27 Agosto 2019 2020-09-01T12:21:05+02:00 Sentiero delle Foreste Sacre: la cattedrale delle Foreste Casentinesi (parte 2) TuscanyPeople Barbara Noferi Share: Continua il nostro viaggio nel Parco delle Foreste Casentinesi lungo il Sentiero delle Foreste Sacre, affascinante itinerario tra il Casentino e il Mugello dove il Monte Falterona è il protagonista indiscusso, insieme agli antichi e fitti boschi che lo ricoprono. Sentiero delle Foreste Sacre: la cattedrale delle Foreste Casentinesi (parte 2) 👉 Leggi la prima parte dell’articolo sul Sentiero delle Foreste Sacre Da Campigna bisogna risalire fino al Passo della Calla seguendo il sentiero che taglia i tornanti della strada. Dal valico si prende la pista forestale che corre nei pressi del crinale tra le riserve integrali di Sassofratino e della Pietra, in uno scenario forestale incantato. In questa parte del Sentiero delle Foreste Sacre, il bosco è una distesa compatta e continua, da cui si esce dalla cima di Poggio Scali (1.520 metri). Dopo il Passo del Porcareccio si attraversano alcune radure acquitrinose prima di incontrate la più vasta apertura di Prato Bertone. Qui si lascia la cresta per scendere attraverso gli altissimi abeti che accompagnano il cammino fino al muro perimetrale del Sacro Eremo, da dieci secoli straordinaria isola di raccoglimento e preghiera nella selvaggia vastità della foresta. Il Sacro Eremo di Camaldoli e le Foreste Sacre Dall’Eremo si scende in direzione di Camaldoli lungo il sentiero che taglia i numerosi tornanti della strada. Dopo un laghetto che un tempo veniva usato come peschiera dai frati si incontrano le tre croci in legno che in passato segnavano il limite della clausura eremitica. Scendendo a fianco del Fosso di Camaldoli nell’umidità del bosco si incontrano un paio di cappelle in pietra e poco dopo si arriva all’omonimo monastero, casa-madre dell’ordine fondato da San Romualdo nel 1024. Una bella fontana col simbolo camaldolese delle colombe congiunte vigila l’ingresso. Dal ponte sul Fosso di Camaldoli si sale subito nel bosco, che offre rare vedute del monastero, fino ad arrivare al rifugio Cotozzo. 👉 Leggi anche: Camaldoli, dove si incontrano storia, natura e spiritualità Direzione Badia Prataglia Si continua il Sentiero delle Foreste Sacre tra faggi e abeti giganteschi, incontrando la Fontana della Duchessa e poco dopo la strada asfaltata fra il Sacro Eremo di Camaldoli e il Passo Fangacci, che si segue in salita. In breve si raggiunge la radura di Prato alla Penna e da lì il Passo dei Fangacci tagliando attraverso la faggeta. Si segue ancora la strada per poche centinaia di metri, quindi si riprende il sentiero di crinale che subito si biforca: a sinistra si va in meno di mezz’ora al Monte Penna, deviazione consigliabile per la straordinaria veduta degli impervi valloni ammantati di foreste che convergono verso il lago di Ridracoli. L’Alta Via continua invece risalendo Poggio allo Spillo e, poco dopo, lascia il crinale al Passo della Crocina per scendere lungo lo scosceso Fosso del Puntone fino alla radura di Campo all’Agio. Da lì andando a sinistra si va direttamente al Rifugio Carbonile, lungo la strada per il Passo dei Mandrioli; in alternativa si può scendere direttamente a Badia Prataglia, dove l’antica chiesa abbaziale merita sicuramente una visita. Visitiamo la località di Rimbocchi e le Foreste Sacre Ecco una tappa per uscire dalle foreste che circondano Badia Prataglia e giungere in Vallesanta, alle porte del Sacro Monte della Verna. Si può abbreviare il Sentiero delle Foreste Sacre salendo direttamente al Passo dei Mandrioli ed evitando la deviazione per Frassineta. Dal Carbonile si segue la strada verso il Passo dei Mandrioli per poche centinaia di metri, voltando poi a sinistra in direzione del Passo dei Lupatti; da qui si raggiunge il Passo dei Mandrioli lungo il crinale. Dal valico si segue una mulattiera sassosa che si dirige a oriente fino a costeggiare il Monte Zuccherodante sul versante toscano. Poco dopo si incrocia il sentiero che scende dal Passo della Serra, valico attraversato da una mulattiera che per secoli fu un’importante via fra la Romagna e l’Italia centrale; in un paesaggio ora più aperto si segue il tracciato dell’antica via in direzione della Vallesanta, la valle del Corsalone dominata dal profilo del Monte Penna. Toccando le Case di Serra e poi di Corezzo si scende fino al fondovalle del Corsalone, risalendone il versante opposto fino a Frassineta, in bella posizione panoramica. In breve si scende nuovamente nel fondovalle passando per Cà Santicchio e direttamente a Rimbocchi, località raggiungibile evitando molto dislivello passando da Serra. L’arrivo al Santuario de La Verna Da Rimbocchi si segue la strada per Chiusi per un breve tratto, quindi si attraversa il torrente e si sale a Casalino; una ripida salita porta poi alla dorsale soprastante e da lì a superare la strada che contorna il Monte Penna. In breve si arriva ai piedi delle rupi, attraversando antiche frane avvolte dalla foresta, fino a che si giunge alla base della Falesia del Precipizio, alla cui sommità si affacciano gli edifici del Santuario de La Verna. Varcato un cancello si incrocia l’antico viottolo lastricato che sale da La Beccia, principale accesso pedonale al Santuario: ricordiamo, che lungo questa via San Francesco salì al monte per la prima volta quasi 8 secoli fa, accolto da uno stormo di uccelli in festa. Non resta quindi che programmare la partenza alla scoperta del Monte Falterona e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi lungo il magico Sentiero delle Foreste Sacre. PER APPROFONDIRE: 👉 Casentino: 5 luoghi assolutamente da scoprire 👉 Abbazie in Toscana, il viaggio di un cavaliere errante 👉 5 leggende del Casentino tra storia, mito e tradizione La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreBarbara NoferiBlogger, Giornalista & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/parco-casentino-sentiero-foreste-sacre/" width="100%" count="on" num="3"]