Cosa vedere a Gropina, piccolo borgo nel Valdarno Superiore nel comune di Loro Ciufenna, dove sorge una delle più antiche chiese di Toscana

Visitare il piccolo borgo di Gropina e la sua antica Pieve

Ci sono minuscoli borghi che rivestono una grande importanza. È il caso di Gropina situato a 2 chilometri circa da Loro Ciuffenna, sulla via dei Sette Ponti verso San Giustino. Nel borgo si trova uno degli esempi più alti di cultura religiosa romanica in Toscana, la più antica del Valdarno.

Giunti di fronte al cartello della località è necessario parcheggiare la macchina e proseguire a piedi. Una piccola strada porta all’ingresso del paese dove l’asfalto lascia il posto al caratteristico lastricato in pietra sul quale i segnali del CAI ricordano la presenza di vari sentieri. E poi, ecco davanti a noi, la bellissima pieve.

San Pietro a Gropina, antica pieve del Valdarno

Storia della Pieve di Gropina

Il nome Gropina

Il nome Gropina, deriva probabilmente dall’etrusco “krupina”, ossia villaggio, centro abitato, inteso anche come insieme di persone. È quindi un nome comune che per traslazione va a indicare un luogo preciso, e la sua permanenza nei secoli mostra quanto la presenza etrusca sia stata influente.

La prima chiesa paleocristiana

Prima della caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) il cristianesimo attecchì poco nelle campagne, e così fu anche a Gropina. Eppure già intorno a quest’epoca, o al massimo nel secolo successivo, venne costruita una piccola chiesetta absidata a navata unica. Le dimensioni erano alquanto esigue, circa 13 metri per 7, ciononostante rappresentava il primo segno della volontà dei cristiani di riunirsi a pregare insieme in un luogo definito, sentendosi ecclesia.

La chiesetta battesimale di Gropina venne eretta nel sito di una precedente domus romana, dedicata presumibilmente San Pietro. La chiesetta non è documentata, almeno allo stato attuale delle ricerche, ma alcune evidenze murarie sono conservate e visibili sotto il pavimento dell’attuale pieve.

San Pietro a Gropina, antica pieve del Valdarno

La seconda chiesa longobarda

Dopo l’avvento dei Longobardi, che a loro volta si convertirono al cristianesimo, a Gropina fervettero nuovi lavori. I fedeli erano aumentati e c’era bisogno di una pieve più grande, che venne costruita inglobando quasi completamente quella paleocristiana. La datazione della nuova pieve è incerta: potrebbe risalire sia al regno di Liutprando (712- 744 d.C) che a un periodo successivo.

Alcuni ritrovamenti hanno permesso di scoprire che si trattava di una chiesa a due navate absidate, quella di destra più corta e più stretta, collegate da almeno due grosse colonne. La zona presbiteriale era sopraelevata e un piccolo sepolcreto si trovava al livello inferiore. Oggi si possono vedere nel sottosuolo dell’attuale pieve romanica, sia parte delle scale della navatella che l’abside intorno ai resti della prima chiesetta paleocristiana, oltre alle colonne frammentarie longobarde e al sepolcreto con diverse tombe in pietra, tra cui spicca una lastra in arenaria scolpita con una croce.

Dettaglio dell'interno di San Pietro a Gropina, antica pieve del Valdarno

La terza chiesa romanica

Anche Gropina partecipò al grande processo di ricostruzione dell’edilizia religiosa sbocciato dopo l’anno Mille. Superato infatti il terrore dell’Apocalisse, in tutta Europa si assisté a un vero e proprio climax costruttivo dovuto anche al notevole incremento della produzione agricola e al conseguente aumento della popolazione. Per Gropina il tempo di cambiare il suo volto alto medioevale venne tra il XII e il XIII secolo. Non è escluso, anzi è molto probabile, che a questi grandi lavori partecipassero i potenti feudatari del territorio tra l’Arno e il Pratomagno: i conti Guidi di Romena e di Battifolle, nelle cui mani si trovavano, nel XIII secolo, anche Gropina e il Castello di Loro.

Così la pieve di Gropina vide aumentare la sua influenza sull’intera diocesi aretina con l’aggiunta di sempre nuove chiese suffraganee, come dimostrano sia il celebre Libro di Montaperti che le Rationes Decimarum, dove sono elencate le parrocchie facenti capo al suo piviere.

All’inizio del XIV secolo il Castello di Loro passò sotto la giurisdizione della Repubblica Fiorentina. Per Gropina, che forse ne faceva parte già dalla seconda metà del Duecento, proseguì il periodo aureo, che con l’avvento dei Medici raggiungerà il suo picco massimo anche in campo economico.

Non si conoscono finora fonti documentarie sulla ricostruzione della pieve romanica, ma proprio le pietre stesse della chiesa gettano qualche lampo di luce. Sul campanile l’anno 1233 in numeri romani indica la data della sua costruzione, o almeno della sua fondazione, mentre sull’architrave del portale d’ingresso un 1422 molto consunto testimonia forse interventi di restauro.

Interno di San Pietro a Gropina, antica pieve del Valdarno

Visitare Pieve di Gropina oggi

La pieve si presenta con una facciata in grandi bozze di pietra, con due monofore che corrispondono alle navate laterali e una bifora che sovrasta la porta d’ingresso. Sull’architrave del portale d’ingresso, come accennato, spicca la data 1422, oltre allo stemma di Leone X che riporta l’anno 1522.

Appena entrati si viene accolti da due file di colonne che dividono le navate e che sorreggono le classiche 7 volte, numero biblico comune a quasi tutte le pievi di questo periodo. Il 7 è considerato sacro in quanto simbolo di Dio, della sua perfezione e completezza: il settimo giorno il Signore si riposò dopo i sei giorni della creazione. Le 3 navate interne sono divise da capitelli particolari: nelle colonne di sinistra si raccontano episodi tratti dal Vecchio e dal Nuovo Testamento; nelle colonne di destra le figure richiamano l’arte precristiana, etrusca e orientale; la navata centrale infine è coperta da un tetto a capanna sorretto da capriate di legno. L’abside della chiesa è semicircolare, con doppio ordine di colonnine.

Appoggiato a una colonna della navata destra si trova il Pergamo circolare, un pulpito del VIII secolo risalente alla seconda chiesa longobarda, riccamente decorato con simbologie, sorretto da 2 colonne annodate, un motivo che si presenta anche nella colonna centrale del decoro esterno dell’abside.

Si accede alla cropta tramite una scala che si trova nella navata destra. Per visitare questa parte della chiesaè necessario essere accompagnati da una guida.

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Abside e campanile di San Pietro a Gropina, antica pieve del Valdarno

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