Querceta di Seravezza (Lucca). Inizia sul Monte Altissimo il mio privilegio di vivere l’intensità del paesaggio di cava e la mia conoscenza con la Fondazione Henraux e con coloro che hanno reso possibile la nascita di questa realtà. In questo magnifico angolo di Toscana, la cava Cervaiole disegna un paesaggio dalle geometrie inedite che si intersecano tra i piani verticali e orizzontali del bacino marmifero.

Fondazione Henraux: arte, bellezza e cultura nelle cave di marmo

Paolo Carli, Presidente di Henraux mi accoglie negli spazi della Fondazione presso gli stabilimenti dell’azienda. Qui, in uno spazio di lavoro privilegiato, l’antica e ottocentesca segheria, oggi completamente rinnovata dallo straordinario progetto dell’Architetto Casamonti, si svolgono le attività della Fondazione Henraux. In questo luogo dove l’arte, l’innovazione e la tecnologia si muovono insieme, si parla di sperimentazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e produttivo del marmo.

Cava Cervaiole sul Monte Altissimo a Seravezza di Henraux SpA

Con il Presidente Carli incontro anche Edoardo Bonaspetti, Direttore Artistico della Fondazione Henraux. Insieme mi raccontano della complicità che nasce con gli artisti, della passione per la lavorazione del marmo, un lavoro difficile e delicato, e della ricerca continua che viene svolta per promuovere la straordinaria bellezza e preziosità dei materiali lapidei.

Paolo Carli, come è nato il progetto della Fondazione Henraux e qual è la sua mission?

Paolo Carli:La Fondazione Henraux nasce per recuperare e dare continuità al progetto originario di Erminio Cidonio, imprenditore illuminato, nonché creatore in Henraux negli anni ’60 di un grande laboratorio di arti contemporanee plastiche.

L’idea che ho voluto riprendere con la creazione della Fondazione è di ricostruire e proiettare nel futuro il patrimonio storico di Henraux. Il ruolo di questa organizzazione giuridica, che coinvolge i singoli ma che ha anche un proprio Consiglio di Amministrazione nel quale siedono i Comuni di Seravezza, Forte dei Marmi, Stazzema e la Provincia di Lucca, è di documentare in maniera rigorosa tutte le attività volte a presidiare il passato e il futuro della stessa, ma anche, e soprattutto, di promuovere e sostenere iniziative importanti come, ad esempio, il Premio Internazionale di Scultura – dedicato a Erminio Cidonio – nato per onorare con progetti culturali e scientifici la tradizione della lavorazione del marmo nei diversi ambiti della scultura, del design e dell’architettura.

Lo sculture Henry Moore con Erminio Cidonio, Henraux SpA

La Fondazione Henraux è sostenitrice di iniziative culturali riguardanti artisti di rilievo del panorama internazionale, ma è altresì attenta e presente sul territorio dove promuove progetti site-specific e mostre d’arte in luoghi pubblici quali, ad esempio, gli aeroporti toscani di Pisa e Firenze, o nei Comuni di Lucca, Forte dei Marmi, San Miniato, Seravezza.

Gli obiettivi sono di rendere fruibili al pubblico opere d’arte di proprietà della Fondazione, valorizzare la bellezza della Toscana e dei suoi territori e di mostrare la bellezza e l’unicità del marmo, questo straordinario e meraviglioso materiale plastico.

👉 Leggi anche: Marco Casamonti, l’architetto delle bellissime Cantine Antinori

La Fondazione Henraux pone al suo centro il marmo, quali sono le valenze di questo straordinario materiale oggi?

Paolo Carli:L’identità della Fondazione Henraux e la sua progettualità coniugano il valore della tradizione con le sfide di oggi, in termini di innovazione e costante ricerca delle potenzialità di questa incredibile pietra. Da un lato, quindi, riconoscere la propria cultura e dall’altro attivare collaborazioni che ci aiutino ad esplorare nuovi modelli di lavorazione e creazione.

Paolo Carli, presidenti di Heruax SpA e della Fondazione

Ci appassiona, ad esempio, collaborare anche con artisti che non si sono mai confrontati con questo materiale, perché possono offrire sguardi originali e spingere l’evoluzione della ricerca verso percorsi estremamente emozionanti, arricchendo la filiera produttiva.

Il prossimo anno la Fondazione compie 10 anni. Quali sono state le tappe fondamentali, quelle che hanno segnato un cambio di passo rispetto agli inizi?

Paolo Carli:Nel 2011 abbiamo creato, e non è stato facile, la Fondazione Henraux con il suo Statuto misto pubblico/privato. Nel 2012 si è tenuta la prima edizione del Premio Internazionale di Scultura in marmo, unico al mondo, e da allora non ci siamo mai fermati. C’è la volontà di costruire, di percorrere strade nuove, di lasciare tracce.

Questi 10 anni sono stati il trampolino di lancio di nuove idee e sono il punto di partenza per il compimento del progetto più importante che riguarda la Fondazione Henraux, ristrutturare gli edifici storici di grande pregio e bellezza, patrimonio dell’azienda, per sviluppare nuove visioni e restituire 200 anni di storia di Henraux e del territorio. Un investimento che ci proietta in un futuro importante“.

Premio scultura 2018 della Fondazione Henraux, con Anto Milotta e Zlatolin Donchev

Presidente Carli, qual è il valore e la ricaduta che la Fondazione apporta al territorio?

Paolo Carli:La cultura è ricchezza se la sappiamo riconoscere e gestire. La collaborazione con un artista produce lavoro, attenzione sul territorio e identità. Dobbiamo pensare a tutti questi fattori come sistemi aperti e permeabili. La Versilia, ad esempio, è storicamente un centro culturale in dialogo con le proprie maestranze artigianali e industriali. É un patrimonio riconosciuto internazionalmente che deve essere curato e alimentato“.

