8 Gennaio 2019 2019-12-10T13:58:48+01:00 Bianca Cappello, intrighi, trionfi e morte di una Granduchessa TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: Bianca Cappello è una figura affascinante della storia di Firenze e dei Medici. Donna di rara bellezza di viva intelligenza, fu prima amante e poi moglie del Granduca Francesco I. Sulla sua morte, così come su quella del suo nobile sposo, avvenute contemporaneamente e nello stesso luogo, aleggia la mano fratricida del cardinal Ferdinando, fratello minore di Francesco, divenuto poi Granduca di Toscana Bianca Cappello, intrighi, trionfi e morte dell’amante e moglie di Francesco I Se Giovanna d’Austria è uno dei due estremi di un binomio d’infelicità, o se non altro d’indifferenza, quello tra lei e il legittimo consorte Francesco I de’ Medici, granduca di Toscana, Bianca Cappello è al contrario l’estremo di un binomio di felicità, o se non altro d’amore reciproco, quello tra lei e lo stesso uomo di prima, il suo amante, Francesco I de’ Medici, Granduca di Toscana. Un triangolo zoppo, diciamo così, in cui a uno dei vertici spetta solo prole e ufficialità, mentre agli altri due tutto il resto. E non solo. Perché Bianca riceve dal destino, oltre al sincero e appassionato amore di Francesco, anche il legittimo titolo di granduchessa di Toscana, una volta scomparsa Giovanna. Ma torniamo indietro nel tempo. Chi è Bianca Cappello? Chi è Bianca Cappello? Bianca proviene da una potente e antica famiglia veneziana ed è stata allevata nell’agio. È generosa e appassionata, ma soprattutto possiede una bellezza opulenta che viene esaltata dai più grandi pittori del Rinascimento. In un ritratto attribuito a Tiziano, tra i pochi che ci sono pervenuti, custodito nella Galleria dell’Accademia di San Luca a Roma, sono raffigurati il suo ovale perfetto e i tratti regolari del suo viso incorniciati da una massa, tutta cinquecentesca, di capelli ramati. La fanciulla ha ereditato l’avvenenza dalla madre, Pellegrina Morosini, la prima moglie di Bartolomeo Cappello: Michele de Montaigne, riferendosi a lei, parla di “bellezza imperiosa”, occhi azzurri e brillanti e corpo perfetto, quasi fosse modellato dalle sapienti mani di un artista. Bianca però cresce con la seconda moglie di Bartolomeo, Lucrezia Grimaldi, una donna aspra e severa, una vera e propria matrigna. Per questo, forse, quando, ormai quindicenne, riceve le attenzioni di un fiorentino, il ventiquattrenne Pietro Bonaventuri, intravede subito la possibilità d’evasione. Le basta affacciarsi alle finestre di casa sua per fare invaghire il giovane gentiluomo di famiglia decaduta – impiegato al banco della famiglia Salviati – che lavora dall’altra parte del canale. In fuga d’amore a Firenze I due organizzano la fuga d’amore e scappano a Firenze, forse portandosi dietro alcuni gioielli della famiglia Cappello. Su Pietro viene subito posta una taglia di 2000 ducati a beneficio di chi riuscirà ad assassinarlo, mentre per lei, sospetta ladra, la Serenissima emette un provvedimento di rientro forzato. Sulla Laguna scoppia lo scandalo e i rapporti tra la città veneta e quella toscana rischiano seriamente di deteriorarsi, tanto che, come ritorsione, uno zio dello sposo, Giambattista Buonaventuri, viene gettato nelle galere veneziane – i famigerati ceppi -, dove muore di stenti. La giustizia dell’epoca. Dal canto suo il granduca Cosimo I non ha nessuna intenzione di piegarsi alle pressioni di uno stato straniero, e, al contrario, protegge la coppia rifugiatasi nella sua città, tra l’altro in dolce attesa di un figlio. Tuttavia Bianca Cappello comprende subito che la vita con Pietro sarà molto più dura di quanto aveva vagheggiato a Venezia: la famiglia di lui vive in realtà in condizioni modeste, è costretta al logorante lavoro quotidiano, e ben presto la ragazza si sente tradita, raggirata. Nel mentre Francesco I de’ Medici