28 Marzo 2020 2020-07-13T21:34:20+02:00 Massa, tra marmo, spiagge, storia, e l’amore di grandi poeti TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: Nella parte settentrionale della Toscana, nella Valle del Frigido, alle pendici delle Alpi Apuane, a 5 km dal mare, si estende Massa, città medioevale dominata dal cinquecentesco castello dei Malaspina. Cosa vedere a Massa? Seguiteci in questo viaggio dal cuore di marmo e dal profumo di mare. Cosa vedere a Massa, la città dal cuore di marmo e il profumo di mare Posta tra Viareggio, Carrara e La Spezia, Massa è un centro di circa 70.000 abitanti che assume i caratteristici tratti della costa tosco-ligure in cui cielo, mare e terra si fondono insieme armonicamente creando suggestivi, cangianti, contrasti. Insieme con la gemella Carrara, Massa è conosciuta in tutto il mondo per l’estrazione e la produzione del marmo: Michelangelo visitava le cave di persona per scegliere i blocchi da cui poi avrebbe estratto i propri capolavori. Vicinissime tra loro, Massa e Carrara vengono spesso identificate come una singola città nonostante siano e rimangano completamente distinte. Scopriamo insieme cosa vedere a Massa, ma solo dopo aver percorso insieme le principali tappe della sua storia, dalla fondazione all’Unità d’Italia. Le origini di Massa Il nome “Massa” deriva dal termine con cui veniva designato nel basso impero un grande fondo agricolo. Il primo documento attestante le origini del luogo risale all’882. Successivamente, nel secolo X, Massa viene citata come curtis dei vescovi di Luni. L’abitato medievale della città si formò nei secoli XI-XII quando, su un colle lungo la strada pedemontana, andò consolidandosi un nucleo fortificato, feudo degli Obertenghi. Quella degli Obertenghi è una dinastia franca che inizia con Oberto I (Otbert o Odebertus), marchese di Milano e di Genova, conte di Luni, di Tortona, Genova e Milano e reggente della Marca, territorio che comprendeva la Lombardia (con la Svizzera Italiana), parte dell’Emilia, del Piemonte, della Liguria e della Toscana. L’arrivo dei Malaspina Il passaggio, assieme a Carrara, sotto i Malaspina, nel 1442, quindi sotto i Cybo Malaspina, nel 1553, segnò il rinnovamento urbanistico della città che venne definita come Massa Cybea. Influente fu la dominazione della famiglia Malaspina che la governò tra i secoli XV e XVI, organizzandone anche l’assetto urbano, il quale tuttavia mutò più volte nel corso dei secoli per raggiungere poi il proprio carattere definitivo sotto Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, che col titolo di Granduchessa (1809), ottenne il governo della Toscana in annessione all’Impero francese. Il governo della Granduchessa rivestì un’enorme importanza per l’architettura della città: da un lato sì riuscì a riorganizzare e migliorare alcune aree del centro storico, dall’altro però, purtroppo, vennero eliminate diverse antiche testimonianze precedenti, tanto che ad oggi non sono molte le tracce di origine medievale. Cosa vedere a Massa: Castello Malaspina Sicuramente ai primi posti della lista su cosa vedere a Massa, si trova uno dei pochi esempi del primo patrimonio storico di Massa, ovvero l’imponente Castello Malaspina, l’edificio più importante della città, ben visibile anche in lontananza. La Rocca, come viene spesso detta, venne costruita, tra i secoli XV e XVI (sebbene vi siano testimonianze di una presenza simile già fin dall’anno 1000), nel classico stile medievale: uno sperone roccioso arroccato nel rione di Massa Vecchia. Furono gli Obertenghi a dare origine alla prima fortificazione, con un’unica torre, intorno al secolo XI. Anche il grande imperatore Federico Barbarossa legò il proprio nome al castello assegnandolo a uno dei Malaspina, così come Castruccio Castracani, il famoso condottiero ghibellino di Lucca, che lo ampliò nel corso del suo breve governo. Oggi, il castello si fa ammirare in tutto il suo splendore medioevale ma anche rinascimentale: una cinta muraria arricchita da bastioni e ristrutturazioni avvenute durante il XV secolo. Affreschi e decorazioni in marmo ornano il complesso. 