L’affresco celebra la presa di Montemassi da parte di Guidoriccio da Fogliano

Come accennato, Montemassi è rappresentato in una delle opere più importanti del Trecento, il celeberrimo affresco del 1330 attribuito a Simone Martini, che si trova nel Palazzo Pubblico di Siena, nella Sala del Mappamondo.

L’affresco celebra la conquista da parte dei senesi del castello di Montemassi avvenuta nel 1328. Il capitano di ventura Guidoriccio da Fogliano, al comando delle truppe senesi, è rappresentato di profilo, a cavallo, al centro dell’affresco. Sulla sinistra è riconoscibilissimo il castello di Montemassi, mentre sulla destra il Battifolle – specie di bastione, o torre fortificata, che s’innalzava occasionalmente a scopo offensivo o difensivo – con sei torri e catapulta, è dipinto davanti agli accampamenti senesi.

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Affresco di Simone Martini a Montemassi, Guidoriccio da Fogliano

L’affresco è sempre stato attribuito a Simone Martini

L’affresco è stato da sempre attribuito a Simone Martini, dal momento che su due documenti di pagamento, del 1330 e del 1331, gli viene dato mandato di riprodurre, nel 1330, dietro compenso di 16 fiorini, la conquista senese dei castelli di Montemassi e Sassoforte. Nel 1331, invece, dietro compenso di 8 fiorini, la presa dei castelli di Arcidosso e Castel del Piano. Inoltre, se è vero che la parte in alto a sinistra riporta evidenti segni d’un restauro quattrocentesco, per il resto l’affresco evidenzia stile e tecniche tipiche del Martini.

Vista dul borgo toscano di Castel del Piano vicino al Monte Amiata, Grosseto

Ma nel 1980 arriva il colpo di scena!

Tuttavia, mentre in precedenza si era provato in modo abbastanza velato ad aprire una controversia sulla paternità dell’opera, nel 1980 una scoperta clamorosa apre un dibattito molto più acceso. Durante i lavori di restauro dell’affresco, un altro magnifico affresco è apparso sulla stessa parete, al di sotto di antichi intonaci. Vi si vedono rappresentati due condottieri e, sullo sfondo, un borgo con una chiesa e un’alta torre, circondati da palizzate difensive.

La qualità del dipinto è altissima, tanto da poter sostenere un’attribuzione a Simone Martini. La datazione può benissimo collocarsi intorno al 1314, e quanto alla descrizione che appare nelle fonti antiche, si adatta bene al soggetto. A questo punto sorge spontanea la domanda: quale dei due è il Guidoriccio autentico, quello dipinto da Simone Martini?

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