Monumenti in Toscana: quali non perdere

3 / 6 – Toscana, terra di città d’arte piene zeppe di monumenti

I monumenti imperdibili a Pisa, la mitica città della Torre Pendente

Pisa non è soltanto Piazza dei Miracoli, anche se i monumenti imperdibili sono tutti lì. Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1987, la piazza si trova a Nord-Ovest delle mura, quasi fuori dalla città. I tre complessi religiosi che la compongono simboleggiano le principali tappe della vita: il Battistero, la nascita, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la vita, e il Camposanto, ovviamente, la morte. Mentre la celeberrima Torre pendente fa parte del Duomo e ne rappresenta in realtà il campanile.

Vista sui monumenti di Pisa al tramonto: Torre, Duomo e Battistero

Siena: i monumenti da vedere nella città a forma di chiocciola

Famosa nel mondo per il suo Palio delle Contrade, il cuore della bellissima, medioevale, Siena è in Piazza del Campo – dove il Palio viene corso -, col suo Palazzo Comunale, la Torre del Mangia, il Museo Civico e la Fonte Gaia.

Altro must assoluto, una volta a Siena, è lo splendido Duomo, in marmo bianco e nero, e il relativo Museo ricolmo di capolavori artistici cittadini. Da non perdere nemmeno l’ospedale di Santa Maria della Scala né la Basilica Cateriniana di San Domenico.

I monumenti da non perdere a Lucca, la città delle cento chiese

Tutta racchiusa dentro possenti mura rinascimentali, percorribili e ciclabili per circa 4 chilometri, nel centro storico è assolutamente di ammirare il meraviglioso Duomo, e la stupefacente Torre Guinigi, sulla cui cima svetta un incredibile giardino pensile.

Persone sulla cima della Torre Guinigi, la torre con gli alberi di Lucca

Arezzo, i più bei monumenti della città dell’oro

Da visitare, ad Arezzo, è la magnifica Piazza Grande, con le logge del Vasari; la Basilica di San Francesco con gli splendidi affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca; e la Chiesa di San Domenico, col Crocifisso ligneo di Cimabue. Ma soprattutto colpisce l’occhio la Pieve romanica di Santa Maria Assunta (anno 1.000), il trait d’union fra due dei luoghi più iconici della città, con la sua magnifica facciata a tre portali e la strabiliante torre campanaria, detta “dalle cento buche”, per le bifore, un tempo dieci per ogni lato, che la rendono davvero unica.

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