Breve guida di viaggio per un’indimenticabile vacanza di 3 giorni in Maremma toscana: cosa fare, cosa vedere, cosa non perdere.

Cosa fare durante una vacanza di 3 giorni in Maremma toscana

C’è chi vuole farsi 3 giorni in Maremma toscana, il classico week-end lungo, nella Bassa Maremma, ma vedendo più cose possibili. C’è invece chi chiede consigli spassionati, super partes, sui luoghi che vale la pena vedere.

Be’ ci sono moltissime cose da vedere e da fare in 3 giorni in Maremma, territorio che propone un continuo avvicendarsi di meraviglie naturalistiche, storiche, artistiche, culturali, senza considerare la ristorazione nella sua più vasta accezione, e i molto spesso eccellenti servizi. Non ci resta pertanto che condensare in una visione d’insieme una terra in cui alla strabiliante bellezza della costa fa da contraltare un entroterra per vari aspetti tra i più interessanti al mondo.

Spiaggia di Marina di Alberese nel Parco della Maremma, nella Bassa Maremma toscana

Quale è la differenza tra Maremma e Bassa Maremma

La Maremma Grossetana è la pianura costiera che interessa la provincia di Grosseto e che si estende dal Golfo di Follonica, a nord, fino alla foce del torrente Chiarone, a sud, la quale, a sua volta, segna il confine col Lazio.

L’area provinciale di Grosseto è, per dimensioni geografiche, la seconda più grande d’Italia, per cui, se vuole passare 3 giorni in Maremma toscana, e si vuole visitare la maggioranza del territorio, per gli spostamenti è necessario disporre di mezzi propri.

Punta Ala è una località di mare in Toscana in provincia di Grosseto

Pillole di storia della Maremma toscana

Per comprendere la Maremma in generale, ma in particolare la sua parte inferiore, dobbiamo sempre tenere presente che per lungo tempo quest’area è stata una zona lacustre, resa malsana e inospitale dal proliferare della malaria che si trasmette con la puntura della zanzara anofele. Nell’Alto Medioevo l’innalzamento dei tomboli, i cordoni d’acqua costieri, iniziò a causare il ristagno delle acque dei fiumi provocando l’impaludamento della parte bassa del territorio e il suo conseguente spopolamento. Così il “pingue granaio d’Etruria”, com’era nota la florida Maremma fin dall’epoca etrusco-romana, subì una profonda crisi.

Finché, il 27 aprile 1828, il Granduca di Toscana Leopoldo II non emanò l’editto in cui si ordinava quella che sarebbe passata alla storia col nome di “grande bonifica della Maremma”. L’ingente opera idraulica, che si protrasse per oltre vent’anni trasformando completamente l’area interna e costiera della provincia di Grosseto, fu idealmente completata circa 100 anni dopo con un decreto mussoliniano che ne stabiliva la bonifica integrale.

Fu così che la Maremma a poco a poco cambiò volto. È infatti con la successiva colonizzazione post-bellica, si trasformò nella stupefacente, ospitale, terra che oggi chiunque può ammirare.

Maremma in bicicletta, scoprendo il Parco Naturale e Castiglione della Pescaia

3 giorni in Maremma toscana: dove andare al mare

Partendo da Follonica, e procedendo lungo il mare verso Punta Ala, troviamo incantevoli spiagge come la selvaggia Torre Mozza, parte del Parco Costiero della Sterpaia, sorvegliata da un’antica torre di avvistamento del Cinquecento; Cala Violina, una delle più affascinanti spiagge toscane, raggiungibile a piedi dopo una lunga, piacevole, camminata; Cala Civette o Cala Martina.

Castiglione della Pescaia

Proseguendo verso sud, dopo un’altra bella, ampia, spiaggia che prende il nome dal forte da cui è dominata, Le Rocchette, ecco Castiglione della Pescaia, antico borgo di pescatori nel cui pittoresco porto-canale ogni sera attraccano i pescherecci tra le tante imbarcazioni da diporto ormeggiate.

