3 / 3 – Capolavori toscani per occhi acuti

La tomba dei demoni alati a Sovana

Nella magia di Sovana, nel Parco Archeologico “Città del Tufo”, nel 2004 è emerso un vero e proprio capolavoro. Parliamo della cosiddetta Tomba dei Demoni alati, portata alla luce da una campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

La spettacolare tomba si mostra come un blocco cubico scolpito nel tufo, sulla cui fronte è scavata la facciata di un edificio a edicola con un vano centrale. All’interno di questa nicchia è rappresentato il defunto sdraiato insieme alle libagioni. Ai lati del nicchione centrale, in origine s’innalzavano due statue quasi a tutto tondo, che rappresentavano demoni alati femminili, di cui è conservata solo quella di sinistra, con fiaccola, identificata in Vanth.

Sul frontone ad alto rilievo si staglia invece un impressionante demone marino alato, con code pisciformi. Davanti alla facciata, in posizione simmetrica, si presentano due sculture sistemate su degli alti podi, di cui si è conservata solo quella di sinistra, raffigurante un leone.

Per approfondire: Sorano, Sovana, Pitigliano, i 3 bellissimi borghi del tufo in Maremma

Bassorilievo etrusco rappresentante un demone, ritrovato a Sovana

Il David nascosto tra le Apuane, a Colonnata

Celato in una cava di prezioso marmo nel comune di Colonnata, troviamo un gigantesco omaggio al David di Michelangelo. L’autore del murale, alto dieci metri e lungo dodici, è lo street artist brasiliano di fama internazionale Eduardo Kobra, che da anni si sposta in tutto il mondo dipingendo le pareti delle città coi suoi coloratissimi personaggi che devono servire d’ispirazione a chi li guarda.

Nel giugno del 2017 Kobra è giunto in Italia e ha realizzato un’opera straordinaria dal profondo significato simbolico. Ha infatti dipinto il celebre David di Michelangelo, reinterprentandolo grazie ai suoi colori arlecchino su una delle pareti più alte della cava Gualtiero Corsi. Un lavoro d’estrema fatica, sotto il sole cocente, che l’artista ha portato avanti tutto da solo arrampicandosi ogni giorno sulla bianca parete. Il luogo dove si trova questa reinterpretazione del David è raggiungibile a piedi in circa cinquanta minuti percorrendo i sentieri che partono dai comuni di Bedizzano o di Colonnata.

Per approfondire: Il David di Michelangelo: eterna leggenda che si fa mito

Il David di Kobra sulle Alpi Apuane vicino a Colonnata

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Foto di copertina Matteo Kutufa su Unsplash

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