Oggi andiamo insieme alla scoperta di una delle più belle oasi naturalistiche della Toscana: l’Oasi WWF Padule Orti Bottagone. Ci troviamo sulla strada che da Piombino collega il paese di Riotorto e il paesaggio man mano che ci allontaniamo dal centro abitato si trasforma magicamente, mostrando ai nostri occhi una grande palude ricca di “abitanti” meravigliosi.

Oasi WWF Padule Orti Bottagone, la riserva naturale alle porte di Piombino

L’ Oasi WWF Padule Orti Bottagone ha un’estensione di 126 ettari, è Riserva Naturale Provinciale e fa parte interamente del territorio del Comune di Piombino, nella cosiddetta Costa degli Etruschi.

L'Oasi Padule Orti Bottagone si trova alle porte di Piombino, è una delle 17 oasi del WWF in Toscana

Si tratta di una vasta zona umida, ultima testimonianza del comprensorio palustre che un tempo dominava la Val di Cornia, costituita da due aree contigue ma idrobiologicamente molto diverse: una palude salmastra, gli Orti, dominata dal salicornieto (wikipedia), ed una d’acqua dolce, il Bottagone (wikipedia), un fitto canneto intercalato da chiari prati umidi, boschetti di tamerice e campi coltivati, che completano il paesaggio. La palude salmastra e quella d’acqua dolce formano, insieme, un’oasi naturalistica protetta.

L’area dell’Oasi WWF Padule Orti Bottagone è scampata alle trasformazioni del territorio grazie ad un misto di casualità iniziale e poi al presidio di volontari del WWF di Piombino e toscano, che si sono dati da fare raccogliendo fondi ed ottenendo una serie di vincoli, salvando molto di quest’area naturale.

Esemplare di pendolino nell'Oasi WWF Padule Orti Bottagone

Silvia Ghignoli, la responsabile dell’Oasi WWF Padule Orti Bottagone

All’ingresso dell’area incontro la responsabile dell’Oasi WWF Padule Orti Bottagone, una guida molto preparata, Silvia Ghignoli, che ci accompagnerà nell’esplorazione dei due percorsi presenti all’interno dell’area. Le chiedo quando ha assunto la gestione dell’Oasi: “Come Centro Guide Costa Etrusca abbiamo iniziato a collaborare con il WWF nel 2012 come supporto per le visite guidate per le scuole, dopodiché nell’agosto del 2013 ci hanno affidato la gestione diretta della riserva. All’inizio non è stato facile, ma con tanta volontà e passione, abbiamo superato le difficoltà e siamo riuscite a raddoppiare gli ingressi grazie anche all’organizzazione di eventi e programmi scuola più coinvolgenti”.

Percorriamo insieme a Silvia i due sentieri che attraversano l’Oasi naturalistica vicino a Piombino: entrambi gli itinerari partono dal Centro visite e sono tra loro collegati; con una visita giornaliera è possibile percorrerli entrambi. Sono percorsi pianeggianti e non presentano difficoltà particolari, ricordatevi però, di attrezzarvi con scarponi e abbigliamento sportivo (pantaloni lunghi).

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Esemplare di spatole nell'oasi del WWF vicino Piombino

Gli Orti dell’Oasi WWF Padule Orti Bottagone

Percorrendo il Sentiero Natura degli Orti (area ad acqua salmastra), realizzato in parte su palafitta, in parte schermato, troviamo 2 osservatori, 1 torretta e numerose feritoie di avvistamento; un ottimo momento da dedicare all’osservazione degli uccelli. Vi consiglio dunque di dotarvi di un binocolo e di una macchina fotografica.

Sostando nei capanni, si possono osservare, nelle varie stagioni, i fenicotteri, le eleganti garzette, numerosi aironi, molte specie di anatre, limicoli, le coppie e i piccoli di cavaliere d’Italia, i cormorani e diverse specie di rapaci, come il falco pescatore, il falco di palude, la poiana, il lodolaio. Un vero e proprio paradiso ricco di animali a due passi dalla città, chi lo avrebbe mai detto!

La flora che possiamo ammirare invece, è composta da bassi e fitti tappeti di salicornia e alimione, piante adattate all’ambiente salmastro. Ci sono poi le alghe, organismi vegetali indispensabili per l’equilibrio ecologico dell’habitat, fonte primaria di cibo per moltissime specie animali.

