Dopo il Vino Nobile di Montepulciano, anche il Morellino di Scansano ottiene il permesso per aggiungere il marchio “Toscana” in etichetta, grazie alla scelta del presidente del Consorzio di partecipare all’iniziativa della Regione: “Toscana e Impresa Toscana”.

Il Morellino di Scansano ottiene il marchio Toscana

In principio erat Truscus, forma accorciata di Etruscus, al plurale Etrusci, ossia gli Etruschi, gli antichissimi abitanti della nostra regione in età preromana. Nel tardo latino fu Tuscia. Nel latino medievale, Tuscania. Infine Toscana. Ma è sempre lei, uno dei territori più belli del mondo, frutto prelibato dell’arte della natura e dell’uomo che qui si integrano alla perfezione.

Una regione di tale fascino, che ha raggiunto una tale eccellenza in plurimi campi – dall’arte, all’artigianato di qualità, al turismo, all’enogastronomia, alle tante e diverse attività produttive – da giustificare un marchio proprio, distinto dal più generico e qualunquistico Made in Italy, Made in Tuscany, appunto, in italiano: Toscana e Impresa Toscana. Scrivemmo già pochi mesi fa sul nuovo marchio ideato dalla Regione Toscana per le imprese del territorio, e adesso ci troviamo ad aggiungere nuovi capitoli alla storia che immaginiamo ancora molto lunga e articolata.

Mappa della Toscana: modi di dire comuni in dialetto toscano

Il marchio nel proprio nome

D’altronde – perdonate un pizzico di autoreferenzialità, ma crediamo di averne ben donde -, chi, come noi, riporta lo stesso marchio nel proprio nome, forse una qualche voce in capitolo potrebbe averla. Abbiamo creduto talmente tanto nelle potenzialità di questa parolina magica da farne ormai da anni il nostro stendardo, la nostra bandiera: Tuscany e People.

Perché non saremmo toscani senza la Toscana, ma neppure la Toscana sarebbe la stessa senza i toscani che l’hanno abitata e che la abitano: uomini e donne a volte talmente grandi da aver fatto non solo la storia d’Italia, ma dell’intera umanità, raggiungendo, in taluni casi, vertici ineguagliabili nelle più alte discipline umane.

Così, a maggior tutela e chiarezza per il mercato, a luglio dello scorso anno la Regione ha dato il via libera alla modifica del disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano, Rosso e Vinsanto, permettendo di utilizzare in etichetta il termine “Toscana” che viene aggiunto alla denominazione: “Vino Nobile di Montepulciano. Denominazione di origine controllata e garantita. Toscana”.

Il Sassicaia 2015 è stato eletto miglior vino del mondo dal Wine Spectator, confermando il primato toscano nella scena dell'enologia mondiale

Morellino di Scansano DOCG Toscana

Così “…dopo un intenso dialogo con la Regione Toscana, l’idea di poter aggiungere, facoltativamente, in etichetta la dicitura “Toscana” ai vini Morellino di Scansano DOCG è stata votata oggi in assemblea dalla maggioranza dei nostri soci. – spiega Alessio Durazzi, Direttore del Consorzio Morellino di Scansano – Si tratta di una novità molto importante, un primo passo per la modifica del disciplinare che darà a tutti i produttori della denominazione che lo desiderano la possibilità di utilizzare la grande forza che ha il nome Toscana, un vero e proprio brand, sia in Italia che soprattutto sui mercati internazionali”.

Se nel primo caso la scelta può anche essere in parte giustificata dalla sinonimia con vini di provenienza geografica diversa (Montepulciano d’Abruzzo), che purtroppo rappresenta per le denominazioni di Montepulciano un motivo di criticità e di possibile confusione sui mercati a danno dei produttori del territorio e dei consumatori, nel secondo caso l’opzione di aggiungere o meno in etichetta la dicitura “Toscana” ai vini Morellino di Scansano DOCG è concessa in modo da poter utilizzare – lo si dice apertis verbis – la grande forza che possiede il nome “Toscana” in Italia, ma soprattutto sui mercati internazionali.

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Chicco di uva per produrre il Morellino di Scansano

Toscana: uno strumento di forte riconoscibilità

Durazzi infatti dichiara anche che “[…] dopo un’attenta analisi condotta al suo interno dalla base produttiva della denominazione […] alla fine è emerso come l’integrazione del nostro marchio con quello di Toscana potesse essere uno strumento di forte riconoscibilità. Si tratta, infatti, di un ulteriore mezzo per raccontare e promuovere le eccellenze vinicole del nostro territorio sia nei Paesi dove abbiamo rapporti commerciali già consolidati, come gli Stati Uniti, sia in quei paesi dove la denominazione è ancora poco conosciuta.

E meno male che i soci del Consorzio del Morellino di Scansano – riconosciuto Denominazione di Origine Controllata nel 1978 (ha da poco festeggiato i suoi primi 40 anni), e Denominazione di Origine Controllata e Garantita, a partire dalla vendemmia 2007 – se ne sono resi conto, verrebbe da dire. Ci vuole così tanto a capire che il marchio Toscana è un fiore all’occhiello nei confronti del mondo?

Bottiglie di Morellino di Scansano DOCG

I nostri cugini d’Oltralpe lo hanno capito da tempo

I nostri cari cugini d’Oltralpe non perdono occasione per vendersi al meglio. Infiorettano, impacchettano, presentano tutto col loro innegabile charme e savoir-faire, ma spesso la vera differenza coi nostri prodotti, e adesso anche con molti vini italiani – soprattutto quelli di medio-alto livello – sta solo nella confezione, in come il prodotto appare, non in come realmente è.

Viene da domandarsi: ci fa forse fatica aggiungere una piccola dicitura in etichetta che però agli occhi del mondo potrebbe fare una grande differenza? O pensiamo di essere talmente famosi dappertutto che basta la parola “Chianti” o “Brunello” per far spalancare le bocche di meraviglia? Non considerate gli addetti ai lavori, immaginate un bravo consumatore del Texas, ad esempio. Si trova sugli scaffali decine di etichette provenienti da tutto il pianeta. Non sa cosa scegliere. Credete che individuerà più facilmente la parola “Tuscany” o le due, pur pregevolissime, di cui sopra?

Vini francesi con mappa

Come ottenere la certificazione Impresa Toscana

Per il rilascio della certificazione Impresa Toscana bastano pochi ma essenziali adempimenti legati alla tutela e sicurezza del lavoro, alla coesione sociale e territoriale, alla regolarità amministrativa, alla sostenibilità ambientale e alla stabilità economico-finanziaria.

L’iniziativa è gratuita e aperta a qualunque impresa con sede nella regione, anche attraverso autocertificazione. Tempi di attesa per l’autorizzazione? Un mese. Be’, di questi tempi, davvero poco, no?

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La bandiera ufficiale della Regione Toscana

Un piccolo consiglio a tutte le imprese toscane? Sfruttate questo assist della Regione per segnare un facilissimo gol a vostro vantaggio e di tutta la Toscana.

Ve lo dice chi la Toscana la porta nel nome. Oltre che nel cuore.

 

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