Nel centro storico è possibile ammirare la Rocca (o Castello) del XV secolo. A est del paese il territorio era un tempo bagnato dal lago Prile al cui posto, oggi, si estende la Riserva Naturale della Diaccia Botrona, considerata la più importante area umida d’Italia.

La Riserva Naturale della Diaccia Botrona vicino a Castiglione della Pescaia

Parco della Maremma e i Monti dell’Uccellina

Superate Marina di Grosseto, Principina a Mare e Marina di Alberese, parte del Parco Regionale della Maremma, tutte bagnate da un mare puro, cristallino, costituite di sabbia fine, bianca o gialla, e ombreggiate da folte pinete alle loro spalle, da Talamone in giù inizia l’ineffabile fascino della Costa d’Argento.

Talamone, a sud dei Monti dell’Uccellina, è un autentico gioiellino medioevale affacciato sul bellissimo Golfo dell’Argentario. Il piccolo porto è dominato dalla grande rocca degli Aldobrandeschi, risalente al tardo Duecento. Il centro, ottimamente conservato, è caratterizzato da strette strade tra antiche case in pietra. La baia è famosa per gli sport velici.

Perché in Toscana si dice Maremma maiala? E maremma bucaiola? E Maremma impestata? Semplice, basta conoscere la storia della Toscana

Orbetello e il Monte Argentario

Proseguendo il nostro viaggio di 3 giorni in Maremma toscana in direzione sud, ecco Orbetello, cittadina tutta raccolta sulla sottile lingua di terra che si protende in mezzo alla laguna, a cui dona il nome stesso. Questa interessantissima zona lagunare è delimitata, verso il mare, da due strisce di sabbia lunghe circa 6 km ciascuna, dette “tomboli”: il Tombolo della Feniglia e quello della Giannella.

Orbetello è collegato al cuore del Monte Argentario da una diga artificiale costruita nel 1841. Il Monte Argentario è in realtà una penisola che si sporge, splendida, sul mare, davanti alle isole del Giglio e di Giannutri, e che sarebbe una vera e propria isola – la seconda dell’Arcipelago Toscano – se non fosse collegata al continente dai due tomboli sopra menzionati.

Le due località principali del Monte Argentario sono Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Nel primo è assolutamente da visitare la bella Fortezza Spagnola, oltre all’esteso lungo mare fino a Piazza dei Rioni, il “salotto” del paese. Il secondo, Porto Ercole, è noto come il borgo in cui, nel 1610, morì Caravaggio. Il suo antico nucleo abitativo è splendidamente raccolto dentro le mura ai piedi della Rocca che lo sovrasta. Oltre alle bellezze naturali e artistiche, il fascino di Porto Ercole deriva dalle imponenti fortezze spagnole del XVI secolo edificate durante lo Stato dei Presidi – Forte Filippo, Forte Stella e Forte Santa Caterina -, da cui è possibile ammirare un paesaggio unico al mondo.

Forte Stella è uno dei forti di Porto Ercole, borgo toscano tra i più belli d'Italia

Ansedonia e Capalbio

Oltre troviamo il promontorio di Ansedonia, dove un tempo si ergeva l’antica città romana di Cosa, in cui si nota la presenza di molte ville di VIP, anche se forse la maggiore attrazione di questo tratto di mare è nell’entroterra, ossia Capalbio, meta da decenni di un turismo elitario, attratto dall’affascinante atmosfera che si respira tra le stradine del borgo e dalle belle spiagge di Chiarone, Macchiatonda e la Torba. Anche Giacomo Puccini amava rifugiarsi in queste terre, soprattutto per le battute di caccia.

Capalbio mostra un interessante impianto medievale. Seguendo le mura si percorre integralmente l’antico cammino di ronda, da cui si può godere di un panorama aperto e suggestivo su tutta la campagna circostante. La Porta Senese mostra ancora le ante originali del Quattrocento in legno massiccio.