Fauna degli Orti nell'Oasi del WWF vicino a Piombino

Nelle basse e ricche acque vivono diverse specie di pesci, (anguilla, ghiozzo, carpa, spigola, muggine dorato, pesce ago), una colonia di granchio mediterraneo ed infinite specie di invertebrati, che costituiscono la base alimentare per tutti gli animali “non vegetariani”.

Sui ponticelli di legno lungo il sentiero, si possono individuare le tracce del passaggio dei mammiferi presenti: aculei di istrice, tracce di predazione, resti di cibo, borre di rapaci notturni, impronte. Un’occasione soprattutto per i bambini per avvicinarsi al mondo della natura con tante scoperte interessanti.

Il Bottagone dell’Oasi WWF Padule Orti Bottagone

Il Sentiero Natura del Bottagone (area ad acqua dolce) è dotato di una torretta-condominio per uccelli, (152 nidi artificiali per 5 diverse specie), da dove è possibile apprezzare appieno la dimensione del canneto – il più esteso della Provincia di Livorno – e gli stagni, altrimenti quasi “invisibili” e un camminamento su palafitta che termina ad un doppio osservatorio/capanno fotografico nel cuore del canneto.

Fauna del Bottagone nell'Oasi del WWF vicino a Piombino

Durante la passeggiata nell’Oasi WWF Padule Orti Bottagone è possibile seguire le evoluzioni degli uccelli in volo, come garzette, rondini, falchi di palude, anatre di varie specie, ma anche incontrare una fauna meno vistosa e altrettanto importante per l’equilibrio ecologico dell’area, quali raganella, rana verde, rospo comune, rospo smeraldino, tritone crestato, tritone punteggiato. Si trovano anche i rettili come testuggine palustre, testuggine terrestre, biacco, cervone, natrice dal collare. Comunissime sono le luscengole.

Tra gli insetti acquatici: la grande libellula Anax imperator, la nepa, o scorpione d’acqua, ditiscidi, e nel prato, farfalle, cavallette, mantidi, insetti-stecco. Nelle acque degli stagni vivono anche il nono e la gambusia, grandi predatori di larve di zanzare.

Libellula nell'Oasi WWF Padule Orti Bottagone

La vegetazione

Anche la vegetazione presenta motivi di interesse: sono presenti tutte le specie vegetali tipiche delle zone dulcacquicole e dei prati allagati; l’area è dominata dalla cannuccia di palude (Phragmites australis), accompagnata dalle due specie di tifa, carice, varie specie di giunchi, tra cui spiccano i cespugli del giunco acuto, sagittaria comune, canna comune, limonio.

Si possono osservare alcune specie di orchidee selvatiche, e anche scoprire in che modo la tutela dell’area ha portato ad una loro spontanea ricolonizzazione; i numerosi arbusti, olivi selvatici, piante da frutto, sono state “seminate” nel corso degli anni dagli uccelli che sempre più numerosi hanno trovato nell’Oasi WWF Padule Orti Bottagone un luogo sicuro dove nutrirsi e riprodursi.

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Fauna del Bottagone nell'Oasi del WWF vicino a Piombino

La Stazione Ornitologica

Al termine del sentiero incontriamo la Stazione Ornitologica. L’Oasi WWF Padule Orti Bottagone partecipa, con varie sessioni di inanellamento, a progetti scientifici internazionali coordinati da ISPRA per studiare l’affascinante fenomeno della migrazione. Particolarmente importante, per la vocazione del canneto, l’inanellamento estivo delle rondini, che si è svolto per ben 18 anni ed il monitoraggio autunnale dei passeriformi di canneto.

Al momento, le ricerche ed i censimenti più approfonditi si sono concentrati sull’avifauna ed i risultati sono davvero interessanti: ad oggi, le specie censite sono 230, nei diversi periodo dell’anno. Determinante per garantire la vitalità della colonia e il successo riproduttivo della specie è l’attento controllo del livello degli stagni. Per questo motivo, in tarda primavera-inizio estate, gli operatori dell’Oasi provvedono a regolare il flusso delle acque salmastre di risalita del fosso Cosimo attraverso le chiuse.

Esemplare di codirosso spazzacamino nell'Oasi WWF Padule Orti Bottagone

Conoscevi già l’Oasi WWF Padule Orti Bottagone (sito)? Lo sapervi che è solo 1 delle 17 aree del WWF in Toscana? Scopri negli approfondimenti anche le altre! Ci vediamo al prossimo itinerario naturalistico, ovviamente, sempre in Toscana.

 

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