Presidente, se dovesse dare un suggerimento ai giovani ragazzi che si affacciano nel mondo del marmo, cosa gli direbbe? Quali opportunità si possono segnalare?

Paolo Carli:Prima di tutto ci deve essere curiosità e conoscenza. Alla Fondazione Henraux organizziamo corsi e workshop con istituzioni educative italiane e straniere. È un investimento di cui sentiamo la responsabilità. La capacità e la scelta di utilizzare certi mezzi espressivi nasce dalla formazione e dalla preparazione. Se un artista o un designer decide di lavorare con il marmo è perché ne riconosce le proprietà e i suoi valori unici. Naturalmente ogni sapere deve essere costantemente nutrito ed è un impegno culturale che Henraux ha a cuore“.

👉 Leggi anche: Art with Love, a scuola da Steven Ninnes per dipingere con il cuore

Cava Cervaiole sul Monte Altissimo a Seravezza di Henraux SpA

Per sapere ciò che accade ci rivolgiamo a Edoardo Bonaspetti, Direttore Artistico della Fondazione, quali sono i progetti realizzati e quelli in via di realizzazione?

Edoardo Bonaspetti:L’attività della Fondazione Henraux supporta progetti di artisti e istituzioni che prevedono l’utilizzo del marmo, e lavora alla creazione di mostre ed eventi espositivi. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo collaborato con Jenny Holzer e la GAMeC di Bergamo producendo una grande installazione in occasione della sua personale a Palazzo della Ragione. É seguito un progetto ambizioso con l’artista canadese Jon Rafman e la città di Montreal, per cui abbiamo realizzato due sculture pubbliche e permanenti che saranno inaugurate questa primavera. Le opere fanno parte di una ricerca avviata dall’artista sul valore della rappresentazione nell’epoca contemporanea.

Quest’anno, tra i vari impegni, abbiamo in programma tre importanti progetti. Stiamo lavorando con la Fondazione Furla alla personale di Nairy Baghramian che aprirà a settembre alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, e ad un’installazione della giovane artista americana Hannah Levy, curata da Cecilia Alemani, responsabile dei progetti d’arte della High Line di New York. L’opera sarà inaugurata quest’estate ed esposta per un anno lungo una delle passeggiate più belle della città, una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata convertita in parco. Seguirà un importante progetto per fine estate, a cui teniamo molto e che comunicheremo presto“.

Fondazione Henraux, Premio Scultura 2018, scultura di Diego Marcon

Salutiamo questo straordinario mondo con un’ultima domanda al Presidente Carli: quali sono gli scenari futuri della Fondazione e il sogno nel “cassetto”?

Paolo Carli:Sogno un’azienda solida con scenari ancora più sicuri e tranquilli sotto il punto di vista produttivo economico, per poter garantire alla Fondazione Henraux quella continuità aziendale dalla quale non si può prescindere per la sua attività artistica e culturale. La situazione che stiamo vivendo non è semplice, i mercati in questo momento molto volatili, ma ho la consapevolezza di riuscire a superare anche questo momento storico così come ne abbiamo superati tanti altri.

In “cantiere” c’è un sogno che sta prendendo forma: una partnership importante con cui realizzeremo l’evento che racconterà nel 2021 i 200 anni di Henraux, fondata nel 1821, e che rientrerà nel novero delle aziende storiche. Henraux, e la sua storia lo racconta, ha fatto scuola nell’organizzazione e nella gestione industriale di un’impresa lapidea, anche negli scontri sociali, nelle prime sindacalizzazioni, nei rapporti con parti politiche del territorio.

👉 Leggi anche: Marmo bianco di Carrara, il cuore statuario delle Alpi Apuane

Cava Cervaiole sul Monte Altissimo a Seravezza di Henraux SpA

Segue… quali sono gli scenari futuri della Fondazione e il sogno nel “cassetto”?

Il suo essere parte di quella storia d’Italia appena passata, che ha trasferito all’epoca contemporanea momenti forti, intensi, ha creato il suo percorso industriale, non prescindibile da quello sociale, artistico, culturale. Henraux ha una storia lunga, costellata di grandi momenti e di episodi storici: Erminio Cidonio che accoglie Henry Moore, il settore lapideo che vive una delle sue più belle rivoluzioni, la nascita di un nuovo assetto e di una nuova vita di tutto il comparto lapideo. Henraux è stata e continua ad essere protagonista della storia nel suo divenire.

Continuiamo ad accogliere qui i migliori artisti e scultori a lavorare e costituire, così facendo, una sempre più vasta cultura del marmo da unire ad una significativa collezione d’arte che crei un rinnovamento continuo del settore, del territorio, e delle mille visioni di cui siamo stati e continuiamo ad essere orgogliosi testimoni“.

Grazie Paolo, Edoardo, Manuela, Renzo, Filippo.

 

📍PER APPROFONDIRE:

👉 Fiammetta Vanelli: il cuore di marmo delle Apuane si trasforma in puro design

👉 Emanuele Giannelli: indagare la contemporaneità attraverso la scultura

👉 Moreno Ratti: la creatività che nasce dal quotidiano

Sei un abile Imprenditore Toscano? Sei un innovatore? Allora

Teniamoci in contatto

 


Crediti fotografici: Nicola Gnesi | Fondazione Henraux Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople

Informazioni sull'autore

Avatar photo
Web Writer & Ambassador of Tuscany
[fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/fondazione-henraux-scultura-marmo/" width="100%" count="on" num="3"]