Supertuscan: la moda dilaga attirando super-investitori

I Supertuscan, con la loro ricetta semplice ma costosa, attrassero in Toscana sempre più facoltosi investitori dai settori più disparati. Zar della moda come Cavalli o Ferragamo investirono in nuove tenute: rispettivamente, Tenuta degli Dei, a Panzano in Chianti, e Castiglion del Bosco, a Montalcino; così come Sting ne Il Palagio, per non parlare di tanti altri personaggi famosi. Vittorio Moretti, costruttore e proprietario della cantina Bellavista in Franciacorta, non si lasciò sfuggire l’opportunità con la meravigliosa azienda vinicola Petra, costruita a Suvereto con una struttura architettonica che lascia a bocca aperta.

I Supertuscan evolvevano continuamente, e ben presto arrivarono sul mercato vini con il 15% o più di gradazione alcolica, che nelle degustazioni impressionavano per pienezza e densità.

Per approfondire: È Antinori la più apprezzata cantina al mondo, e poi altre 4 toscane nelle prime 35

Bottiglia di Masseto 2015, 100/100 punti per Robert Parker nel 2018

Masseto: archetipo di Supertuscan

L’archetipo di questo stile di Supertuscan era il Masseto, creato a metà degli anni ottanta da Lodovico Antinori (vedi anche Tenuta Biserno), in Bolgheri: consistente, maestoso ed elegante, anche se oggetto di opinioni contrastanti. Masseto non era un vino assemblato in cantina, ma il risultato di una singola vigna.

Per molto tempo il Masseto è stato il Supertuscan per eccellenza, ancor più di Sassicaia, Tignanello o Solaia. E fu proprio il suo successo che provocò le innumerevoli emulazioni sul mercato, non di rado caricaturali, soprattutto sulla costa toscana.

Poi, come sempre accade, la moda si esaurì, e negli anni 2000 tutto cambiò. Quasi una seconda primavera enologica italiana in cui molte delle botti piccole furono sostituite dalle grandi. Le varietà di uve internazionali cominciarono a cedere il passo a quelle autoctone, il mercato non apprezzava più le vette alcoliche raggiunte in precedenza, ma chiedeva finezza ed eleganza. L’Italia, sempre così attenta alla moda, virò da un estremo all’altro in men che non si dica, per seguire la nuova tendenza.

Ma questa è un’altra storia che racconteremo poi.

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