Stadio Artemio Franchi di Firenze: muta il gioiello di Nervi e del razionalismo novecentesco

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4 / 7 – Il progetto del Nervi e il restauro per Italia 90

Quali erano le innovative caratteristiche del nuovo stadio

Esempio di Razionalismo italiano, la struttura dello Stadio Artemio Franchi appariva ricca di elementi innovativi e avveniristici per l’epoca, come la pensilina priva di sostegni intermedi, le scale elicoidali, e la torre di Maratona, completata nel 1931 insieme alle tribune scoperte.

La tribuna d’onore, in particolare, è caratterizzata dall’intima connessione tra la struttura portante delle gradinate e i mensoloni di sostegno (22,50 mt di sbalzo) della pensilina di copertura realizzata senza l’ingombro di pilastri intermedi: questo permette una visione completa dell’intero campo da gioco. Mentre per quel che riguarda la struttura delle scale esterne, larghe 3 mt, essa si basa sull’intersezione di due travi elicoidali, su una delle quali poggia, a sbalzo, la rampa.

Altra caratteristica importante: il drenaggio del terreno di gioco, ottenuto con uno scasso profondo 2,5 mt e riempito con pietre dell’Arno e terricci di vario genere, fu ritenuto all’epoca tra i migliori d’Europa.

L’ultimazione delle opere avvenne nel 1932 con la costruzione delle curve e la sistemazione dei locali sotto il parterre.

Le importanti modifiche per Italia ‘90

In occasione dei mondiali di calcio 1990 lo stadio fu oggetto di un pesante intervento di restauro delle strutture. Affidato nel 1984 a un team di architetti tra cui il celebre Italo Gamberini, il progetto venne messo in opera nel 1988 e concluso nel 1990, tra molte polemiche. I progettisti avevano perseguito alcuni obiettivi principali: la razionalizzazione dei servizi generali, il miglioramento degli accessi, della sicurezza, così come l’aumento della ricettività.

Si effettuò il restauro delle strutture in cemento armato e si riportò l’edificio al suo stato originale. Eliminando le piste di atletica preesistenti, e abbassando il livello del campo da gioco, venne creato un nuovo anfiteatro interno, ampliando la capienza dei posti a sedere fino a 49.000. Il nuovo parterre erboso, costruito a una quota di circa 2,20 mt sotto quella preesistente, fu dotato di sofisticati accorgimenti tecnici.

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Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi

Scrittore & Ambassador of Tuscany