👉 Leggi anche: Massa e la Rocca Malaspina per dominare terra, cielo e mare Le porte della città Un tempo Massa era circondata da mura espressamente volute dal Principe di Massa Alberico Cybo-Malaspina. Furono completate nel 1667 ma demolite in parte nel 1860 a seguito della nuova urbanizzazione della città che andava espandendosi verso il mare. Oggi, in ricordo delle antiche mura, rimangono quattro porte: Porta Martana, Porta Quaranta, Porta del Castello Malaspina, Portone (o Porta di San Salvatore). Il lascito storico della famiglia Cybo è altrettanto importante. Questi erano nobili genovesi stabilitesi nel ducato di Massa grazie al matrimonio tra Lorenzo Cybo e Ricciarda Malaspina, ultima erede della sua famiglia. Palazzo ducale Cybo-Malaspina o Palazzo Rosso Il Palazzo ducale Cybo-Malaspina, costruito nel 1557 (oggi sede della Prefettura), è uno dei monumenti più interessanti di Massa. Conosciuto un tempo anche come Palazzo Rosso, venne edificato per volere di Alberico I Cybo Malaspina come sede di corte – trasformando quello che era il casotto di caccia dei Malaspina -, ma fu portato a termine soltanto dai successori, esattamente un secolo e mezzo dopo, tra la metà del XVII secolo e il 1705, su progetto di Giovan Francesco e Alessandro Bergamini. Il Palazzo Rosso, di grande effetto architettonico – settecentesco, di colore rosso scuro, con finestre decorate da bianchi stucchi marmorei -, si affaccia sulla Piazza Aranci, chiamata così per i caratteristici filari di aranci che la cingono su tre lati, dominandone l’estetica. Al centro c’è un monumento in marmo – eretto nel 1853 in onore dei duchi Francesco IV e Francesco V di Modena – con un obelisco alla cui base dipartono quattro statue-fontane raffiguranti leoni. Museo Diocesano In via Alberica, su un lato del Palazzo Ducale, si può visitare il Museo Diocesano. La sede è all’interno di uno dei palazzi storici di Massa: il “Palazzino dei Cadetti”. Costruito alla fine del Cinquecento da Alberico I Cybo Malaspina, subì diverse trasformazioni fino a divenire il palazzo dei primi dieci vescovi diocesani fino al 1970. Il museo ospita opere che rappresentano al meglio la storia artistica e religiosa del territorio, tra cui il Trittico del pittore Bernardino del Castelletto, il Tesoro della Cattedrale ed espressioni della devozione popolare realizzate da artigiani e artisti quali Jacopo della Quercia, Felice Palma, Agostino Ghirlanda, Domenico Fiasella. Il Duomo di Massa Percorrendo via Dante si giunge alla Cattedrale. In origine chiesa conventuale francescana, fu edificata alla metà del XV secolo per volontà del marchese Jacopo Malaspina. La moderna facciata (1936) della basilica intitolata ai SS. Pietro e Francesco è stata eretta a Duomo di Massa nell’Ottocento. Il tempio, interamente in marmo, presenta una struttura a una sola navata centrale e tre altari laterali, con due interessanti cappelle sul lato destro: la cappella delle Stimmate e quella del SS. Sacramento. Molto interessanti, la fonte battesimale, una Madonna del Pinturicchio, e un presepe del XVI secolo. Scendendo nel sepolcreto Cybo Malaspina e dei vescovi, s’incontra una cappella sotterranea nella quale c’erano le urne funerarie dei principi e duchi di Massa. In prossimità del Duomo si trova una piccola fontana cinquecentesca in marmo denominata “Battì del Barile” e poco distante si può ammirare l’antico portale del Salvatore. 👉 Leggi anche: Marmo bianco di Carrara, il cuore statuario delle Alpi Apuane Cosa vedere a Massa: gli edifici religiosi Nel cosa vedere a Massa, rientrano sicuramente anche altri edifici religiosi, come la moderna chiesa di San Sebastiano, completata nel 1978 e decorata con murales di Dino Cellino; la chiesa di San Giovanni decollato (1639-1641), che ospita dipinti di Luini e di Domenico Fiasella; la chiesa del Carmine (o di San Giacomo), del 1554, annessa al Monastero femminile di Santa Chiara; la chiesa dei Cappuccini, del XVII secolo, con Orto Botanico; la chiesa di San Rocco, che ospita tra l’altro un crocifisso ligneo di Michelangelo. Spostandoci all’esterno dal centro della città, troviamo l’Orto Botanico delle Alpi Apuane Pietro Pellegrini (3 ettari), altro luogo di sicuro interesse: una riserva naturale e un giardino botanico situato a 900 metri di altitudine in Pian della Fioba. Marina di Massa Scendendo verso il mare, a pochi minuti, si arriva fino all’elegante stazione balneare di Marina di Massa, collegata alla città da un lungo viale alberato. Numerosi i bar e i ristoranti, le caffetterie e le boutique di design. Lussureggianti le pinete e maestose le Apuane alle spalle a incorniciare un luogo amatissimo anche da poeti come Leopardi e Carducci. Ma Marina di Massa è soprattutto le sue spiagge di sabbia finissima, i suoi antichi stabilimenti balneari che risalgono ai primi anni dell’Ottocento, i suoi bagni termali. Leggera, soave, l’atmosfera che si respira in città, eccezionale l’accoglienza alberghiera. 📍PER APPROFONDIRE: 👉 Castello Malaspina di Fosdinovo: romantico weekend in Toscana 👉 Marina di Carrara: il borgo toscano un po’ ligure e un po’ emiliano 👉 Lunigiana: i territori svelati dell’antica diocesi di Luni 👉 Fondazione Henraux: arte, bellezza e cultura nelle cave di marmo La tua passione è la Toscana? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreVieri Tommasi CandidiScrittore & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/cosa-vedere-a-massa/" width="100%" count="on" num="3"]