Breve guida a 10 dei più bei borghi della montagna toscana per trascorrere un weekend alla scoperta di luoghi affascinanti tra antiche mura e natura incontaminata.

I più bei borghi della montagna toscana

Di cosa parleremo in questo articolo:

  • Garfagnana: Barga e Coreglia Antelminelli
  • Mugello: Palazzuolo sul Senio e Scarperia
  • Monte Amiata: Abbadia San Salvatore e Santa Fiora
  • Lunigiana: Fivizzano e Bagnone
  • Casentino: Poppi e Pratovecchio Stia

La Toscana è notoriamente terra di colline, tanto che in effetti i suoi bassi rilevi ondulati occupano il 66,5% dell’intero territorio della regione. Ma del restante 33,5%, il 25,1% è occupato dalle montagne, che lasciano quindi alla pianura un misero 8,4%. Montagne che tra l’altro raggiungono quote anche ragguardevoli, come: i 2.054 mt slm del Monte Prado che si eleva sullo spartiacque dell’Appennino tosco-emiliano; i 1.946 mt slm del Monte Pisanino, tra le Alpi Apuane; i 1.944 mt slm del Corno alle Scale, sempre sull’Appennino tosco-emiliano.

Lago Scaffaiolo con vista sul Corno alle Scale sull'Appennino tosco-emiliano

10 tra i borghi montani più belli di Toscana

Oltre alle colline, sono famosi anche i borghi collinari toscani, mentre spesso, a torto, si parla meno dei borghi della montagna toscana, quando, a diverse altitudini, ce ne sono di veramente notevoli, spesso anche annoverati tra iBorghi più belli d’Italia”. Noi ne abbiamo scelti 10 per voi, ma potrebbero essere molti di più se lo spazio web non fosse tiranno.

Seguitici allora in questo nostro excursus sui più bei borghi montani di Toscana.

Il borgo di Equi Terme è un borgo toscano arroccato sulle Alpi Apuane

Garfagnana: Barga e Coreglia Antelminelli

Barga

Il primo dei 10 borghi della montagna toscana che abbiamo selezionato è Barga. Il paese risale all’età longobarda dell’Alto Medioevo ed è annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia“. Dominato dal castello e protetto da una bella cinta muraria, Barga si fa apprezzare per l’irregolare ragnatela di vicoli e di piccole piazze in cui scoprire il fascino dei suoi antichi edifici. Seguendo via del Pretorio, ecco che si aprono, su ambo i lati, incredibili scorci prospettici finché non appare il bellissimo Duomo di San Cristoforo, la cui originaria costruzione risale a prima del Mille.

Da segnalare, il Conservatorio di Santa Elisabetta, in origine antico monastero delle Clarisse: l’edificio, a pianta rettangolare, si sviluppa su tre ordini e contiene all’interno un ampio chiostro, dotato di ricchissime cisterne. Intorno vi corre il fronte delle mura originali del castello di Barga, costruite nel XVI secolo.

Barga è uno dei più bei borghi della montagna toscana, annoverato tra i Borghi più belli d'Italia

Coreglia Antelminelli

Anche Coreglia Antelminelli è annoverata tra i “Borghi più belli d’Italia”. I primi documenti sul paese risalgono al X secolo; fu però solo nel 1362 che a Coreglia si aggiunse il nome degli Antelminelli, essendo il paese stato per lungo tempo sede residenziale di questa importante famiglia.

È qui che si è sviluppata l’arte della lavorazione del gesso per mezzo del mestiere del figurinaio. Non a caso la più importante attrazione di Coreglia è proprio il Museo della Figurina di gesso e dell’emigrazione.

Interessanti la Chiesa di San Martino (IX secolo) e la Rocca, un imponente edificio militare che risale probabilmente all’epoca romanica. Da vedere anche la Chiesa Castellana di San Michele, a ridosso dell’antica fortezza del XII secolo, col suo imponente campanile – già Torre di Castruccio Castracani -, eretto nell’XI secolo.

