Viaggio in 5 tappe lungo la Costa degli Etruschi

Quello che vi proponiamo oggi è di seguire il nostro bellissimo viaggio lungo Costa degli Etruschi, 5 tappe di assoluto splendore. Parliamo di circa 90 chilometri di costa toscana – tra i più suggestivi in assoluto – che da Livorno si allungano fino a Piombino, in un magnifico, multiforme, paesaggio costiero, premiato in più tratti da Bandiere Blu per la qualità dell’acqua e dei servizi turistici.

Noi, partendo la mattina presto, abbiamo coperto il tratto abbastanza bene in un’intera giornata, altrimenti è sempre possibile dividerlo in due giorni dormendo una notte a metà strada.

Costa degli Etruschi in Val di Cornia lungo il percorso delle torri costiere della Val di Cornia

Prima tappa sulla Costa degli Etruschi: da Livorno a Castiglioncello

Percorriamo la litoranea in macchina. È un giornata fresca ma assolata, non fa freddo, non fa caldo, l’ideale per esplorare la natura meravigliosa che ci appare davanti. Questo tratto di costa livornese è caratterizzato da attraenti calette di ciottoli che si perdono in un mare dai profondi riflessi blu. Qui i fondali rocciosi sono l’ideale per gli appassionati di diving e snorkeling.

Quercianella

Ecco Quercianella, immersa nel verde della pineta e della macchia mediterranea. Il mare s’infrange bianco, rumoroso, sulla scogliera. Qui si alternano spiagge ghiaiose a calette nascoste nel verde. Le tre principali sono: Chioma, fatta di sassi e ciottoli, Quercianella, adiacente al porticciolo, e Rogiolo, fatta di ghiaia.

Castiglioncello

Raggiungiamo Castiglioncello, “la perla del Tirreno”, che non ha bisogno di tante presentazioni. Alberto Sordi ne rimase affascinato al punto da acquistare una villa sul lungomare. Erano i ruggenti Anni ’60 del cinema, del boom economico, del bel mondo, e la zona andava terribilmente di moda con queste sue scogliere rosse a picco sul mare, le baie riparate, le spiagge e le calette di acqua limpida, tutte da scoprire. E, poi, ovviamente, ecco la solita pineta, tipica della Costa degli Etruschi, capace di ispirare artisti come i Macchiaioli, oltre a registi, scrittori e poeti d’ogni genere. Oltretutto qui c’è anche un centro culturale molto vivace, tanto che il Castello Pasquini ospita ogni anno rassegne di danza, premi letterari e filosofici, convegni internazionali.

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Castiglioncello è un paese della costa livornese, detta la perla del Tirreno

Seconda tappa sulla costa toscana: Castiglioncello a Marina di Bibbona

Vada

Dopo esserci fermati un po’ a Castiglioncello, saltato a pie’ pari Rosignano Solvay – essendo poco affascinati dalle “spiagge bianche” originate non dalla natura benevola ma dalla fabbrica di soda che dà il nome al luogo – approdiamo a Vada, che ci riempie gli occhi con le sue ampie spiagge di fine sabbia chiara, lunghe oltre 5 km, e le sue acque limpide, più volte premiate con la Bandiera Blu.
Molto interessanti qui sono le secche, questi bassi fondali perfetti per la pesca. Il vento spira costante, piacevole, sulla Rada del Saraceno, sulla Pineta di Pietra Bianca, sul Molino a Fuoco, sulla Mazzanta, tutti angoli di natura incontaminata da vedere, da gustare.

Le marine di Cecina e Bibbona

Raggiungiamo il litorale di Cecina, una lunga striscia di sabbia morbida in cui si alternano stabilimenti balneari e spiagge libere, delimitata dal verde retrostante della macchia mediterranea. È tutto circondato da vaste pinete marittime secolari che costituiscono la Riserva Naturale Biogenetica dei Tomboli di Cecina.

Oltre, Marina di Bibbona – chiamata anche Marina del Forte, per il suo Forte che risale al 1785 – mette in mostra i suoi affascinanti tomboli e le sue dune, con la bassa vegetazione che separa la spiaggia dall’entroterra. Un paesaggio piacevole, rilassante, in cui ci lasciamo accarezzare dal vento e dal sapore di salmastro che circonfonde i nostri volti.

