Il Museo Casa di Dante

Da via del Corso prendiamo a destra per via Santa Margherita, dove, al numero 1, sorge il Museo Casa di Dante, nello stesso luogo in cui sorgeva la casa degli Alighieri, ricostruita agli inizi del secolo scorso. Alla fine dell’800, alcuni lavori di restauro portarono alla luce i resti di una torre chiamata degli Alighieri, ma che verosimilmente apparteneva alla famiglia Giuochi. Mantenne comunque il nome Alighieri quando fu annessa alla casa di Dante.

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Museo Casa di Dante a Firenze

La Torre della castagna e il ballottaggio

Dopo una visita al museo, proseguiamo per via Dante Alighieri. In Piazza San Martino sorge la Torre della Castagna, che pare esistesse già nel 1038, donata dall’Imperatore Corrado II ai monaci dell’attigua Badia Fiorentina, a difesa del monastero stesso. La torre divenne celebre nel 1282, quando i monaci la concessero ai Priori della Repubblica che vi si riunivano prima della costruzione del palazzo dei Signori (il Bargello). Il nome deriverebbe dalle castagne che usavano mettere in particolari sacchetti durante le votazioni. È una curiosa coincidenza il fatto che a Firenze si usassero castagne per le votazioni. Il termine ballottaggio (le castagne in Toscana sono anche chiamate ballotte) sembra abbia avuto origine proprio da qui. La torre, grazie alla sua natura “al di sopra delle parti” venne risparmiata dalla scapitozzatura nella seconda metà del XIII secolo. Di fronte alla torre, sopra al civico 2 di via Dante Alighieri, ecco la lapide dove la tradizione vuole che il poeta sia nato e vissuto.

Torre dantesca a Firenze

La chiesa di San Martino al Vescovo

Alla nostra sinistra, dove termina Via de’ Magazzini, notiamo la piccola chiesa di San Martino al Vescovo. Fondata probabilmente nel X secolo, patrocinata dalle importanti famiglie della zona, come i Donati e gli Alighieri, è tradizionalmente il luogo indicato per il matrimonio di Gemma Donati e Dante Alighieri. Nel XV° secolo ospitò la Compagnia dei Buonomini di San Martino che aveva lo scopo di soccorrere “i poveri verghognosi”, ovvero le famiglie benestanti cadute in disgrazia per via delle lotte e dei rovesciamenti politici, che per pudore non chiedevano elemosine pubblicamente.

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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