Coreglia Antelminelli è uno dei 23 Borghi più belli d'Italia in Toscana. Si trova in Garfagnana (LU) ed è famosa per la lavorazione del gesso

Mugello: Palazzuolo sul Senio e Scarperia

Palazzuolo sul Senio

In Mugello troviamo un altro dei più bei borghi della montagna toscana che, oltre a far parte del club dei “Borghi più belli d’Italia”, è stato eletto dalla prestigiosa rivista Airone “Villaggio Ideale d’Italia”.

Si tratta di un incantevole paese dal sapore squisitamente medioevale, come testimoniano via Borgo dell’Ore, Piazza del Grano – dove nel Medioevo si apriva, colorito, rumoroso, il mercato delle granaglie -, o i porticati che incoronano di storia Piazza Garibaldi.
Su tutto però si eleva il Palazzo dei Capitani, del XIV secolo, dove, nel 1506, soggiornarono il papa Giulio II e Niccolò Machiavelli.

Palazzo dei Capitani a Palazzuolo sul Senio, borgo toscano nell'Alto Mugello definito "Villaggio ideale"

Scarperia e San Piero a Sieve

Ennesimo paese annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”, Scarperia dal 2014 fa comune unico con San Piero a Sieve ed è internazionalmente nota per l’Autodromo del Mugello.

Fondata dalla Repubblica di Firenze nel 1306, a Scarperia si trova uno dei monumenti principali di tutto il Mugello: il bellissimo Palazzo dei Vicari. Un tempo sede del governo fiorentino, oggi l’edificio è sede del Comune e del Museo dei Ferri Taglienti, che offre ai visitatori un percorso nell’artigianato mugellano in cui ammirare i famosi coltelli di Scarperia.

Notevoli, sulla piazza principale, la Propositura, fondata nel 1326, e l’Oratorio della Madonna di Piazza, risalente al 1320. Mentre a San Piero è da visitare la Pieve di San Pietro, una delle più antiche del Mugello, risalente alla metà del XII secolo.

Il borgo di Scarperia in Mugello è tra i borghi montani più belli della Toscana

Monte Amiata: Abbadia San Salvatore e Santa Fiora

Abbadia San Salvatore

Continuiamo il nostro tour dei più bei borghi della montagna toscana, spostandoci sul Monte Amiata. Abbadia San Salvatore – che coi suoi 822 mt slm è uno dei paesi più alti della Toscana – è un bel borgo medievale, vicino alla vetta del Monte Amiata, cresciuto intorno alla sua abbazia fondata nel 750 d.C. dal re longobardo Ratchis. La parte storica del paese è rimasta intatta, coi suoi vicoli stretti e suggestivi, le antiche porte in pietra e un panorama mozzafiato sulla Val d’Orcia.

Di sicuro interesse è il complesso della miniera, alle porte dell’abitato, adesso trasformata in un Museo Minerario

Dal borgo si può inoltre partire per sciare sulle piste dell’Amiata che offrono percorsi adatti sia ai principianti che agli esperti, oltre a sentieri perfetti per ciaspolare nei boschi.

Esterno dell'Abbazia San Salvatore a Abbadia San Salvatore sul Monte Amiata

Santa Fiora

Alle pendici del Monte Calvo, Santa Fiora, anch’esso nella lista dei “Borghi più belli d’Italia” è diviso in tre terzieri: Castello, Borgo e Montecatino. Il paese deve il nome al fiume omonimo, le cui sorgenti nascono qui, dentro una piccola cappella che è possibile visitare. Da vedere anche la Peschiera che raccoglie le acque del fiume Fiora, in origine vivaio di trote voluto dagli Aldobrandeschi,

Bello l’imponente Palazzo del Conte (Sforza Cesarini), oggi sede del Comune, al cui interno è ospitato l’interessante Museo delle miniere del Monte Amiata, dedicato alla storia e alle tecniche di estrazione del mercurio.

Da visitare assolutamente, la Pieve delle Sante Flora e Lucilla – il monumento più importante del centro -, eretta prima del Mille, che ospita una collezione di splendide terrecotte attribuite ad Andrea della Robbia.

