Perché i vitigni internazionali in quegli anni stracciavano gli autoctoni?

Agli occhi, al naso e al palato dei consumatori, i vini toscani tipici avevano un colore tenue con un’acidità fruttata, e non avevano chance contro le bombe di frutta matura e scura, dal corpo pieno e con sentori di vaniglia dei Supertuscan. Il mercato, in particolare quello americano, esigeva quei colori e quei gusti e, come in Piemonte, dove il Barolo affinato in botte piccola stava facendo discutere molti produttori (Barolo Boys), anche in Toscana le aziende vinicole decisero di dirigersi per quella strada sacrificando una parte di storia in favore di una tendenza dettata dalla moda del momento.

Per approfondire: Sangiovese, il Re dei vitigni autoctoni toscani

Stappare una bottiglia di vino con tappo di sughero

Negli anni Duemila tuttavia le cose cambiarono

Ma siccome le tendenze e le mode cambiano per definizione, anche la Toscana non fece eccezione, e il mercato via via ritracciò verso una genuinità che in parte era stata persa. Si tornò a parlare di territorio, di tipicità, di autenticità. Gli anni Duemila hanno visto meno eccessi negli assemblaggi e nei passaggi in legno, meno esaltazione della parte “super” di questi vini in favore di freschezza, finezza ed eleganza. Ma questo non significava che il fenomeno dei Supertuscan fosse terminato. Axel Heinz, enologo di Tenuta d’Ornellaia, dichiarò che, nonostante tutto, il termine “Supertuscan” era ancora molto importante per i mercati internazionali. Pertanto non se ne poteva fare a meno e, in un modo o nell’altro, era necessario trovare un equilibrio col territorio.

Bottiglie di Sassicaia, uno dei vini toscani più famosi e più pregiati

I primi Supertuscan della storia

Il primo Supertuscan della storia è stato il Vigorello. I Supertuscans nacquero con Sassicaia, della Tenuta San Guido, in Maremma, e con Vigorello, dell’Az. Agr. San Felice, a Siena: esperimenti fatti da uomini visionari che utilizzavano uve di qualità ma senza una vera e propria identità, tanto che passarono alcuni anni prima che potessero affermarsi sul mercato.

Nel 1988 Sassicaia trionfava sui mercati per critica e vendite, e dopo 10 anni era già nella leggenda. Con Sassicaia salirono sul carro dei vincitori molte altre etichette ancora oggi in vetta alle classifiche.

Scopri come i Supertuscan conquistarono i mercati internazionali

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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