Vista del borgo toscano di Capalbio, nella Bassa maremma toscana

Cosa visitare nell’entroterra maremmano

Dal punto di vista naturalistico, durante i 3 giorni in Maremma, vi consigliamo di visitare il complesso formato dalla pineta di Marina di Alberese, dai Monti dell’Uccellina, dalla Foce del fiume Ombrone e dalle Paludi della Trappola, in quanto rappresenta un collage di ecosistemi praticamente intatti. Un territorio da scoprire in tutta tranquillità, a piedi, in suggestivi percorsi trekking, in mountain bike o anche a cavallo.

Massa Marittima

Nell’interno è assolutamente da visitare Massa Marittima, col suo bellissimo Duomo intitolato a San Cerbone, una delle cattedrali più suggestive di tutta la Toscana. Notevole esempio di architettura romanico-gotica, a cui hanno partecipato artisti del calibro di Giovanni Pisano e Duccio da Boninsegna, domina sulla piazza Garibaldi violando le consuete prospettive architettoniche, e creando un effetto geniale, unico al mondo.

Poco più in là, la Fonte dell’Abbondanza, il cui restauro, nel ’99, ha portato alla luce un affresco (1265-1335) raffigurante l’Albero della Fecondità da cui pendono 25 falli che due donne si accapigliano per raccogliere, con una funzione apotropaica di buon augurio per raccolti abbondanti.

Alla scoperta della Maremma in bicicletta partendo da Massa Marittima

Grosseto e Gavorrano

Interessanti nell’entroterra sono anche Gavorrano, sede del Parco Minerario Naturalistico e luogo della leggendaria morte di Pia dei Tolomei, grandemente descritta da Dante nella Commedia.

Ovviamente durante 3 giorni in Maremma toscana, è d’obbligo visitare Grosseto, con le sue imponenti mura medicee; da non perdere anche importanti monumenti come il Duomo di San Lorenzo, il Palazzo degli Aldobrandeschi, il Cassero del Sale e l’antico Convento delle Clarisse.

Palazzo della Provincia o Palazzo del Podestà a Grosseto accanto al Duomo

Alla scoperta dell’Area del Tufo

Ma se si ha ancora un po’ di tempo a disposizione in questi 3 giorni in Maremma toscana, e abbiamo voglia di spostarci di qualche altro chilometro all’interno, non si può assolutamente perdere l’“Area del Tufo”. Da visitare: Manciano, antico possedimento degli Aldobrandeschi e custode del meraviglioso Cassero Senese; Pitigliano, celebre per essere stato costruito sopra un masso di tufo, è soprannominato “Piccola Gerusalemme” per la presenza della sinagoga e di un’ampia comunità ebraica.

I deliziosi paesini medievali di Sorano e Sovana, il primo, dominato dalla maestosa Fortezza Orsini (XV secolo), è noto per la stupefacente bellezza del centro storico, con l’antichissima Porta dei Merli e la Collegiata di San Niccolò; il secondo, quasi fiabesco, è celebre per le sue origini antiche e per la bellezza dei suoi edifici, tra i quali ricordiamo il Palazzo Bourbon del Monte e la Chiesa di San Mamiliano; e infine, Scansano, rinomato per la produzione del Morellino.

Mura di Pitigliano, borgo del tufo in Toscana

Terme di Saturnia

Sempre in zona si trovano le famosissime Terme di Saturnia, declinate tra la parte privata, a pagamento, col Terme di Saturnia SPA & Golf Resort e Golf Club, e la parte di libero accesso delle Cascate del Mulino, una suggestiva sequenza di vasche scavate nel tufo bagnate dalla calda acqua sulfurea.

Finiamo qui, sicuri di non essere riusciti a raccontare tutte le meraviglie presenti nella Maremma Grossetana, pur avendo provato a riassumere le più importanti.

Le Cascate del Mulino a Saturnia sono tra le più belle terme in Toscana

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