Virtual tasting tour tra i vini della Val d’Orcia, una full immersion nelle 5 denominazioni vitivinicole che caratterizzano questo bellissimo territorio della Toscana

1 / 4 – Vini della Val d’Orcia: 4 denominazioni per un territorio unico

Le denominazioni vitivinicole sono l’anello mancante tra vino e territorio. Sono il sigillo che ne sancisce il legame. Sono millenni di tradizioni resi unici e irreplicabili. Oggi scopriamo le Doc e le Docg di una delle zone vitivinicole più note al mondo, la Val d’Orcia in provincia di Siena, dove vino fa rima con Sangiovese.

Il nostro viaggio non può che iniziare da Montalcino, epicentro dell’enologia toscana nota in tutto il mondo grazie ai suoi Brunello, Rosso e Moscadello. Ma andremo oltre i blasoni per scoprire le pieghe enoiche più intime di un fazzoletto di terra letteralmente baciata da Bacco. Come di consueto, non mancheranno i consigli per visite in cantina e assaggi. Lustrate i calici, si parte!

Verticale di Brunello di Montalcino Biondi Santi a Torino

I vini di Montalcino: 1 Docg e 2 Doc per un borgo millenario

Brunello di Montalcino Docg

L’origine del Brunello di Montalcino risale alla seconda metà dell’800, quando Ferruccio Santi selezionò e iniziò a vinificare uve di una varietà di Sangiovese dagli acini particolarmente scuri e conosciuta quindi localmente come Brunello. Nel 1960 arriva la Doc Brunello di Montalcino e nel 1980 la Docg. Icona mondiale dell’enologia Italiana e fiore all’occhiello della tradizione enoica Toscana, sono almeno due gli aspetti che lo rendono così ricercato. Il primo è il suo lungo invecchiamento, così come deciso dal disciplinare, di minimo 5 anni dalla vendemmia – 6 per la Riserva – dei quali almeno due in botti di rovere con 4 mesi minimo di affinamento in bottiglia. Nasce così un Sangiovese in purezza molto complesso ed estremamente longevo, capace di sfidare elegantemente il tempo e di competere con piatti altrettanto strutturati. L’altro segreto del suo successo è la ristretta zona di produzione che comprende solo il comune di Montalcino e la sua quindi ‘tiratura’ limitata.

E Rosso e Moscadello? Scoprili a pagina 2 insieme alla aziende dove fare una degustazione

Informazioni sull'autore

Martina Tanganelli
Wine blogger and Ambassador of Tuscany
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