8 Aprile 2021 2021-04-11T16:46:25+02:00 Equi Terme: quando il sottosuolo è meraviglia e caldo benessere TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: Cosa vedere a Equi Terme, borgo toscano famoso per le sue calde sorgenti di acqua termale e per le sue antiche grotte carsiche, abitate già dai tempi dell’uomo di Neanderthal. Equi Terme: sorgenti di acque curative sulle Alpi Apuane Lo stabilimento termale di Equi Terme si apre in uno splendido contesto panoramico. Gli impianti sono circondati dalle vette più alte delle Alpi Apuane, fra cui il Pizzo d’Uccello, in una suggestiva ambientazione che ricorda le Alpi svizzere. A questo si aggiunge il fascino del complesso carsico delle Grotte di Equi, una delle più evidenti manifestazioni del prezioso sottosuolo in cui si mineralizzano le acque benefiche del territorio. Breve storia di Equi Terme Il moderno complesso termale di Equi Terme nacque dall’intuizione dell’ingegnere e filantropo Carlo Tonelli che decise di sfruttare queste acque per lo sviluppo economico del paese. Nel 1894, durante gli scavi, fu rinvenuto un ampio luogo di sosta e ristoro risalente all’epoca romana imperiale. Edificato a pochi passi dal paese, lo stabilimento termale era composto da 5 padiglioni disposti a semicerchio, oltre a 2 piscine scoperte. La piscina, di forma ellittica, era utilizzata dagli uomini, mentre quella di forma rettangolare, nelle immediate vicinanze dell’Hotel Radium, era riservata alle donne. Gli impianti per le varie cure, quali: inalazioni, bagni speciali, docce e irrigazioni, si trovavano in un padiglione centrale adibito anche alle consultazioni mediche; i padiglioni laterali invece ospitavano i camerini per i 24 bagni coperti. Di questi, 12 erano impiegati per il bagno caldo a 40 °C; il resto era destinato al bagno a temperatura ordinaria (circa 27°C.), così come proveniva dalla sorgente. I piani superiori dello stabilimento erano sistemati in modo che potesse fermarsi anche chi non poteva permettersi il soggiorno in uno degli alberghi di Equi Terme. Alle due estremità di questi edifici si trovavano gli spogliatoi per chi voleva prendere il bagno nelle vasche esterne, divise a loro volta da un viale alberato. In occasione degli 80 anni dalla fondazione delle terme è stato collocato all’ingresso del parco un ritratto in bronzo del suo fondatore. 👉 Leggi anche: Tre borghi delle Apuane: Colonnata, Torano e Fantiscritti Le acque di Equi: sorgenti termali sulle Alpi Apuane Le acque termo-minerali delle sorgenti di Equi Terme, che alimentano lo stabilimento termale, sono propriamente acque salso-solfato-alcaline. La loro temperatura varia fra i 17° e i 27°C, con un valore medio di 24°C, che le classifica tra le sorgenti ipotermali. L’origine delle terme, in genere, si deve alla profondità che l’acqua piovana riesce a raggiungere. Più si scende, più la temperatura del suolo aumenta (1°C circa ogni 30 metri). Sui 3.000 metri l’acqua arriva alla temperatura di ebollizione formando vapore. La conseguente pressione agisce in senso contrario: attraverso le fessure del terreno l’acqua è sospinta in alto fino a scaturire in superficie, dando luogo alle sorgenti calde. Perché le acque di Equi Terme sono acque termominerali? In questo doppio percorso l’acqua, a causa del proprio potere solvente e della temperatura, si carica di elementi salini e di gas che trova nell’ambiente sotterraneo, ossia si mineralizza ed eventualmente si termalizza. E questa è la ragione delle acque termominerali. Il cloruro di sodio, derivante dalle rocce profonde del terreno, attribuisce particolare importanza terapeutica a queste acque che esercitano un’azione benefica sulla pelle, sul sistema nervoso e sullo stato generale, oltre a essere molto piacevoli da bere. I trattamenti del centro benessere di Equi Le acque termali di Equi sono oggi utilizzate sia per i trattamenti balneoterapici in