Il borgo di Santa Fiora sul Monte Amiata visto dall'alto

Lunigiana: Fivizzano e Borgo di Bagnone

Fivizzano

Denominato il Comune dei 100 cento borghi per le numerosissime frazioni che lo compongono, Fivizzano è senza dubbio uno dei più bei borghi montani in Toscana. Zona di ritrovamento delle famose statue stele che testimoniano la presenza dell’uomo già in epoche arcaiche, in epoca altomedievale a Fivizzano si trovava il mercato del vicino borgo della Verrucola, sede del potere feudale di importanti famiglie. Ne XV secolo passò poi sotto il dominio di Firenze, di cui seguì le sorti.

Perla sperduta tra i monti” di carducciana memoria, Fivizzano è conosciuto anche come “Firenze di Lunigiana” per essere stato uno dei primi paesi della zona a sottomettersi ai Medici, ma anche per l’eleganza delle sue architetture.

Il paese conserva un importante centro storico, protetto e racchiuso dalle mura medicee, erette da Cosimo I nel 1540, dove si avvicendano palazzi signorili che confluiscono nella Piazza Medicea.

Fortezza della Verrucola nel borgo toscano di Fivizzano in Lunigiana

Bagnone

Il colpo d’occhio su questo paesino costruito in pietra è molto scenografico. L’antico castello, che ha rappresentato il nucleo originario del borgo, sorge in cima a un colle e domina dalla sua posizione privilegiata l’abitato e il tortuoso alveo del torrente.

Del castello originario di Bagnone non è rimasta che una torre circolare, il resto è stato lentamente incorporato dalla villa cinquecentesca che prese il posto del castello. L’abitato si articola proprio intorno a questa struttura centrale e discende la collina con cerchi semianulari.
Obbligatorio attraversare il ponte di pietra a schiena d’asino che collega la parte alta del paese con l’altra.

Il borgo di Bagnone in Lunigiana, col suo ponte a schiena d'asino

Casentino: Poppi e Pratovecchio Stia

Poppi

Il paese, anch’esso incluso tra i “Borghi più Belli d’Italia”, è cinto da possenti mura e mostra una rara armonia architettonica.

Entrandovi da Porta Fronzola, colpisce la Torre dei Diavoli con la sua storia legata alle vicende della Contessa Madelda, nobildonna lussuriosa che la tradizione vuole dedita a mortali giochi erotici.

Ma è senz’altro il famoso Castello dei Conti Guidi (XIII secolo), uno dei monumenti più visitati dell’intera provincia aretina, ciò che connota il borgo. All’interno, molto interessanti sono la Biblioteca Rilliana, che conserva 25.000 volumi antichi, il Salone delle feste, l’alta torre da cui si godono splendidi panorami, e la cappella dei Conti Guidi, decorata da affreschi trecenteschi di Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.

Altre attrattive del paese sono: la Badia di San Fedele, imponente struttura architettonica del XIII secolo; la chiesa dedicata ai Santi Marco e Lorenzo; l’Oratorio della Madonna del Morbo, edificio a pianta esagonale del XVII secolo.

Il Castello di Poppi nell'omonimo borgo toscano, in Casentino

Pratovecchio Stia

Nato dalla fusione dei Comuni di Pratovecchio e Stia, noto per aver dato i natali a Paolo Uccello, l’architettura di questo piccolo borgo medievale è l’espressione della sua storia fatta di fede – come dimostrano i due monasteri di suore camaldolesi e domenicane – e di potere, come testimoniato dal maestoso Castello di Romena, una fortezza dei Conti Guidi (citata anche da Dante nel XXX canto dell’Inferno) che domina tutto il Casentino, di cui restano in piedi il cassero, tre torri, e parte delle tre cerchie murarie.

Il centro storico di Stia si raccoglie attorno ai bei portici di Piazza Tanucci. Sull’omonima via, la bella Pieve di Santa Maria Assunta (XII secolo). Da visitare, il Palagio Fiorentino, antica dimora dei Conti Guidi, che oggi ospita un’interessante collezione d’arte contemporanea.

Pratovecchio-Stia è anche nota per la produzione del Panno casentino che ha rivestito un importante ruolo nell’economia locale. L’antico lanificio oggi ospita l’interessante Museo dell’Arte della Lana.

Il Castello di Romena si trova in Casentino a Pratovecchio-Stia, in provincia di Arezzo

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