La Costa degli Etruschi tra Marina di Cecina e Bibbona

Continua il viaggio lungo la Costa degli Etruschi: da Marina di Bibbona a San Vincenzo

Dopo un po’ di riposo, abbiamo superato Marina di Castagneto Carducci, dove non solo è possibile visitare il Forte Lorenese e Villa Margherita, costruita all’inizio del XX secolo dai conti Della Gherardesca, ma anche Bolgheri, con le sue cantine famose in tutto il mondo, sopra ogni altra quella della Tenuta San Guido.

San Vincenzo

Il nostro viaggio lungo la Costa degli Etruschi ci porta a San Vincenzo. Anche qui troviamo spiagge di sabbia chiara, finissima, oltre all’affascinante, antica, Torre di San Vincenzo, insieme a varie fortificazioni e vedette di avvistamento. Bello il Parco Costiero di Rimigliano, un’oasi floro-faunistica direttamente sul mare. Ma noi per oggi abbiamo altri programmi. Al porto turistico prima mettiamo qualcosa sotto i denti, poi ci dirigiamo nel nostro noleggio barche in Toscana di fiducia e affittiamo una Jenneau Merry Fisher 855 per una mezza giornata. Siamo eccitati, curiosissimi di osservare la costa dal mare.

Porto turistico di San Vincenzo sulla costa degli Etruschi in Toscana

In barca da San Vincenzo a Populonia

Il mare non è calmissimo, le onde sbattono con dolce violenza sulla chiglia, ci trasmettono l’idea del movimento insieme a echi di antichi viaggi etruschi, romani, pirateschi, in mezzo ad acque tra le più belle del mondo.

Populonia

Ed è infatti davanti a uno dei più importanti centri della civiltà etrusca, Populonia, che arriviamo, gettando l’ancora nell’emiciclo del Golfo di Baratti. Qui il mare è più calmo, e l’acqua varia da un blu intenso a un celeste chiaro, tra molte sfumature cangianti.
A Populonia gli Etruschi lavoravano il ferro, tanto che ancora oggi la sabbia assume un colore nero-argenteo che brilla al sole. Dietro la spiaggia, la pineta, coi pini marittimi piegati dal vento di secoli.

Doveroso, per chi viene da terra, visitare quel vero e proprio museo a cielo aperto che è il Parco Archeologico di Baratti e Populonia: in basso la necropoli, in alto l’acropoli, da cui, nei giorni di cielo nitido, si possono ammirare i profili dell’Elba e della Corsica. Noi, dal mare, possiamo solo intuirne le forme.

Il Golfo di Baratti è una delle spiagge più belle della dell'Alta Maremma: una fresca pineta, acque limpide e i resti etruschi di Populonia

Da Populonia verso Piombino, baluardo meridionale della Costa degli Etruschi

È pomeriggio inoltrato. Dopo una breve sosta nel delizioso porticciolo di Baratti, proseguiamo, capelli al vento, verso Piombino, l’ultima delle nostre 5 tappe terra-mare lungo la Costa degli Etruschi. A sud di Baratti si notano piccole insenature rocciose, spiagge di ciottoli, scogli, oppure baie incantevoli immerse nella vegetazione che arriva quasi fino al mare, come Buca delle Fate, Spiaggia Lunga, Fosso alle Canne, Cala Moresca e Parco di Punta Falcone, sede dell’Osservatorio astronomico cittadino. Per chi viene da terra, si tratta dei deliziosi golfi che s‘incontrano sulla Via dei Cavalleggeri, percorso utilizzato dai Granduchi di Toscana per la sorveglianza del Promontorio di Piombino.

La nostra bellissima avventura sulla Costa degli Etruschi finisce qui. Ma per chi viaggia sulla terraferma, proseguendo verso sud è possibile raggiungere la splendida spiaggia del Parco della Sterpaia, così come l’Oasi WWF del Padule Orti Bottagone, tappa obbligata per gli amanti del bird watching. Tornando indietro verso San Vincenzo, dove dovremo riconsegnare la barca, ci sentiamo grati verso questa fantastica terra a cui apparteniamo e che non finisce mai di meravigliarci con la sua straordinaria bellezza.

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Piazza Bovio a Piombino è una delle piazze più belle della Toscana, con vista sull'Isola d'Elba

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Foto Castiglioncello, Golfo di Baratti e San Vincenzo: ©StevanZZ
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