5 / 7 – Alcune curiosità sullo Stadio Artemio Franchi di Firenze

Alcune peculiarità sullo Stadio Artemio Franchi che forse non tutti sanno

Le vicende del nome dello stadio

Lo stadio fu inizialmente intitolato a Giovanni Berta, squadrista fascista nato a Firenze e ucciso nel 1921 da un gruppo di militanti comunisti. Il Comune di Firenze voleva così ricordare ed esaltare la figura di un vero e proprio “martire della Rivoluzione Fascista” (titolo di cui venne insignito dopo la morte). Dopo la seconda guerra mondiale, tuttavia, l’impianto dové per forza di cose cambiarsi il nome. Divenne così il Comunale, appellativo che mantenne fino al 1993, quando fu ribattezzato Stadio Artemio Franchi, in ricordo dell’importante dirigente sportivo fiorentino che aveva ricoperto gli incarichi di Presidente della FIGC e della UEFA.

L’ingannevole forma a D

Basta uno sguardo dall’alto a rivelare subito la forma a “D” della struttura. Eppure non è vero, come molti pensano, che si trattasse di un omaggio politico al “Dux” Benito Mussolini. In realtà, più semplicemente e meno simbolicamente, Nervi era obbligato, secondo le istruzioni del bando comunale, a realizzare, di fronte alla tribuna coperta, un rettilineo di 220 metri per l’atletica leggera. È così che nacque la forma a D. Tutto qui. Senza tante dietrologie.

Per approfondire: Cosa vedere a Firenze: lo splendido Battistero di San Giovanni

Lo Stadio di Firenze visto dall'alto

Lo strano fatto accaduto al “Comunale” nel 1954

Nel 1954, durante una partita tra Fiorentina e Pistoiese, l’intero stadio cadde improvvisamente nel silenzio. Un oggetto lucido a forma di uovo era apparso in cielo, creando panico e agitazione, non solo tra gli spettatori, ma anche tra i giocatori. Secondo il rapporto dell’arbitro, la partita venne annullata: “perché gli spettatori hanno visto qualcosa nel cielo”.

Gli scienziati alla fine optarono per ragni che si muovevano nell’aria tramite mongolfiere. Si tratta di un fenomeno comune, anche se poco conosciuto, per cui questi tipi d’invertebrati utilizzano la dispersione nell’aria per spostarsi da un luogo all’altro attraverso la costruzione di vere e proprie mongolfiere. Ma ovviamente i testimoni hanno sempre insistito per la “versione UFO”, ça va sans dire.

95.000 persone allo stadio!

Durante gli anni ’50 la capienza dell’impianto si aggirava intorno alle 70.000 persone, quasi il doppio degli attuali 43.234. Il record di presenze si registrò però nel 1952, per la partita Italia-Inghilterra: 84.000 furono i biglietti venduti ma, sommando a questi inviti, giornalisti e forze dell’ordine, si stima che quel giorno circa 95.000 persone affollassero lo stadio. D’altronde l’assenza di posti numerati e, in generale, di adeguate norme di sicurezza, in passato provocavano pericolose situazioni di sovraffollamento, come quella del 22 dicembre 1957 che vide crollare una balaustra in Maratona.

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