Per oggi niente degustazioni culinarie o incontri con personaggi illustri. TuscanyPeople vi condurrà a contatto con una Natura bellissima e selvaggia, rara e incontaminata. Andremo insieme nella Riserva Naturale di Diaccia Botrona, vetrina di Castiglione della Pescaia.

Riserva Naturale della Diaccia Botrona, l’Eden nascosto tra canneti e salicornia

Dal gracidare delle rane
misuro
la profondità dello stagno.” Abbas Kiarostami

La Riserva Naturale di Diaccia Botrona si tratta di un’area naturale paludosa di 1273 ettari, un unicuum che è diventata zona di valore internazionale secondo la Convenzione di Ramsar per la flora e la fauna che nasce e prospera in questo luogo.

La Diaccia Botrona è una Riserva Naturale vicino a Castilgion della Pescaia nella Maremma grossetana, ideale per il birdwatching in Toscana

Inoltriamoci in questo Eden toscano. Possiamo arrivare da terra con un sentiero di 16 Km (per i più pigri o per coloro che non vogliono rinunciare alle scarpe alla moda ce n’è uno di 2 Km) o con una barca da mare. Siete muniti di binocolo e macchina fotografica o smartphone ultimo modello? Molto bene. Potremmo incontrare molti uccelli particolari o rari.

Birdwatching in Maremma

Oh, ecco un fenicottero rosa. Fotografatelo bene e instagrammatelo (magari con l’hashtag #tuscanypeople), questo flamingo toscano! Non è raro vedere questo bellissimo (e modaiolo) animale nella Riserva Naturale di Diaccia Botrona, dove ha anche nidificato nel 2008 e nel 2013. Più rara è l’oca lombardella o il falco pescatore, veri fiori all’occhiello della riserva naturale.

La Diaccia Botrona è una Riserva Naturale vicino a Castilgion della Pescaia nella Maremma grossetana, ideale per il birdwatching in Toscana

Ma non vi distraete! Immortalate l’oca selvatica, il cavaliere d’Italia, le gru, gli aironi cenerini e le garzette, le ghiandaie marine e i cuculi dal ciuffo. Ne volete ancora? Giratevi e vedrete le labanelle reali, i beccaccini, le pettegole. La varietà di uccelli che frequenta questa area della Toscana è uno dei motivi per cui la Diaccia Botrona è così importante, ma non è l’unico. Se, infatti, preferite rimanere con la testa immersa nell’acqua (anche se paludosa), vedrete una grande varietà di anguille, spigole, muggini e sogliole. Se ancora non siete soddisfatti, aguzzate la vista, potrete osservare roditori e rettili, ma poi non cominciate ad urlare!

E, mentre voi scegliete quale animale osservare e fotografare per primo, porgete a noi un orecchio: le meraviglie non sono finite qui.

Cicerone e la Diaccia Botrona

Diaccia Botrona era un golfo moltissimi secoli fa, qui sorgevano due città stato etrusche, fin quando un tombolo di sabbia separò il golfo dal mare, creando il Lago Prile.

La Diaccia Botrona è una Riserva Naturale vicino a Castilgion della Pescaia nella Maremma grossetana, ideale per il birdwatching in Toscana

Lago famoso, citato anche dall’amato (e odiato) Cicerone durante una sua arringa in difesa di Milone. Quest’ultimo era accusato di aver ucciso Clodio che aveva occupato parte di quella che oggi è la riserva. In ricordo della vittima esiste ancora una collinetta chiamata Isola Clodia all’interno della Riserva naturale. Nel caso ve lo chiediate…Cicerone non pronunciò mai tale discorso: una volta salito sui rostri si lasciò impressionare dalla folla accorsa e pronunciò un’orazione stentata e inconcludente e Clodio venne condannato all’esilio. Come abbiamo questa orazione? Il buon vecchio Cicerone, per curare il suo ego ferito, la pubblicò postuma (per la gioia degli studenti del liceo classico che si sono trovati a tradurla).

 

Una flora unica al mondo

Ma…torneremo a parlare dopo dei misteri e delle leggende di questa palude. Per il momento torniamo a Madre Natura. Nella Palude maremmana si riscontrano più di specie di piante, un vero paradiso toscano in piena evoluzione.

La Diaccia Botrona è una Riserva Naturale vicino a Castilgion della Pescaia nella Maremma grossetana, ideale per il birdwatching in Toscana

A causa delle grandi opere di bonifica compiute nei secoli, la parte lacustre della flora sta cedendo il passo a quella marittima: i vasti canneti si stanno riducendo in favore della salicornia e di altre piante che richiedono acqua salata e vento di mare. E’ quindi tutto da buttare? No, la Diaccia Botrona offre più di famiglie con piante rare, quasi impossibili da vedere altrove. Niente si distrugge, tutto si trasforma. Lavoisier sarebbe d’accordo.

👉 Leggi anche: Come era la Maremma prima della bonifica

La palude delle streghe

Ma torniamo a noi. Il Lago Prile fu abbandonato a se stesso e si trasformò rapidamente in una palude. Una palude infestata di streghe. Nel Medioevo, infatti, si credeva che qui abitasse una presenza che uccideva con lo sguardo, con la saliva tossica e responsabile delle epidemie e delle morti in culla. Una figura che assomiglia molto alla Borda romagnola con cui gli uomini spiegavano la malaria che funestava i luoghi vicino. Nel corso dei secoli infatti, la zanzara anofele, fu la vera strega della palude, insieme alla sua BFF: la malaria.

La Diaccia Botrona è una Riserva Naturale vicino a Castilgion della Pescaia nella Maremma grossetana, ideale per il birdwatching in Toscana

La bonifica

Proprio per debellare la malattia, i Lorena iniziarono nella seconda metà dell’Ottocento una grandiosa opera di bonifica, affidando i progetti all’ingegnere e matematico Leonardo Ximenes. L’uomo decise di non operare una grande opera, né di riempire di terra l’acquitrinio.

Fece costruire un edificio purpureo a due piani che chiamò casa delle cateratte. Qui, attraverso un vasto e complicato sistema di canali, si regolava l’afflusso delle acque, in modo da eliminare l’acqua stagnante e favorire la bonifica della zona. Al piano superiore dell’edificio abitavano le persone che si occupavano di aprire e chiudere manualmente le cateratte.

Oggi, quell’edificio è noto con il nome di Casa Rossa ed è il simbolo dell’area naturale. Al suo interno si trova il Centro Visite e il Museo Multimediale Interattivo in cui potrete osservare un documentario sulla storia della Riserva naturale e partecipare a giochi sulla flora e fauna del luogo.

La Diaccia Botrona è una Riserva Naturale vicino a Castilgion della Pescaia nella Maremma grossetana, ideale per il birdwatching in Toscana

La Diaccia Botrona è un luogo magico, popolato di fiori e animali normalmente lontani da noi, pieno di storia e leggende. Un luogo dove si respira la Natura Toscana, un luogo da visitare senza fretta, un luogo dove perdersi.

📍 PER APPROFONDIRE:

👉 Castiglione della Pescaia: perla della Maremma

👉 Oasi WWF Padule Orti Bottagone, la riserva naturale alle porte di Piombino

👉 Nella grande oasi naturale della Maremma, il gioiello dell’Oasi San Felice

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