Prosegue il nostro viaggio tra i quattro quartieri storici fiorentini. Oggi parliamo di quella parte del centro di Firenze che a giugno ospita direttamente le partite del calcio in costume: il quartiere di Santa Croce e i suoi calcianti azzurri.

Il quartiere di Santa Croce a Firenze e i suoi azzurri: il cuore della città

Posto nel quadrante sud-est della città, è l’unico quartiere che si estende su entrambe le sponde dell’Arno, da Porta a Pinti fino al fiume dalla parte della Zecca e, verso ovest, includendo le vie di Calimala e di Por Santa Maria fino al Ponte Vecchio.

Come tutti gli altri, anche il quartiere di Santa Croce prende il nome dall’omonima basilica che vi si trova, tanto che il suo gonfalone è una croce d’oro in campo azzurro.

Il quartiere storico di Santa Croce a Firenze: Basilica, Badia fiorentina e Palazzo del Bargello.

La Basilica di Santa Croce

La storia della Basilica di Santa Croce si origina dalla visita a Firenze di San Francesco, nel 1211. Tra il 1226 e il 1228 un gruppo di suoi seguaci si stabilì in città in una zona inospitale subito fuori le mura, al centro di un’isoletta formata da due bracci dell’Arno, e qui fondò un oratorio che nel 1294 si decise di ricostruire ex-novo tramite un grandioso progetto elaborato probabilmente da Arnolfo di Cambio. Oggi è una delle più grandi chiese francescane e una dei massimi esempi di gotico in Italia.

La Basilica del quartiere di Santa Croce è sempre stata un simbolo prestigioso di Firenze, luogo di incontro dei più grandi teologi, artisti, letterati, umanisti e politici dell’età tardo-medievale e rinascimentale. Al suo interno trovarono ospitalità celebri personaggi della storia della Chiesa, tra cui vari pontefici, ma soprattutto rappresenta il famoso “tempio delle itale glorie” foscoliane per via dei grandi nomi che vi sono sepolti, tra cui Michelangelo, Machiavelli e Galileo, mentre di Dante, come tutti sanno, c’è solo il cenotafio, essendo il sommo poeta, esiliato dalla città, sepolto a Ravenna.

Nella Basilica di Santa Croce si trovano i sepolcri di illustri personaggi della storia di Italia

Il Museo dell’Opera di Santa Croce

La Basilica, compresa nel complesso museale denominato “Museo dell’Opera di Santa Croce”, raccoglie un’incredibile quantità d’opere d’arte, tra cui i famosi affreschi di Giotto nelle cappelle Peruzzi e Bardi e, nel cenacolo, gli affreschi di Taddeo Gaddi e di Andrea Orcagna. Nella sagrestia è stato di recente collocato un Crocifisso di Cimabue.

Di grande interesse, per la meravigliosa architettura, è l’armoniosa Cappella dei Pazzi progettata da Filippo Brunelleschi, così come da non perdersi sono la tomba di Alfieri, a opera di Canova, quella di Leonardo Bruni, a opera di Rossellino, e quella di Carlotta Bonaparte, a opera di Bartolini.
Con un biglietto abbinato si può anche visitare la vicina Casa Buonarroti – di cui era proprietaria la famiglia dell’artista – contenente opere d’arte di valore.

La Cappella dei Pazzi e il Chiostro di Santa Croce sono due esempi del Rinascimento fiorentino

Camminando da Piazza Santa Croce a Piazza della Signoria

Non lontano, il Museo della Fondazione Horne raccoglie preziose collezioni d’arte e artigianato, medioevali e rinascimentali, donate a Firenze dall’antiquario inglese Herbert Percy Horne.

Dirigendosi verso Piazza della Signoria, ecco il potente Palazzo del Bargello che ospita il Museo Nazionale. L’edificio, del 1255, era l’antica sede del Capitano del Popolo, quindi del Podestà, infine del Capitano di Giustizia, o Bargello, da cui prende il nome. Vi sono oggi conservati capolavori di Brunelleschi, Michelangelo, Cellini, Giambologna, Donatello, Verrocchio, nonché preziosi avori, smalti, gioielli, arazzi e armi.

