I Salt Bae toscani? Forse non così famosi nel mondo, ma di grande qualità

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3 / 3 – Cecchini, sì, ma non solo

I 3 ristoranti (+ 1 camioncino) del Cecchini a Panzano in Chianti

L’Officina della Bistecca è la casa madre, dove non si mangia solo la Fiorentina, ma anzi si sfruttano tutte le parti dell’animale, in un menu fisso formato da 5 piatti di carne composti da tagli diversi, crudi e cotti, accompagnati da fagioli all’olio, patate al cartoccio, burro del Chianti, pinzimonio di verdure e pane toscano. Compresi anche acqua, vino, caffè alla moka, torta all’olio e la Grappa Cecchini.
Poi c’è Solociccia, l’osteria aperta solo a pranzo, dove si mangia tutto “dal naso alla coda”, con la stessa formula del menu fisso.
Infine Panzanese, dove si mangia prevalentemente carne alla griglia. La cosa incredibile è che in tutti e tre i locali viene proposto anche un menu – allo stesso prezzo di quello di carne – interamente vegetariano.
Last but not least, dobbiamo aggiungere anche Cecchini Panini Truck, la più recente novità nel mondo dell’Antica Macelleria Cecchini, il loro camioncino, con griglia a bordo.

E poi quali altre grandi macellerie con cucina ci sono in Toscana?

Sergio Falaschi dal 1925 – San Miniato (Pi)

Sergio Falaschi, insieme col figlio Andrea e la figlia Anna, rappresentano la terza e quarta generazione di “Maestri Macellai” sanminiatesi. Un’avventura che ha inizio nel lontano 1925. Il loro ristorante, annesso al negozio, si chiama Retrobottega, con la terrazza che si apre sul versante più panoramico di San Miniato. La proposta del menù cambia da pranzo a cena tutti i giorni, con preparazione di piatti freschi e quindi riducendo il Km0 nello spazio di tre stanze. Da non perdere la tartare di chianina, i crostini, i salumi firmati Falaschi: il loro prosciutto di Cinta è da urlo.

Antica Macelleria Falorni

Più che una macelleria è un piccolo gioiello incastonato nella celebre piazza di Greve in Chianti. L’insegna è ancora quella originale del 1806, e anche la carne continua a essere lavorata  come da tradizione.
Oggi però Falorni è anche un piccolo impero gastronomico con esportazioni di salumi in tutto il mondo, un’enoteca da più di mille etichette e un Museo del Vino. Qui si può pasteggiare nel loro bistrò annesso al negozio, deliziarsi coi taglieri, le fettunte, le tartare di vitellone, il cinghiale in umido e molte altre squisitezze. Da acquistare in bottega, i loro salumi, i prosciutti, i cofanetti e, ovviamente, la carne fresca.

Segnaliamo, inoltre, tra le macellerie con cucina toscane: Batticarne Macelleria con Cucina, ristorantino a Cecina, con un look da bistrot e una fornitissima macelleria; Baldacci The Butcher, a Livorno, molto forte sui crudi; Terrazza Menoni, a Firenze, all’interno del Mercato di Sant’Ambrogio, una delle macellerie più famose della città, soprattutto per la tartare; I Piaceri della Carne, a San Gimignano, col ristorantino accanto alla macelleria, che propone gustosi carpacci, tartare e altre creazioni; Risto Macelleria, la macelleria più vecchia di Empoli, da provare: il tagliere del macellaio coi salumi, i crostini, i formaggi e le marmellate, il tortino di verdura col guanciale, le tagliate fatte in quattro modi diversi e la bistecca fritta: 350 grammi di ciccia impanata con uovo e pistacchio; e la Macelleria Artigianale Savigni, a Pavana, piccola frazione di Sambuca Pistoiese: per la cucina – tra prosciutti di Cinta, salsicce e ciccioli sambucani, c’è davvero l’imbarazzo della scelta –  bisogna inseguire un’Apecar dal colore rosa, perché lo street food non è una moda recente, ma una tradizione antica.

Per approfondire: Macelleria Soderi: i piaceri della carne

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Foto 2 di José Ignacio Pompé su Unsplash | Foto di copertina Edson Saldaña su Unsplash

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Tommaso Baldassini

Publisher, Blogger & Ambassador of Tuscany