Un excursus tra i più grandi e distruttivi terremoti in Toscana della storia moderna: Garfagnana e Lunigiana, Mugello e Firenze

1 / 6 – I più grandi terremoti in Toscana della storia

Terremoto è una parola che evoca in tutti noi inquietudine, paura, se non addirittura terrore. Chi in vita sua non ha sperimentato almeno una volta una scossa sismica significativa? La sensazione della terra che trema è davvero brutta. La Grande Madre Terra che ci sostenta e ci dà la vita a un certo punto diventa inaffidabile, pericolosa, addirittura furiosa. Ed è allora che ci sentiamo spauriti, piccoli, indifesi, disorientati, smarriti. Fino a che l’energia distruttiva non si placa e tutto ritorna a un’apparente normalità.

I danni provocati da un terremoto alle Hawaii

Cos’è, in realtà, un terremoto?

Sì perché l’onda sismica è in realtà energia che si libera quando un volume di roccia all’interno della Terra è sottoposto a deformazione e si rompe improvvisamente causando, non appena giunge in superficie, la vibrazione del suolo in superficie. Con terremoto s’intende, pertanto, sia la causa (la rottura della roccia) sia l’effetto (lo scuotimento del suolo).

La maggior parte dei terremoti sul nostro pianeta è concentrata lungo i margini delle cosiddette placche litosferiche nelle quali è suddiviso il suo strato esterno. Il punto in cui ha inizio la rottura della roccia si chiama ipocentro, e nella maggior parte dei casi è situato entro i primi 30 km di profondità; mentre la proiezione verticale dell’ipocentro sulla superficie terrestre si chiama epicentro, e in genere corrisponde all’area di maggior danneggiamento.

Sussulti e ondulazioni: perché?

Nel corso di un terremoto, se si è vicini all’epicentro, si può distinguere l’arrivo di onde diverse secondo una successione di vibrazioni definite sussultorie e ondulatorie. Il movimento sussultorio del suolo corrisponde all’onda P, che arriva per prima e si propaga con un’alternanza di compressioni e dilatazioni del mezzo: da qui la sensazione di sussulto. Il movimento ondulatorio è invece percepito successivamente, ed è dovuto all’arrivo dell’onda S, meno veloce e trasversale alla direzione di propagazione.

Ma come si misura l’entità di un terremoto? Scoprilo a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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