31 Luglio 2017 2020-11-09T16:00:42+01:00 Pietrasanta, il borgo toscano dall’anima di marmo TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: Pietrasanta, una perla incastonata nello splendore della Versilia. Terra di marmo e di artisti, di fugaci pensieri che si rincorrono e di mare che abbraccia la collina, è da sempre considerata come la piccola Atene. Contrasti inaspettati da parte di una città che regala storia e arte a piene mani, con la generosità che da sempre contraddistingue le tuscany people. Come arrivare a Pietrasanta Arrivo in città di buon’ora, dopo aver preso l’autostrada A11 da Firenze e percorso un tratto di A12. Pietrasanta mi dà il benvenuto, immersa in un sole festoso e carico di promesse. Siamo nella provincia di Lucca, a 3 chilometri dal mare, in una zona dove le asperità delle Alpi Apuane vengono addolcite dai dolci pendii delle colline che scendono ignare verso il mare. La città sorge ai piedi delle colline e si affaccia sul mare attraverso una piccola frazione, Marina di Pietrasanta. Storia e origini del nome Pietrasanta Curioso il nome di questa città, così abile a svelare e raccontare i retroscena storici ed economici del fiorente capoluogo della Versilia. Correva l’anno 1255. Goffredo di Pietrasanta, nobile e abile stratega militare (nonché podestà di Lucca), decise di concentrare i propri soldati ai piedi della vecchia rocca longobarda, la Rocca Sala. Dopo il dominio di Castruccio Castracane, la città viene data in pegno ai genovesi. Conquistata dai francesi, restituita, dopo varie peripezie, al comune di Lucca, Pietrasanta conobbe un rapido sviluppo economico diventando, nei secoli a venire, una delle principali mete artistiche e culturali a livello mondiale. Grande fama arriva alla città dalla lavorazione del marmo delle Alpi Apuane, talmente pregiato da essere utilizzato da Michelangelo per la realizzazione dei suoi capolavori, come testimoniano le due lapidi presenti nel centro storico. Il centro pullula di piccole botteghe artigiane dove non viene lavorato soltanto il marmo ma anche il bronzo. Materia e gesti antichi si susseguono donando lustro e onore a una città che non smette mai di stupirmi. 👉 Leggi anche: Pietrasanta: record mondiale per densità di gallerie d’arte Pietrasanta, dove si incontrano arte antica e moderna Lungo le strade del borgo, l’arte si rivela attraverso una delle sue forme più apprezzabili: le statue. Amo il Centauro, sito nell’omonima piazza, partorito dalla fervida mente dalle abili mani di Igor Mitoraj, lo scultore polacco che scelse Pietrasanta come luogo dove vivere e morire. E poi Botero con Il Guerriero, Franco Adami e il Giudizio del Minotauro. Ovunque, seppur in chiave moderna, scorre arte e bellezza. Gli antichi monumenti del centro storico Quando visiti un borgo toscano cerchi intorno a te le tracce del passato che è scivolato silenzioso tra i ciottoli dei vicoli. Il Duomo di San Martino mi colpisce per la sua facciata in marmo. L’interno è dominato da dipinti unici come la Madonna del Sole, risalente al XV secolo. Piazza Duomo ospita la torre più alta della città, Torre dell’Orologio, che da sempre scandisce il tempo di Pietrasanta. Percorro via Sant’Agostino e mi trovo davanti alla inaspettata bellezza della Chiesa di Sant’Agostino e il vicino convento, emblemi di uno stile gotico austero e imponente. Il marmo, sapientemente lavorato e intarsiato, è il protagonista della chiesa e del convento di San Francesco, costruiti nel XVI secolo. A pochi chilometri dal centro, nella frazione di Valdicastello, visito la casa che ha dato i natali a Giosuè Carducci. Mi faccio strada tra arredi, ricordi, atmosfere di un tempo passato e ricordo con affettuosa nostalgia quante volte ho dovuto combattere a scuola con le sue poesie! Le botteghe del borgo Quando si visita Pietrasanta colpisce la quantità di gallerie e botteghe artigianali sparse per il borgo. Il fervore artistico investe queste piccole fucine dell’estetica, dove ancora oggi le mani sapienti degli artigiani svelano le forme nascoste in un blocco di marmo. Non manco di visitare le gallerie moderne del borgo come La Subbia, ma soprattutto la Galleria Tega, dove sono esposte le opere di Sandro Chia. Se ti rechi a Pietrasanta non puoi non visitare il laboratorio dello scultore Palla, fondato nel 1868 da Ferdinando Palla. Si respira arte ovunque, anche nel pulviscolo che si deposita leggero sulle finestre. Oggi gli eredi dello scultore continuano la tradizione di famiglia, occupandosi soprattutto di arte e architettura moderna. 👉 Leggi anche: Susanna Orlando, una gallerista dallo stile inconfondibile Marina di Pietrasanta, perla della Versilia Non di sola arte si vive e il mare è lì che mi chiama prepotente e orgoglioso. Arrivo a Marina di Pietrasanta, rinomata frazione dell’omonimo borgo. Guardo la spiaggia e sposto lo sguardo fino all’orizzonte e mi è difficile pensare che qui, un tempo, era tutta una palude. Marina di Pietrasanta ospita numerose ville tra le quali La Versiliana, dimora di Gabriele D’Annunzio che qui compose quella meravigliosa poesia che è La pioggia nel pineto. Dove mangiare a Pietrasanta Il lifestyle toscano, cari amici di TuscanyPeople, trova una delle sue massime espressioni a tavola. A Pietrasanta sono molti i luoghi dove è possibile mangiare bene. Il ristorante La Brigata di Filippo a Pietrasanta, famoso in tutta la Versilia, è un locale tranquillo, con cucina a vista dove l’arte culinaria incontra l’alta qualità delle materie prime utilizzate. Si trova in via Stagio Stagi, cuore pulsante del borgo ed è conosciuto per la sua cucina schietta e sincera, frutto della passione di Filippo, il proprietario. A La Dogana è la massima espressione di un ideale abbraccio tra cucina di mare e di collina mentre l’Enoteca Marcucci è il luogo ideale per chi desidera bere e mangiare in pieno tuscany style. Per i cultori della carne e delle grigliate, l’Antica Macelleria, ospitata in uno dei piccoli angoli della piazza principale del borgo, è il luogo ideale dove trovare filetti, fiorentine e cinte senesi della migliore qualità. E per coloro che vogliono mangiare cullati dal rumore delle onde, a Marina di Pietrasanta, consiglio la Pizzeria Apogeo, un locale dove la pizza indossa l’abito da sera e diventa protagonista assoluta di numerose variazioni. 📍PER APPROFONDIRE: 👉 Giosuè Carducci, sommo poeta dai natali Pietrasantesi 👉 Pietrasanta: Natale con i bronzi di Roberto Barni 👉 Tour enogastronomico tra i ristoranti stellati in Versilia 👉 Marmo bianco di Carrara, il cuore statuario delle Alpi Apuane La tua passione è la Toscana? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/pietrasanta-versilia/" width="100%" count="on" num="3"]