4 / 5 – Montagna toscana da non perdere: dall’ombra delle miniere all’oscurità del mistero

7. Monte Amiata: Il Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore, l’oro tra le viscere della montagna

Qui tra il 1899 e il 1972 si estraeva il mercurio. Il museo permette di approfondire le vicende legate allo sviluppo e all’evoluzione delle miniere di mercurio nella zona del Monte Amiata, oltre al valore storico e culturale di questo patrimonio.

Il percorso espositivo ripercorre la vicenda storica e umana dei minatori, accompagnando il visitatore alla scoperta di come vivevano e lavoravano gli uomini che ogni giorno si calavano nelle profondità della terra.

In mostra, gli attrezzi da lavoro e gli indumenti d’epoca, una galleria di ritratti con foto antiche degli abitanti di Abbadia, ex minatori, famiglie e gruppi di operai, ma anche i diversi minerali estratti nella zona amiatina, e la spiegazione di come funzionavano i processi di lavorazione del mercurio. La sala finale, che conduce all’ingresso della Galleria Livello VII, ripercorre grazie ad audio, video e oggetti originali, le storie personali di alcuni minatori legate ai temi della fatica, del pericolo, del disagio, ma anche della solidarietà e della lotta per i diritti: una memoria che diventa espressione di un’intera comunità.

Dopo la visita al Museo è possibile salire sul vagone dei minatori e percorrere 250 metri sottoterra nella galleria dove sono ricostruite alcune ambientazioni di lavoro, corredate di utensili e macchinari. Un percorso affascinante e suggestivo adatto a famiglie con bambini, che in genere rimangono incantati dalla miniera.

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Il Monte Amiata in una tersa giornata invernale

8. Lunigiana: i misteriosi silenzi urlanti di Zeri

Il comune diffuso di Zeri – al confine tra Toscana, Liguria ed Emilia – è meta ideale per chi ama la montagna e il silenzio punteggiato dai rumori naturali di pregiate razze ovine e bovine che pascolano placidamente lungo i declivi. Qui piccoli borghi immersi tra le vallate dell’alta Lunigiana si mischiano a relax, storia, cucina tipica, sport e a un tocco di mistero.

Tra le attrazioni, il villaggio d’alpeggio della Formentara, un antico insediamento a oltre 1100 metri di quota, risalente ai primi del Cinquecento. Mentre di particolare interesse naturalistico è la Cascata della Colombara teatro, soprattutto nelle giornate estive, di spettacolari giochi di luce.

Per gli amanti del mistero c’è invece il Ponte dei Rumori che attraversa un canale molto profondo in cui, secondo oscure leggende locali, venne gettato il corpo di un indemoniato che anche da morto continuerebbe a gridare
D’altronde anche il piccolo borgo di Montelama è conosciuto come il paese dei maghi, perché la favolistica vuole che in passato fosse abitato da stregoni capaci di trasformare uomini in animali.

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Marta Pintus, Vice Caporedattrice e SEO Strategist di TscanyPeople, la rivista toscana
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