subentra a Cosimo nel trono granducale. Il nuovo Signore della Toscana è molto diverso dal padre. Ha un temperamento inquieto, votato alla ricerca intellettuale, è appassionato di chimica e di scienze naturali, ma anche di arte e di scienze occulte. Il matrimonio con Giovanna d’Asburgo, ormai lo sappiamo, è una faccenda tra casate, ma tutt’altro che felice. Amore a prima vista Non si sa come Bianca Cappello e Francesco si conoscano, ma si sa che lui perde subito la testa per lei così come a suo tempo l’aveva persa Pietro Bonaventuri, l’attuale marito. Francesco inizia a donarle ville e palazzi, tra i quali quello famoso di via Maggio (ribattezzato palazzo Bianca Cappello), vicinissimo a Palazzo Pitti, perché possano incontrarsi con facilità. Sono entrambi ancora sposati, e la velenosa corte fiorentina chiacchiera, teme, non vede di buon occhio l’intrigante veneziana, anche se forse il più preoccupato di tutti risiede a Roma, il cardinal Ferdinando, fratello di Francesco: è lui, prima degli altri, che non riesce né mai riuscirà ad accettare la figura di lei – la “pessima Bianca” la chiama – neppure quando diventerà granduchessa a tutti gli effetti. La ragazza vanta un solo alleato all’interno della famiglia, Isabella, la “stella di casa Medici”, abilissima amministratrice dei beni e guida del casato, molto più talentuosa in questo del fratello Francesco piuttosto refrattario alla routine e all’amministrazione, tanto da rifugiarsi spesso nello studiolo di Palazzo Vecchio dove si dedica ai suoi interessi culturali, scientifici ed esoterici. Il marito di lei e la moglie di lui E il marito di Bianca Cappello? Pare non soffra troppo, che sia addirittura compiacente, senz’altro comprato da Francesco a suon di favori e monete, finché però un giorno non viene trovato morto assassinato sulla via del ritorno della casa della sua amante. Le famiglie allargate dell’epoca. C’entra il Granduca? non c’entra? Non si saprà mai. Quel che è certo è che ora Bianca, in un modo o nell’altro, non è più sposata, e che lo scandalo è un po’ smussato. La granduchessa Giovanna sta dando al marito solo figlie femmine, è uno dei suoi più grandi crucci, mentre pare che Bianca Cappello dia un’altra dura stoccata alla rivale, mettendo alla luce, nell’agosto del 1576, un maschio, Antonio. C’è chi dice che non sia suo, ma poco importa perché, ironia della sorte, stavolta Giovanna ce la fa e partorisce il primo maschio di 7 figli, Filippo, che però vivrà solo 4 anni. Un matrimonio segreto In una incredibile girandola di colpi di scena anche Giovanna muore cascando dalle scale, e nel giro di un mese Bianca Cappello e Francesco I de’ Medici si sposano in gran segreto. Ormai non c’è più nemmeno un ostacolo tra loro. O forse uno c’è ancora: il cardinal Ferdinando, fratello di Francesco. Il segreto delle nozze non resiste a lungo e adesso, guarda caso, anche l’ostile Serenissima accoglie favorevolmente la notizia del matrimonio tra il Granduca di Toscana e una sua (ex) fanciulla sciagurata che torna magicamente a essere “Figliuola di Venezia” e gran vanto della Repubblica. Ah, come cambiano i termini della questione cambiando le prospettive. Francesco però non vuole un matrimonio morganatico, no, tutta la città deve inchinarsi di fronte alla nuova Granduchessa, e così nel 1579 si celebra in pompa magna una seconda cerimonia pubblica. E Bianca Cappello stravince su tutti i fronti. Una nuova vita Inizia un periodo d’oro per la coppia che può muoversi liberamente tra le tante, splendide ville di proprietà medicea, anche se una rimane la preferita dalla veneziana, quella di Pratolino (oggi Villa Demidoff), sulla strada tra Bologna e Firenze. È stata riadattata da Francesco in omaggio a Bianca Cappello, è lontana dalla famiglia e dall’ostilità fiorentina, arricchita da favolosi giardini creati da grandi artisti e adornata da stupefacenti fontane