Se c’è una tradizione che caratterizza Firenze più di ogni altra è il calcio storico o, come più comunemente si dice, il calcio in costume. Ognuno di noi, che abiti in centro o meno, parteggia col cuore per una delle quattro squadre appartenenti agli altrettanti quartieri storici della città: i Bianchi di Santo Spirito, gli Azzurri di Santa Croce, i Rossi di Santa Maria Novella, i Verdi di San Giovanni.

Calcio storico fiorentino: passione intramontabile da più di 500 anni

Ma di cosa si tratta il calcio storico fiorentino (o calcio in costume che dir si voglia)? È un gioco a squadre, che si effettua con un pallone gonfio d’aria, e che si gioca con le mani e coi piedi: da molti è considerato il padre del calcio moderno, anche se nei fondamentali ricorda molto più il rugby.

Il calcio storico fiorentino o calcio in costume, è un'antica tradizione toscana che si gioca a Firenze in Piazza Santa Croce da 500 anni

Parma VS Treviso – 12 ottobre 2005

E perché si chiama “calcio storico” o “calcio in costume”? Be’, perché è una disciplina sportiva che ha più di 500 anni e che viene giocata con le stesse regole che erano in vigore nel XVI secolo, con gli stessi abiti, la stessa sfilata, la stessa procedura. In altre parole una rievocazione storica in piena regola con la differenza, però, che non si tratta soltanto di una rappresentazione ma di un torneo vero, fatto di partite vere, giocate da atleti veri che se le danno di santa ragione senza esclusione di colpi. O di pochissimi colpi.

Ma andiamo per gradi.

Quando nasce il calcio in costume?

Non si ha la certezza di quando sia nato il calcio storico fiorentino. Le prime fonti sono tardo-medioevali, sul finire del Quattrocento. L’opera omnia di Dante, che per l’enorme varietà di soggetti trattati rappresenta una vera e propria enciclopedia degli usi e costumi del suo tempo, non ne fa cenno. Si sa però che nella seconda metà del Quattrocento il calcio in costume veniva praticato dappertutto in città, specialmente, in modo organizzato, nelle piazze principali. I giocatori – definiti “calcianti” – erano più che altro nobili (alcuni anche futuri papi) dai 18 a i 45 anni.

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Pare che il calcio in costume riecheggi un gioco che in latino era chiamato harpastum. I greci lo chiamavano sferomachia, poi quando fu adottato dai romani assunse questo nome dal verbo greco άρπάζω (harpázō) «strappare, acchiappare, portar via con la forza». L’harpastum veniva giocato molto probabilmente con un pallone ripieno di stracci o di pelle su terreni sabbiosi da due squadre con lo stesso numero di giocatori che rispondevano a regole ferree. La competizione era fatta di continui corpo a corpo per il possesso della palla ed ebbe grande successo soprattutto tra i legionari.

Le partite memorabili

Tornando all’inizio del calcio storico moderno, numerose sono le competizioni passate alla storia, come quella del 1490 giocata sull’Arno ghiacciato o la celebre partita del 17 febbraio 1530, che avvenne durante l’assedio della città da parte delle truppe di Carlo V. Sebbene stremati dalla guerra, i fiorentini vollero festeggiare il Carnevale e, per sfidare orgogliosamente gli assedianti, organizzarono una partita in piazza Santa Croce che risultava ben visibile dalle truppe nemiche accampate sulle colline circostanti. Inoltre, per prendere ancora più in giro il nemico, dei musici presero a suonare sul tetto della chiesa.

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A un tratto una palla di cannone fischiò sopra le teste e terminò oltre la chiesa senza danno, mentre la folla applaudiva con scherno al suono degli squilli di tromba.

La scomparsa nel Settecento e la ripresa nel 1930

Il gioco rimase popolare lungo tutto l’arco del Seicento, mentre nel Settecento il suo appeal declinò fino a scomparire, se non altro come evento organizzato. L’ultima partita ufficiale di cui si ha notizia fu disputata nel gennaio del 1739, sempre in piazza Santa Croce, alla presenza di Maria Teresa, futura imperatrice d’Austria.

A parte due partite rievocative giocate nel 1898 e nel 1902, per due secoli non furono più organizzati eventi fino al maggio del 1930 quando, per la ricorrenza del quattrocentenario dall’Assedio di Firenze, il gerarca fascista Alessandro Pavolini decise di organizzare il primo torneo tra i quartieri della città: da allora il calcio in costume vive una nuova vita ed è divenuto la manifestazione tradizionale più importante di Firenze.

