondire: La Toscana dei misteri: suggestioni che non finiscono mai di stupirci

Dormire e mangiare nell’area di San Galgano

Senz’altro consigliamo Borgo Santo Pietro, resort di superlusso con 2 ristoranti, di cui uno stellato, e centro benessere olistico;  o in alternativa, di livello meno elevato, Agriturismo & Casale San Galgano, con appartamenti e camere in casale, e ristorante.

Quanto ai ristoranti, se escludiamo quelli di Borgo Santo Pietro, consigliamo La grotta di Tiburzi, osteria rustica scavata nella roccia che offre cucina locale; e Trattoria Bistrò dai Galli che propone la vera cucina toscana di una volta.

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Redazione TuscanyPeople

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