2 / 5 – La grande varietà di flora e fauna del Parco. E la mano dell’uomo

Vegetazione e specie animali nel Parco naturale della Maremma

La vegetazione forestale è piuttosto eterogenea, caratterizzata da lecci che rappresentano la specie dominante, a cui si affiancano l’ilatro, il corbezzolo, il lentisco e il viburno.
In questi ambienti è possibile vedere volteggiare poiane e anche il biancone. Molte le specie di fauna, tra cui cinghiali, daini, caprioli, istrici, tassi, volpi, faine, donnole, e anche gatti selvatici.

Nei versanti orientali le leccete si arricchiscono di specie quali  la roverella, l’orniello l’edera e il biancospino. Il fitto sottobosco si distingue per la presenza di diverse specie, che variano a seconda delle caratteristiche dei terreni. Da segnalare, sui versanti rocciosi, la rarissima palma nana, l’unica specie indigena italiana che trova nelle coste toscane e liguri il limite settentrionale dell’areale distributivo. In questo habitat possono nidificare rapaci quali il gheppio, il falco pellegrino e il lanario.
La macchia mediterranea che degrada verso il mare cede il posto alla garitta, caratterizzata dalla presenza di rosmarino, erica, lentisco e cisti.

Vacche maremmane nel Parco dell'Uccellina in Toscana

Le pinete e la costa maremmana

Le pinete sono il risultato di un’intensa opera di forestazione eseguita dall’uomo nel corso dei secoli. Ne è un classico esempio la Pineta Granducale che copre quasi uniformemente, per circa 600 ettari, l’area compresa tra il fiume Ombrone, il mare e le pendici delle colline. Nel suo sottobosco, in cui pascola il bestiame brado, si trovano specie sempreverdi, come il ginepro coccolone, il lentisco e il mirto. Qui nidificano il lodolaio e la ghiandaia marina.

La costa all’interno del Parco naturale della Maremma è molto varia: può essere caratterizzata da spiagge sabbiose con ampie dune, come a Collelungo e a Principina, da baie, come a Cala di Forno, e da scogliere a picco, come nel tratto di costa verso Talamone.

Per approfondire: Lungo il fiume Ombrone: dalla sorgente alla foce camminando in Toscana

Cala di Forno nel Parco della Maremma in Toscana

La mano dell’uomo nella riserva maremmana

Un caratteristica del Parco è la presenza di un ambiente agricolo fiorente dove campi coltivati, vigneti, oliveti, frutteti, e ampie praterie fanno da cornice alle colline boscose, alla pineta e alle zone palustri, che si estendono a destra e a sinistra del tratto finale del fiume Ombrone.

Tra le falesie calcaree e la pineta, nella zona che va dallo Scoglietto fino a Collelungo, si spalancano ampie praterie come la Piana dei Cavalleggeri e la Piana delle Caprarecce, mentre grandi prati costeggiano la strada che porta a Marina di Alberese, dove pascolano allo stato brado intere mandrie di vacche maremmane.

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