2 / 4 – Tutta la potenza di Gucci al servizio del Panno Casentino

Gucci sceglie il Panno del Casentino

Poi avviene addirittura il rilancio: la maison Gucci (gruppo Kering) sceglie proprio questo particolare tessuto per produrre una collezione esclusiva di accessori – borse e scarpe -, nel colore verde british, che saranno esposti nelle strade del lusso di tutto il mondo, sostenendo così l’azienda con un’importante commessa e tanta visibilità.

Conosciamo meglio il Panno del Casentino salvato dal suo declino

Questo straordinario tessuto di lana veniva lavorato nella valle del Casentino già in epoca etrusca e romana, mentre nel Trecento gli abitanti del palagio fiorentino di Stia pagavano le tasse alla Repubblica Fiorentina barattando il dovuto con pezzi di Panno Casentino.

Per approfondire: Vacanze in Casentino: 7 splendidi giorni tra foreste sacre, pievi, santuari e castelli

Cappotti di panno casentino nel suo tipico colore arancione

Un tessuto di lana lavorato con la “rattinatura”

Si tratta di un tessuto in pura lana vergine, caldo follato (infeltrito), garzato, resistente ma morbido, caratterizzato da un aspetto rustico a causa dei tipici riccioli ottenuti grazie a un’antica lavorazione di finitura delle fibre di lana: la rattinatura. Questa consiste in una speciale tecnica di spazzolatura con denti di acciaio per cui, sollevando e raggruppando il pelo, si riesce a conferire al tessuto idrorepellenza e isolamento termico, pur mantenendo la buona traspirazione tipica della fibra in lana.

Il Panno del Casentino proprio per queste sue caratteristiche è usato da secoli per la realizzazione di indumenti e capospalla adatti alla vita e alle attività all’aria aperta o alle esigenze di chi deve viaggiare.

Ma chi usava in passato il Panno Casentino? Scoprilo a pagina 3

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Marta Pintus Blogger di TuscanyPeople
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