6 / 6 – I grandi vini della Fattoria dei Barbi

Brunello di Montalcino Docg | etichetta blu

Viene prodotto da oltre un secolo, ed è il loro rosso più importante. Nella cantina della Fattoria dei Barbi si può vedere una collezione di migliaia di bottiglie di questo Brunello, a iniziare dalla vendemmia 1892.

Brunello di Montalcino Docg ‘vigna del fiore’ | etichetta bianca

Questo puro nettare viene prodotto esclusivamente dalle viti del Podere Il Fiore, poco più di 5 ettari e mezzo di vigna per 300 Hl di vino all’anno: di questi, nelle annate eccezionali, solo il terzo migliore viene usato per produrre il Brunello “Vigna del Fiore”.

Brunello di Montalcino Docg riserva | etichetta rossa

È una selezione fatta fra le botti migliori, ed è prodotto solo nelle vendemmie ottimali. In questo vino le caratteristiche tipiche del Brunello – ossia grande intensità di corpo, aromi complessi ed evoluti e capacità di lungo invecchiamento – sono accentuate. Nella Riserva tutto è esaltato ma nulla è eccessivo: si tratta di un Brunello che rispetta il carattere di eleganza tipico della Fattoria dei Barbi, dimostrando al tempo stesso la sua grande potenza. L’invecchiamento è di cinque anni, di cui tre in botte, mentre l’affinamento in bottiglia è di almeno sei mesi.

Per approfondire: Breve storia del vino in Toscana: una grande passione da sempre

Brunello Riserva 2016 della Fattoria dei Barbi

Rosso di Montalcino Doc

Nasce dallo stesso tipo di uve sangiovese grosso, proveniente dai vigneti più giovani, che danno vini profumati ed eleganti, meno tannici e corposi del Brunello.

Il valore del “pianeta Brunello” oggi

Questi sono i vini che si portano addosso la gloriosa storia di aziende come Fattoria dei Barbi o Biondi Santi. Ed è proprio a realtà come queste che dobbiamo la fama del Brunello e della Toscana stessa nel mondo. Pensate solo che il valore di una vigna di Brunello dal 1992 a oggi è aumentato di venti volte: 30 anni fa 1 ettaro di terreno vitato di Brunello di Montalcino valeva 40 milioni di vecchie lire (36.380 euro attuali), mentre oggi il prezzo è pari a 750.000 euro, con una rivalutazione record di +1.962% che raggiunge il +4.500% se si allarga l’orizzonte temporale al 1966, quando 1 ettaro di terreno vitato costava 1,8 milioni di lire. E oggi, come calcolato dal Consorzio, il “vigneto Brunello” vale circa 2 miliardi di euro complessivi, continuando ad attrarre investitori.

Dobbiamo aggiungere altro? Sì: ciao Francesca, e grazie di tutto.

Francesca Cinelli Colombini, la signora del Brunello di Montalcino

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