Voi siete a Torano Nuovo. Il vostro terroir è eccezionale

“Consideri che siamo a 10 km dal mare e a 20 km dalla montagna, e che beneficiamo dell’influenza di entrambi. Il Gran Sasso, la punta più alta di tutto l’Appennino – quasi 3000 mt -, ce l’abbiamo di fronte, e per noi è prezioso perché la notte fa abbassare molto la temperatura, mentre di giorno fa caldo. Una bella escursione termica che per i vigneti è l’ideale. Siamo d’altronde nella zona delle Colline Teramane, l’unica DOCG dell’Abruzzo.”

Emidio Pepe - premiato dalla Guida “Vini di Vignaioli Artigiani” 2024 - e la sua famiglia

Perfetto per la maturazione delle uve e per la prevenzione di funghi e malattie

“Sì, infatti qui è molto ventilato e asciutto: col rame, lo zolfo e i sovesci riusciamo a gestire le vigne senza prodotti chimici. Noi siamo certificati come azienda biologica da sempre, e come biodinamica dal 2005. E pensi che quando facevo i corsi di agricoltura biodinamica dicevo tra me e me: ma papà questo lo fa già da 40 anni. Lo faceva per istinto e buon senso nei confronti delle piante.”

Molto bello. Il vostro sistema di allevamento è a pergola, anche questo eccezionale, e poi cosa accade una volta che l’uva è matura e viene vendemmiata?

“Facciamo tutto a mano. Durante la vendemmia l’uva bianca viene pigiata coi piedi, e l’uva rossa diraspata a mano. Una lavorazione lunga e molto attenta che però alla fine ci offre un vino unico che riesce a raccontare la sua storia proprio perché noi lo accompagniamo durante la sua evoluzione senza interferire, valorizzando la caratteristiche di ogni annata che racconta la sua propria storia.

Cantina di invecchiamento di Emidio Pepe, premiato dalla Guida “Vini di Vignaioli Artigiani” 2024

E poi in cantina?

“Il vino fa la fermentazione naturale in vasche di cemento senza lieviti selezionati. Solo fermentazioni spontanee. Quindi il vino viene travasato in un’altra vasca di cemento dove rimane per 2 anni a decantare, sempre naturalmente. Infine, dopo 2 anni viene imbottigliato: una parte viene messa in commercio, mentre un’altra va in riserva nella cantina d’invecchiamento dove stazionano più di 350.000 bottiglie, dal ’64 a oggi.”

Ma non è finita qui, c’è ancora un lavoro certosino da fare: scoprilo a pagina 4

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
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