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Il calcio storico oggi

Al giorno d’oggi le partite di calcio in costume si svolgono sempre in Piazza Santa Croce tra i quattro quartieri storici di Firenze, ognuno rappresentato dai colori caratteristici che si distinguono sulle livree dei giocatori: bianco per Santo Spirito, rosso per Santa Maria Novella, azzurro per Santa Croce, verde per San Giovanni.

Le semifinali del calcio storico, decise per estrazione il giorno di Pasqua, al termine della manifestazione dello “Scoppio del carro”, hanno luogo durante le prime due settimane di giugno, mentre la finale si gioca obbligatoriamente il 24 giugno in occasione dei festeggiamenti per San Giovanni, patrono della città, in cui, la sera vengono scoppiati numerosi fuochi d’artificio, o come dicono i fiorentini: i fohi.

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La finale viene introdotta da una maestosa a sfarzosissima sfilata che parte da Piazza Santa Maria Novella e arriva fino a Santa Croce. La sfilata è composta da ben 530 figuranti agghindati in costumi rinascimentali, accompagnata da sbandieratori e dalla banda musicale cittadina.

Piazza Santa Croce per l’evento si trasforma completamente. Vengono appositamente montate le tribune, il rettangolo di gioco viene riempito con la sabbia, così da simulare le partite di secoli fa, e diviso da una linea bianca in 2 quadrati identici. Sui due lati del fondo viene montata una rete sovrastante la palizzata che circonda l’intero perimetro di gioco.

Quali sono le regole del calcio storico fiorentino

27 calcianti da un parte, 27 dall’altra – 4 Datori Indietro (portieri), 3 Datori Innanzi (terzini), 5 Sconciatori (mediani), 15 Innanzi o Corridori (attaccanti) – si affrontano duramente con l’intento di segnare una caccia, ossia riuscire a depositare la palla nella lunga e stretta rete avversaria.

Al centro della rete di fondo viene montata la tenda del Capitano e dell’Alfiere che hanno il compito di intervenire nelle risse per pacificare gli animi. L’incontro viene diretto dal Giudice Arbitro, coadiuvato da 6 Segnalinee e dal Giudice Commissario che sta però fuori dal campo. Al di sopra di tutti c’è il Maestro di Campo che sorveglia lo svolgersi regolare della partita e, in caso di zuffe sul terreno di gioco, interviene per ristabilire l’ordine.

La partita

La partita inizia col lancio del pallone da parte del Pallaio sulla linea centrale e la seguente “sparata” delle colubrine. Da lì in avanti le due squadre cercheranno con qualunque mezzo di portare il pallone fino in fondo al campo avversario e depositarlo nella rete segnando così la “caccia”, ossia l’equivalente di un goal.

Il calcio storico fiorentino o calcio in costume, è un'antica tradizine toscana che si gioca a Firenze in Piazza Santa Croce da 500 anni

Se la palla finisce al di sopra della rete, viene assegnata la segnatura di mezza caccia in favore dell’avversario. Ad ogni segnatura di caccia le squadre cambiano campo. Il maggior numero di cacce segnate nei 50 minuti che dura la partita assegna la vittoria a una delle due squadre.

Nelle partite di calcio storico sono ammessi scontri fisici uno contro uno solo se i giocatori accettano lo scontro. Si può placcare l’avversario, ma sono vietati scontri tra un numero maggiore di calcianti e non si può colpire un uomo a terra, ma si può immobilizzarlo.

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Il premio per la vittoria

Il Maestro di Campo aggiudica una vitella di razza chianina alla squadra vincitrice del torneo, mentre i musici intonano l’inno della vittoria.

Il calcio in costume è un gioco maschio in cui non di rado si assiste ad episodi di violenza che a volte sfociano in vere e proprie risse che giustificano la sospensione dell’incontro in corso o di quelli successivi, ma rimane pur sempre una delle rievocazioni storiche più interessanti della Toscana e maggiormente conosciute nel mondo.

 

📍PER APPROFONDIRE:

👉 Fochi di San Giovanni a Firenze: dove, quando e perché

👉 Il quartiere di Santa Croce a Firenze e i suoi Azzurri: il cuore della città

👉 Lo scoppio del carro: il brindellone pirotecnico della Pasqua fiorentina

 

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Foto 5 e 8 ©calciostoricofiorentino.it – Foto 7 ©calciostoricoverdi
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