6 / 6 – Ristoranti toscani di cucina sperimentale: spettacolari o essenziali, in una parola, creativi

Essenziale, dello chef Simone Cipriani

Essenziale, in piazza del Cestello, a Firenze –  un progetto partito nel 2016 -, è il frutto del percorso di ricerca dello chef Simone Cipriani per una cucina creativa che unisce ingredienti dal mondo a solide basi di tradizione italiana. L’apparecchiatura è informale con tavoli ben separati e bancone da dove poter ammirare il team di cucina al lavoro.

Oltre alla carta, sono disponibili 3 menu degustazione di 4 portate, ispirati a tre macro tematiche: Orto, Cortile e Lenza. La cucina è eclettica, aperta alle contaminazioni geografiche. Su una lavagna a parete i piatti mutano continuamente seguendo la stagionalità, allo stesso modo della continua ricerca che si agita dietro i fornelli, e che viene applicata sia alle preparazioni che ai fornitori.

Per chi ama il vegetale, dal menu Orto, interessante è il Budino di funghi in tre consistenze con polvere di cavolo nero. Per il pesce, dal menu Lenza, ottimo il Brodetto di cicale con limone fermentato e gnudi di ricotta di pecora, perfetto bilanciamento tra terra e mare. Il Cortile è invece all’insegna del Piccione yakitori di scuola giapponese marinato in salsa di peperoni bruciati, accompagnato da una fresca insalata con dressing al mojito, panna acida e salsa al caffè. La carta dei vini è frutto anch’essa di dinamismo e perenne ricerca.

Piatto dello chef Simone Cipriani che partecipa a Enogastronomica 2022

La Loggia di Villa San Michele – Chef Alessandro Cozzolino

In quel di Fiesole, l’esperienza gastronomica di alto livello a la Loggia di Villa San Michele è il frutto dei migliori prodotti locali, trasformati con sapienza e serviti in ambienti ricchi di storia. La vista su Firenze è semplicemente indimenticabile, col panorama che si estende sulla città fino alla Cupola del Brunelleschi.

La Loggia è un ristorante perfetto per una cena d’avanguardia. Alessandro Cozzolino conferma la sua ampia visione gastronomica omaggiando terroir e tradizioni, riletti però in chiave moderna. Gli ingredienti sono protagonisti, mentre le note acide ben calibrate animano piatti raffinati e intriganti per la gioia degli occhi e del gusto. È così che nascono portate di grande impatto architettonico e cromatico che non mancano di complessità al palato e della necessaria leggerezza.

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In copertina: Dessert dello Chef Antonello Sardi

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