automatiche. Ma più di tutto è proprio Bianca che la nobilita con le sue qualità filantropiche e la sua viva intelligenza. Le nobildonne che inizialmente la avversavano adesso seguono i suoi dettami, il suo gusto raffinato, imitando i suoi merletti veneziani e quei particolari colletti che sfoggia con tanta grazia. Nonostante i nemici e il popolino maligno, che continua a mormorare come lei sia una strega dedita alle arti magiche perché solo così può mantenere intatta la devozione del suo Signore, Bianca Cappello vive un sogno a occhi aperti. La fine di una favola Ma i sogni, si sa, non durano a lungo, e così anche per lei arriva il brusco risveglio dalla sua favola personale. Sappiamo quanto il cardinal Ferdinando detestasse la “pessima Bianca”, ed è proprio col Cardinale – futuro Granduca di Toscana – che lei e Francesco si ritrovano, nel 1587, nella villa medicea di Poggio a Caiano. Per la Granduchessa potrebbe essere l’ennesima occasione di addolcire, con tolleranza e magnanimità, i rapporti tra il marito e il cognato, invece trova ad aspettarla la morte. Dopo una battuta di caccia, Francesco accusa nausea e forti dolori al petto e all’addome. Dopo circa 12 ore anche Bianca Cappello accusa gli stessi sintomi. Il Cardinale, al contrario, sta benissimo. I due versano in una triste agonia, in stanze separate l’uno dall’altra per volere del cognato – che impedisce anche ai visitatori di incontrarli -, per 11 giorni, fino alla morte. Un drammatico epilogo “Dite per me addio al mio signore Francesco de’ Medici – confida Bianca Cappello al suo confessore, fra Maranta – e ditegli che gli sono sempre stata fedele ed amorosa […] ditegli che lo prego di perdonarmi, se in qualche modo lo avessi offeso.” È il drammatico epilogo del loro idillio che Firenze non ha mai accettato. Si pensa sia stata la malaria, una particolare febbre terzana perniciosa che allignava nell’area, ma molti sospetti cadono sull’arsenico – sostanza incolore, inodore, insapore – e sulla mano fratricida del cardinale. La coppia viene riportata insieme a Firenze, ma mentre Francesco è imbalsamato e sepolto nella Basilica di San Lorenzo con tutti gli onori, a Bianca vengono negate le esequie di stato e il suo corpo è sepolto in un luogo sconosciuto. Nelle Cappelle Medicee, di tutte le granduchesse, manca solo lei, Bianca Cappello. Damnatio memoriae Ferdinando, ormai nuovo granduca, fa partire immediatamente la sistematica damnatio memoriae nei confronti della cognata che già era toccata ad altre donne in casa Medici (Livia Vernazza): la maggior parte dei suoi ritratti viene bruciata, i suoi busti distrutti così come le monete coniate in suo onore, mentre lo stemma dei Cappello è ovunque cancellato e sostituito con quello della prima granduchessa, Giovanna d’Asburgo. Se questa non è un’auto-accusa di duplice omicidio, poco ci manca. Recenti colpi di scena Nel 2004, riesumato il corpo di Francesco e ritrovati alcuni tessuti del fegato di Bianca Cappello, le meraviglie della scienza medica confermano la morte per arsenico e di conseguenza il duplice omicidio a opera della mano assassina del cardinal Ferdinando. Ma nel 2011, ultimo colpo di scena in una vicenda che dai colpi di scena ha tratto la sua forza storica – ma sarà davvero l’ultimo colpo di scena? – ecco che le meraviglie della stessa scienza medica confermano che entrambi i coniugi avevano la malaria. Pertanto? Fu malattia o omicidio? A tutt’oggi non ne siamo certi. Forse Bianca e Francesco devono ancora scrivere, a distanza di oltre quattro secoli, il vero e definitivo epilogo della loro storia. Scopri come diventare “Ambasciatore di TuscanyPeople” ed essere premiato. Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreVieri Tommasi CandidiScrittore & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/bianca-cappello-e-francesco-de-medici/" width="100%" count="on" num="3"]