4 / 4 – Benvenuto Cellini si scopre grande anche in una nuova arte

Cellini brillante letterato

Nel frattempo scriveva la sua autobiografia, intitolata “Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze“, che completò nel 1566: un capolavoro di narrativa, sia per la varietà degli episodi raccontati, sia per le numerose invenzioni sotto l’aspetto linguistico.

Negli stessi anni portò a compimento altre due opere letterarie: un “Trattato dell’Oreficeria” e un “Trattato della Scultura“.

Benvenuto Cellini morì il 13 febbraio del 1571, a Firenze, e verrà sempre ricordato, oltre che per le sue turbolenze, anche come uno dei più importanti esponenti del Manierismo. Tre secoli più tardi (1838) Berlioz gli dedicherà un’opera semiseria intitolata “Benvenuto Cellini”.

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Dettaglio del Perseo fi Benvenuto Cellini sotto la Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria a Firenze

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