vasca (con temperatura compresa fra 36° e 39° C.), sia per i bagni relax in piscina termale, con temperature che oscillano intorno ai 27°. Sono particolarmente indicate per affezioni dell’apparato respiratorio, per patologie cutanee, come psoriasi e dermatiti, per malattie dell’apparato osteo-articolare (artrosi, reumatismi, fibrositi, lombosciatalgie), oltre che per disturbi del sistema circolatorio, come flebopatie croniche e vasculopatie. Quanto ai trattamenti specifici, si spazia da quelli per le vie respiratorie – inalazioni, aerosol, docce nasali, nebulizzazioni e irrigazioni nasali – agli idromassaggi generali e localizzati, fino a ogni genere di trattamento estetico. Il Parco culturale delle Grotte di Equi Terme Il Parco culturale delle Grotte di Equi Terme è stato istituito per mostrare il complesso carsico sotterraneo, un insieme di cavità, cunicoli, sale, stalattiti, stalagmiti e laghi sotterranei. Il complesso carsico è censito come ‘geosito’ dal Parco Regionale delle Alpi Apuane; è inoltre riconosciuto come Geoparco nell’ambito della ‘European Geoparks Network’ UNESCO (EGN-GGN). Si è formato nel corso di centinaia di migliaia di anni grazie all’azione dell’acqua che, penetrando nelle fratture del calcare, ha formato una serie di suggestivi incavi di varie dimensioni. Visitare le grotte di Equi Terme Le grotte di Equi Terme si sviluppano per circa 1000 metri e si dividono in 3 parti. La Buca è conosciuta sin dagli inizi del Settecento e attrezzata per le visite turistiche nei primi Anni ’60 del secolo scorso; è attualmente considerata la parte fossile (“morta”) in cui l’acqua non scorre più. Le grotte vere e proprie sono state scoperte verso la metà del Novecento e attrezzate intorno alla metà degli Anni ’80; rappresentano la parte viva delle Grotte di Equi, in cui si susseguono varie sale adorne di ogni forma di concrezione naturale. La terza e ultima parte è esclusivamente speleologica, e da oggi è accessibile al pubblico tramite un percorso attrezzato in sicurezza con imbrago, casco e torcia. La Tecchia, la più celebre delle grotte di Equi Terme Col termine “tecchia” s’intende un riparo sotto la roccia, e così è chiamata la grotta più celebre del Parco di Equi Terme. La Tecchia divenne nota solo nel 1909, grazie all’archeologo Giovanni Podenzana. Si raggiunge attraverso il sentiero che sale su per la parete sinistra della valle del Fagli, ed è comunicante con la grotta della Buca. Tra il 1972 e il 1983, durante le campagne di scavo, furono ritrovate tracce dell’Uomo di Neanderthal del Paleolitico medio, utensili in pietra riferibili alla cultura musteriana, e resti di animali, quali l’orso delle caverne. La grotta della Tecchia fu poi riutilizzata durante l’Età del rame, nel III millennio a.C., come luogo di sepoltura ; più avanti, nel Medioevo, divenne invece un riparo. Una visita al Museo delle Grotte di Equi Terme Il Museo delle Grotte di Equi è collocato all’interno del Parco in un antico mulino ad acqua ristrutturato. Nel Museo è organizzato un percorso espositivo-didattico che contiene anche la fedele riproduzione 1:1 del gigantesco orso delle caverne (Ursus spaelaeus) e dell’uomo di Neanderthal (Homo neanderthalensis) con pannelli illustrativi sui primi abitanti delle Grotte e della Tecchia. 👉 Leggi anche: Grotta del Vento: nel ventre delle Alpi Apuane Caro affezionato lettore, adesso non resta che visitare Equi Terme e provare tutte le sue calde meraviglie sotterrane. Ma ci raccomandiamo: scrivici un tuo commento di viaggio, qui, su Facebook o su Instagram. La Redazione attende curiosa. 📍 PER APPROFONDIRE: 👉 Le Apuane a 360°: cosa vedere sulle Alpi toscane 👉 Le terme toscane: il più ampio sistema di centri benessere d’Italia 👉 Le mille e una frazione di Fivizzano in Lunigiana La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! 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