Di fronte si erge la Badia Fiorentina (978), il più antico monastero della città. Poco distante, nel Palazzo Nonfinito, ha sede il Museo di Antropologia e Etnologia, mentre alle spalle della Badia si trova il Museo Casa di Dante.

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La Badia fiorentina e il Palazzo del Bargello si trovano nel centro storico di Firenze

Piazza della Signoria

Arrivati in Piazza della Signoria, sempre nel quartiere di Santa Croce, non si può non far visita al più importante edificio civile della città, Palazzo Vecchio, la cui costruzione iniziò nel 1299 su progetto di Arnolfo di Cambio.

Sede dei Priori delle Arti, della Signoria e residenza ducale (ospitò i Medici fino a che questi si spostarono a Pitti) ha subìto nei secoli numerosi rimaneggiamenti. Assolutamente da visitare il Salone dei Cinquecento, lo Studiolo di Francesco I, il Quartiere degli Elementi e la Sala dei Gigli. Sulla piazza si affaccia anche la Loggia dei Lanzi, che accoglie bellissime sculture tra cui il Perseo del Cellini e il Ratto delle Sabine del Giambologna.

La Loggia dei Lanzi in Piazza Signoria conserva molti capolavori dell'arte rinascimentale

Uffizi, Ponte Vecchio e Museo Galileo

Al lato di Palazzo Vecchio si estende la vasta Galleria degli Uffizi, fondata nel 1581 da Francesco I de’ Medici e realizzata dal Vasari, uno dei maggiori musei italiani e mondiali. La Galleria conserva capolavori di pittori italiani e stranieri dal XIII al XVIII secolo, tra i quali Cimabue, Giotto, Masaccio, Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Botticelli, Michelangelo, Piero della Francesca, Raffaello, Caravaggio, oltre a Rubens, Rembrandt, Dürer, Goya e molti altri.

Il Corridoio Vasariano, che dagli Uffizi arriva fino a Palazzo Pitti, ospita una ricca raccolta di autoritratti. Edificato anch’esso dal Vasari, nel 1565, passa sopra Ponte Vecchio, il più antico ponte della città, unico al mondo con le sue tipiche botteghe artigiane e laboratori orafi.

Sempre nel quartiere di Santa Croce, da non perdersi: il Museo Galileo, nel vicino Palazzo Castellani, che conserva gli strumenti originali di osservazione del grande scienziato pisano; il Tempio Israelitico, uno dei più prestigiosi d’Europa, in stile bizantino-moresco.

Il Museo Galileo e gli Uffizi si trovano nel quartiere storico di Santa Croce a Firenze

Il calcio in costume e gli Azzurri di Santa Croce

È nella Piazza Santa Croce, davanti alla Basilica, che il 17 febbraio 1530 – durante l’assedio dell’Imperatore Carlo V, il quale mirava a sottomettere la breve Repubblica Fiorentina al ritorno della famiglia dei Medici – si giocò la più importante partita di quello che adesso è noto come “calcio in costume”.

Ed è nella stessa piazza che ancora oggi si continuano a giocare le due semifinali e la finale del 24 giugno – festa di San Giovanni, patrono di Firenze – su un campo artificiale di rena, come accadeva all’epoca. 27 giocatori per parte si contendono in tre gare a eliminazione un singolare premio tangibile, una vitella di razza chianina, oltre al più significativo trono sportivo di Firenze. Gli Azzurri di Santa Croce sono da secoli i gloriosi difensori del loro quartiere.

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Il quartiere di Santa Croce a Firenze è sede della squadra di calcio in costume degli Azzurri

Last but not least, per “quelli della notte”, la vivace Via de’ Benci che si collega a Piazza Santa Croce, ospita locali come il Moyo, il Kikuya, il Red Garter e il Soul Kitchen, tanto per citarne alcuni.

Sei di Santa Croce? Raccontaci qualche aneddoto del tuo quartiere. Siamo tutt’orecchi.

 

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Foto Azzurri: ©Antonio Militano Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople

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