4 / 5 – Le 5 nuove stelle Michelin toscane, esplosione di gusto e creatività

Terramira dei fratelli Filippo e Lorenzo Scapecchi

A Capolona – Arezzo -, tradizione e innovazione trovano una perfetta fusione nella cucina di Terramira dove i fratelli Filippo e Lorenzo, chef e sommelier, hanno unito la loro passione, maturata attraverso qualificate esperienze in locali di eccellenza, per dare vita al loro sogno. Una cucina che valorizza i prodotti del territorio nel rispetto della tradizione, proponendo una armoniosa reinterpretazione che esalta aromi e sapori in un’atmosfera accogliente dove anche i minimi dettagli fanno la differenza.

La carta del Terramira, oltre a piatti di terra e di mare, annovera due interessanti menu: ‘Degustazione a mano libera’ (4 portate a scelta dalla carta) e il ‘Degustazione Terramira’ (6 Portate): Uovo poched, ricotta, asparagi e palamita affumicata; Baccala, ceci, sesamo, fagioli verdi e aglio nero; Gnocchi di patate, pomodori datterini, guanciale di grigio e origano; Risotto allo zafferano, pecorino di fossa, lime e cipolla rossa; Piccione, pralina del suo paté, mandorle, porcini essiccati e visciole; Patata dolce, yogurt di pecora e pepe di Timut.

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Un secondo piatto del nuovo ristorante stellato toscano Terramira

Paca, di Niccolò Palumbo e Lorenzo Catucci

Niccolò Palumbo (chef formatosi da Bracali e Barasategui) e Lorenzo Cotucci (maitre) sono due giovani che dopo alcune esperienze di livello hanno deciso di aprire, con le proprie forze, il Paca, raffinato ristorante dagli interni minimal, a pochi passi dal centro di Prato.

Ricerca, materie prime ottime, curiosità nello sperimentare, sono spesso parole modaiole che qui hanno vita breve, perché Palumbo sviluppa, sì, la sua visione della cucina italiana contemporanea aggiungendo elementi fusion nipponici e non, ma con un senso logico, un obiettivo: mixare la tradizione col presunto nuovo. Per cui i rimandi nel menu sono spesso vere e proprie provocazioni. Lo si vede, ad esempio, nella Ricciola (sashimi), polvere di erbe e maionese, piatto con tre ingredienti semplicemente esaltante.

Nonostante il livello, sono accessibili con prezzi non folli e menu degustazione ampliabili in verticale, da 6-8-12 portate.

All’ultima pagina le stelle verdi Michelin in Toscana

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Tommaso Baldassini Editore
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