4/7 Un Medioevo poco di-vino, ma alla fine nasce il Chianti…

Il vino toscano nel Medioevo

Con la conquista dell’Etruria meridionale da parte dei Romani, si assisté a un più massiccio popolamento delle campagne e a un accrescimento della popolazione rurale. Anche nel Tardo Impero la Toscana figura come regione produttrice di vino, sebbene di qualità non elevata.

Nell’Alto Medioevo

La storia del vino in Toscana prosegue nell’Alto Medioevo con l’arrivo delle invasioni barbariche. A causa delle distruzioni, dell’abbandono dei terreni, del crescente impaludamento, della diminuzione della popolazione, le invasioni barbariche portarono a un cambiamento radicale nella vita agricola della regione. Ma dall’XI secolo, grazie all’importanza del vino nella liturgia cristiana, tornò il desiderio e la volontà di produrre vini di migliore qualità. Grazie ai vescovi, agli abati e a tutti gli ordini religiosi in genere, s’iniziò a coltivare a vite i terreni intorno a chiese, conventi e monasteri in tutta la regione. Nel cuore della stessa città di Firenze c’erano vigne, come testimoniato dalle tuttora esistenti via della “Vigna Vecchia” e via della “Vigna Nuova”.

Simbolo del Chianti Classico Gallo Nero

Il Basso Medioevo

Dal XII secolo questo sviluppo si allargò grazie all’uso alimentare del vino presso i fedeli. Si coltivava la vite sia in pianura che in collina, e il paesaggio toscano a poco a poco assumeva nuove forme. In questo mutevole contesto cambiavano le tecniche di coltura, la vendemmia, la vinificazione, le figure stesse del contadino e del vinattiere. Nella Toscana del Medioevo, i vini bianchi (ricavati dai trebbiano o dalla vernaccia) erano preferiti ai rossi. L’uva non era di gran qualità, per cui si ricorreva alla pratica del “governo“, ossia si aggiungeva al mosto in ebollizione, e poi al vino vergine, la spremitura di una speciale “raverusca” o “lambrusca” il cui succo donava colore al vino.

Nel 1282 cu fu la fondazione della corporazione dell’Arte dei Vinattieri, e sempre di quel periodo sono le notizie sui vitigni greco,trebbiano, malvasia, aleatico.

Del vino Chianti si parlò per la prima volta nel Trecento, quando fu fondata la “Lega del Chianti”, sotto la giurisdizione di Firenze, e fu creato come emblema il celebre “Gallo nero”, ancora oggi simbolo dei vini del Chianti Classico.

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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