6 Agosto 2022 2022-08-01T11:37:11+02:00 Gli sgabei della Lunigiana: ricetta e curiosità di un piatto tipico TuscanyPeople Martina Tanganelli Share: 2 / 3 – Sgabei della Lunigiana, antico street-food di montagna Il trucco è nella – doppia – lievitazione Uno sgabeo degno di questo nome ha delle caratteristiche ben precise. Innanzi tutto le dimensioni: deve essere rettangolare, lungo circa 15 cm e largo 5 cm. È dalla sua forma che deriverebbe il nome: skabellum in latino significa infatti sia sgabello che scarpa e, se ben fatto, lo sgabeo ricorda effettivamente una scarpetta. Altro tratto distintivo è la consistenza: lo sgabeo lunigianese, a differenza per esempio dello gnocco fritto, dentro deve rimanere rigorosamente vuoto, non solo così da renderlo meno pesante, ma anche per poterlo farcire a piacimento. Tradizionalmente infatti gli sgabei vengono riempiti a mo’ di panino, con verdure, salumi, formaggi, acciughe – il mare non è poi così lontano – e, per gli amanti dei dolci, con miele o cioccolato. Per ottenere uno sgabeo bello gonfio, ma vuoto, è necessario dunque far lievitare la pasta almeno due volte, il che vuol dire che una terza lievitazione è vivamente consigliata da coloro che solevano preparare gli sgabei per i contadini e per i marinai, e che oggi mantengono viva la tradizione cucinandoli soprattutto per sagre e feste paesane. Per approfondire: Un eco-weekend in Lunigiana: consigli per un viaggio sostenibile La ricetta originale degli sgabei della Lunigiana La preparazione della pasta lievitata in sé e per sé non è complicata. Si tratta di assemblare gli ingredienti, di facilissima reperibilità, e farne un palla. Per 4 persone: 500 grammi di farina bianca, 25 grammi di lievito di birra, 250 centilitri di acqua tiepida, saleolio extra vergine d’oliva. Fate sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida e unitela a poco a poco alla farina che avete versato sulla spianatoia a mo’ di vulcano. Aggiungete un pizzico di sale e olio e lavorate bene il tutto così da ottenere un impasto soffice e omogeneo. Lasciate lievitare una prima volta per un paio d’ore avendo cura di coprire la massa con un canovaccio. Passaggio fondamentale è impastarla una seconda volta per poi riporla in frigo per altre 24 ore. Al momento dell’utilizzo tiratela fuori, rimaneggiatela per un’ultima volta e, dopo altre 4 ore di lievitazione, stendetela con un matterello ottenendo una sfoglia di circa 0,5 cm di spessore. A questo punto va tagliata a rettangoli 15×5 cm e fritta da ambo i lati in olio di semi. Se volete invece seguire la ricetta originaria, friggete gli sgabei nello strutto. A cottura ultimata, adagiateli sulla carta assorbente e spolverate di sale. Come riempire gli sgabei? Scoprilo nella prossima pagina. Share: Informazioni sull'autoreMartina TanganelliWine blogger and Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/sgabei-della-lunigiana-ricetta-e-curiosita/" width="100%" count="on" num="3"]